Non direi Gyppe e credo che non lo facciano.
Un certo grado di curiosità e incognita sulla sperimentazione cè e ci deve essere, come dicevo pocanzi, nella ricerca scientifica.
Gli acc. di particelle sono ambienti molto particolari e non facilmente riproducibili e hanno standard di sicurezza e precisione molto al di là di qualsiasi strumento inventato dall' uomo negli ultimi 2000anni.
La durata ,non di un buco nero , ma di un "nano" buco nero è dell' ordine di frazione di secondo .E l'esito non è quello raccontato nel famoso film" The black Hole".
Il tutto sarebbe quasi invisibile se non monitorizzato dai detector e dai database del collidore . Come le stesse collisioni tra protoni e positroni non siano visibili ad occhio nudo , ma richiedono strumenti di registrazione e analisi molto piu' "capienti" in termine di stoccaggio di dati e sofisticati nell' elaborazione degli input nell' unità di tempo.
La ricerca nella fisica particellare ha fatto dei passi molto importanti anche se altri dobbiamo farne in futuro...
Io penso e credo che le basi della futura ricerca nel campo della fisica particellare si stiano gettando proprio in questo periodo.
Vedremo se la grande potenza del collidore adronico di Ginevra( si vocifera che la data di inizio della sperimentazione sia nel 2009,speriamo dopo l' ultimo rallentamento tecnico) da 8 Tesla possa farci " vedere "come i quark ( particelle elementari di protoni e neutroni ) e i bosoni possano interagire nel ns universo.
Edited by maxwell2 - 23/4/2008, 10:32