Relatività?

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Lawrence
view post Posted on 7/7/2008, 10:08 by: Lawrence
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Immane Rompiball

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Orlo esterno della cintura di Orione stella 1957

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CITAZIONE (gyppe @ 4/7/2008, 21:16)
CITAZIONE
Rispeto a se stessa naturlamente non rispetto ad un oggetto del quale non si sa nulla. Per cui si potrebbe dire se si potesse, che la velocità della particella x è di 200,000Km/sec perchè in 1uSec ha percorso 200m rispetto alla posizione di 1uSec prima. La sua velocità è sempre quella, non abbiamo un fenomeno paradossale di variazione di dv/dv (dv) :lol:

Questo non lo trovo giusto. Quando mai posso calcolare la velocità di una particella rispetto a se stessa?
Ho capito cosa vuoi dire. Ma lo spazio che lei ha percorso, lo calcolo grazie ad un punto di riferimento, altrimenti è impossibile.

No, è possibilissimo. Tu misuri la velocità in base al tempo che impiega quella particella da percorrerlo. Gli strumenti non sono gli stessi ma molto simili, tu prendi una pallina da tennis e uno stroboscopio che fa un lampo al secondo, un metro ed una macchina fotografica. Attacchi io metro al muro, avvi lo stroboscopio, tiri la pallina per terra e mentre che rimbalza davanti al metro gli fai una foto. Nella foto compaiono due o più palline. La pallina è evidentemente la medesima, ripresa in due punti diversi a distanza di 1sec. La distanza la vedi dalla comparazione con il metro e potrai dire che quella pallina andava a 2.75m/Sec. La misura è fatta su due posizioni nel tempo della medesima pallina. Non è fatta facendo riferimento al pavimento, al muro, alla macchina fotografica o a Margherita Huck che stava sul vaso. Certamente, per differenza si possono fare anche misure di questo tipo. Ma non se la pallina andasse a velocità relativistica.


CITAZIONE
Mi spiego.
Mettiamo di stare tra lo spazio vuoto assoluto, senza neppure una stella nel firmamento, un bagliore, nulla, il vuoto assoluto.
Ci sto io (che bellino! :D) e tengo una palla in mano. La lancio verso il vuoto ad una certa velocità. Ora posso calcolare la sua velocità, prendendo in condiderazione un'istante in cui si trova, e calcolando l'instante dopo di quanto si è mossa, e in quanto tempo, e calcolandomi la velocità relativa, ma sempre prendendo come riferimento me stesso.
Se ora elimino anche me stesso. Come posso calcolarne la velocità? Impossibile, no?

No, tu non sei determinante per la misura, anche se sei determinate come origine del moto della pallina. Tu metti nel vuoto a galleggiare un sensore e fai compiere alla pallina una traiettoria curva usando per esempio un sole allo scopo e dopo la traiettoria circolare ripassa attraverso il solito sensore. Misuri la circonferenza e sai quanto spazio ha percorso e in quanto tempo senza far riferimento nè al sole, nè allo strumento, nè agli alieni che passavano poco lontano per controllare cosa stavi facendo. Ma solamente "relativamente" al moto della pallina stessa. Questo viene fatto nell'accelleratore di particelle.


CITAZIONE
Lo stesso rispetto all'universo. Posso calcolare la velocità di una stella che si sposta rispetto a noi, ma non la velocità assoluta a cui ci muoviamo entrambi.
Per questo non mi spiego questa storia e=mc2.

Con determinati accorgimenti complessi si può fare questo tipo di misurazione, anche se non credo abbia molto a che fare con l'equazione energia/massa.

CITAZIONE
Faccio un'altro esempio. Abbiamo detto che l'intero universo sta in caduta libera, ok.
Ora prendiamo una stella di questo universo. Questa stella emette fotoni e radiazioni elettromagnetiche che si muovono come sappiamo a velocità pari a c. ok?
Ma visto che la stessa stella è in caduta libera, possiede una velocità iniziale sconosciuta, e chi ci dice che questa velocità sia magari 1000 volte superiore a c?
Quindi quando il fotone si stacca dalla stella, avrà una velocità enormemente superiore, o magari enermente inferiore a c, dipendentemente dal fatto che si diriga in direzione uguale o contraria a quella di "caduta" della stella stessa.
No?

Tu travisi il significato di "caduta libera". Caduta libera vuol dire zero gravità. È un concetto difficile da capire se sei sempre vissuto sulla terra. Ma se ti butti con il paracadute, nei primi istanti di caduta cominci a capire che se non ci fosse l'aria che ti frenerà di lì a poco, ed un suolo che ti frenerà definitivamente se non provedi prima, il modo naturale di vedere le cose è quello. Senza sopra nè sotto. Nello spazio, ci sono dei corpi che si attraggono, non c'è sopra o sotto e più che altro, un oggetto preso e lasciato lì, lì resta. Quando parliamo di stelle o di galassie, parliamo di masse incredibilmente enormi, di forze di attrazione paurose, ed energie per noi apparentemente illimitate. Quindi quando un povero misero fotone si stacca da quella stella viaggia a "c" qualunque sia la velocità e la direzione della stella. Quando arriva da noi quel fotone viaggia ancora a "c" anche se gli andiamo in contro o ci allontaniamo da lui. La differenza di velocità e di conseguenza di energia ecc... si manifesta con un cambiamento di frequenza del fotone, o di onda EM come lo si voglia chiamare. Mentre la massa del fotone alla velocità di "c" non cambia, resta costante ed uguale a zero. :rolleyes:

 
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