Replying to progetto alimentatore
Nickname
Post Icons
                                     

                                   

Code Buttons

         
           FFUpload  Huppy Pick colour HTML Editor Help
Enter your Post
(Check Message Length)

Clickable Smilies
:huh:^_^:o:;):P:D
:lol::B)::rolleyes:-_-<_<:)
:wub::angry::(:unsure::wacko::blink:
:ph34r::alienff::cry::sick::shifty::woot:
<3:XD:*_*:];P:XP:
(:=)X):D:>.<>_<
=_=:|:?3_3:p:;_;
^U^*^^*:=/::*::b::f:
:wb::stres::tomato:   
Show All

File Attachments
ForumCommunity Hosting   jpg gif png zip ...

Descr.:
Image Hosting: host it!


  
 


Last 10 Posts [ In reverse order ]
gaspbutPosted: 18/2/2013, 15:57
Ciao Law e a tutti,
in questo periodo di silenzio ho acquisito a poco a poco il materiale per la costruzione dell'amplificatore di cui ho postato lo schema in questa discussione. Mi mancano solo le El84 e a tal proposito volevo chiedere cosa ne pensi/pensate delle Mullard Reissue che vendono diversi negozi americani su Ebay.

A presto
Gas
LawrencePosted: 22/11/2011, 11:17
Quello è un bel problema. Il circuito funziona bene se è costruito esattamente come è stato fatto e provato. Se cambi trasformatori e impedenza deglia altoparlanti dovresti modificare anche la rete di reazione. I calcoli da fare per cambiare la rete di reazione sono molto complicati e spesso, anche usando un computer (cioè usando excel) in modo da tenere conto delle possibili tolleranze dei componenti e delle variazioni dei vari parametri, non danno risultati accettabili. Quando si "fa" un amplificatore si costruisce prima un prototipo il più possibile realistico, i calcoli eventuali riguardano le polarizzazioni e con molta approssimazione i valori dei componenti di accoppiamento. Poi si collegano altoparlanti e strumenti e con un generatore si inietta in ingresso varie forme di segnale. Si inizia così a cambiare questo, quello e quell'altro. Alla fine, quando siamo contenti del risultato si corregge lo schema ed il valore dei componenti. Nessuno calcola un amplificatore usando matematica e modelli. Questi servono in prima istanza per capire "cosa succede se". Dopo, quando si ha a che fare con i componenti reali, a dirigere l'orchestra è il cervello del progettista che si basa sugli studi precedenti, sulle simulazioni e sull'esperienza. Per esempio, se i calcoli indicano come risultato un condensatore da 13.75 uF, non essendo questo valore disponibile, ma dovendo decidere tra 10uF e 15uF con una tolleranza del 10% occorre capire se si può mettere un 10uF, oppure se è meglio un 15uF oppure se un errore di 0.1uF sul valore calcolato può compromettere tutto il funzionamento in modo sensibile. Per questo, prima di fare modifiche, occorre montare un circuito il più possibile "simile" a quello prototipato.
Considera, che nell'industria, dovendo costruire molti esemplari di uno stesso prototipo, disponendo di componenti di prezzi diversi in base alle tolleranze, vengono fatti studi e calcoli in modo da rendere un circuito il più possibile immune alle deviazioni dei valori dei componenti di serie. Nonostante tutto, può capitare che la somma delle deviazioni dei valori in un prodotto possano dare origine ad un prodotto fuori standard. Per questo si fanno verifiche strumentali prima di immetterlo nel mercato. Almeno, qualcuno le fa... :unsure:
gaspbutPosted: 22/11/2011, 10:49
Perfetto sei stato molto esaustivo appena ci metterò mano ti farò sapere sui risultati. Volevo chiederti un ultima cosa, le mie casse acustiche hanno un impedenza di 6 ohm, i trasformatori me li farò costruire con questa impedenza. La mia domanda è i valori di R e C della rete di retroazione previsti nella tabella allegata allo schema che ti ho proposta, non contemplano il caso dei 6 ohm come si fa ha calcolare i loro valori per l'impedenza suddetta.
LawrencePosted: 22/11/2011, 09:33
Non esiste un vero e proprio "metodo" progettuale. Si possono fare tantissimi calcoli e verifiche di dimensionamento, ma un alimentatore a doppia semionda ormai è storia.
La corrente media assorbita dal carico non deve essere superiore alla corrente anodica della rettificatrice, la tensione massima non deve essere superiore alla Vak della rettificatrice. Il trasformatore deve avere due secondari uguali da collegarsi a fase inversa, ovvero, a presa centrale con una tensione in modo da tenere conto della caduta Vak della rettificatrice, di solito una decina di volts, ma può variare da valvola a valvola. Il condensatore, all'epoca doveva avere una tensione di lavoro almeno di un 10-15% superiore alla tensione di funzionamento, ma oggi i condensatori sono migliori di quelli del 1960. Anche la capacità, negli anni 60 era al massimo di 25uF, oggi un buon condensatore, anzi, ottimo, nemmeno paragonabile a quelle vecchie ciofeche, può avere una capacità di 330-470 uF in meno di metà del volume occupato da quelli vecchi. L'ESR dei condensatori moderni non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello dei condensatori vintage.
Il problema, sia che tu usi un filtro ad ingresso capacitivo, sia che tu ne usi uno ad ingresso induttivo rimane l'induttanza, non ci sono dubbi.
gaspbutPosted: 21/11/2011, 16:34
Ci penserò alla tua proposta ;) ma quello che ti chiedevo è, tu che metodo progettuale adotteresti per dimensionare i vari componenti...
LawrencePosted: 21/11/2011, 15:30
Se ti piace a valvole vai con due GZ34 facendo due alimentatori separati, uno per ogni canale non hai problemi di corrente con le valvole, non hai problemi di separazione dei canali... Tanto ne devi fare uno, mica devi produrne in serie. ;)
gaspbutPosted: 21/11/2011, 12:36
Ciao Law il tuo giudizio consolida ancor di più la mia scelta di questo progetto. Volevo chiederti, tornando all'origine del post, tu cosa useresti per progettare l'alimentatore valvolare per questo amplificatore, considerando naturalmente che la corrente sarà doppia visto che lo schema si riferisce ad un solo canale?
LawrencePosted: 18/11/2011, 17:11
Bello schema. Ottimo l'invertitore differenziale ed il pentodino preamplificatore con reazione di catodo. Mi piace. ;)

Per gli errori, quando si inizia a fare qualcosa tutti ne fanno. Chi più, chi meno, chi di piccoli chi di tragici, ma tutti facciamo errori. Chi non fa nulla non sbaglia e nemmeno rischia di sbagliare. Il filtro ad ingresso capacitivo dà meno stabilizzazione ma è più sicuro. Ottima scelta anche per quello. Magari in un secondo tempo potrai provare a farne uno ad ingresso induttivo.
gaspbutPosted: 18/11/2011, 15:13
Si lo penso anche io che non è complesso però quando ci si cimenta per la prima volta in queste cose, c'è sempre un pò il terrore di commettere qualche errore e magari acquistare qualcosa che non va bene. Sto rispolverando le vecchie dispense della gloriosa SRE che sugli alimentatore fanno uno studio di progettazione egregio devo dire. Il filtro lo farò ad ingresso capacitivo.
Ecco gli schemi, dimmi cosa ne pensi dell'amplificatore
LawrencePosted: 18/11/2011, 14:43
Dai, allora non è una cosa così complessa, almeno in teoria, in pratica devi trovare un buon trasformatore a doppio secondario HT e secondario isolato per il filamento della valvola oltre che una induttanza adatta allo scopo in particolare se vuoi fare un filtro ad ingresso induttivo ti occorre un'induttanza fatta ad hoc che in giro non la trovi.
La GZ34 va bene, ora ne fanno anche di moderne molto performanti.