Non esattamente Triac. In linea di massima hai ragione, purtroppo, quel "castorino imbufalito" ha una ventola troppo piccola, per cui, se dopo aver segato qualcosa di grosso lasci il motore al minimo dopo un pò la temperatura sale lo stesso e poi si spenge a causa del coma dell'accenzione.
Anche se la accendi e la lasci girare al minimo, dopo qualche minuto si riscalda e si spenge. Bisognerebbe tenere il motore intorno ai 3000 giri senza carico, ma a quel regime anche la frizione ha attaccato e la sega gira, per cui bisognerebbe anche lubrificare la sega ogni tanto, finchè la temperatura non è scesa. E comunque, dopo poco va in coma lo stesso.
Non è per il costo della benzina che ne consuma veramente poca, con un serbatoio da 1/4 di litro ci si lavora un pomeriggio intero, ma è per il rumore, la pericolosità e poi comunque va in coma lo stesso.
La temperatura dipende proporzionalmente dall'energia che viene trasformata all'interno del motore. Parte dell'energia diventa lavoro parte calore. La ventola deve asportare il calore dal motore ed in parte lo fa. Coè porta via calore alla testa per convezione mantenendo la temperatura esterna relativamente bassa. La temperatura interna è un'altro discorso. C'è la resistenza termica del metallo tra interno ed esterno e l'efficienza termica delle alette di dissipazione. Questo fa in modo che ci sia una differenza di temperatura tra interno ed esterno. Quando il motore sta trasformando tanta energia chimica (combustibile) in lavoro, anche tanta energia termica viene prodotta. In questa situazione, se viene a mancare il dovuto raffreddamento esterno il calore non viene più asportato dall'interno e la temperatura di pistone fascie cilindro e testa aumenta subito a dismisura. Ma se il motore viene spento, la temperatura interna cessa immediatamente di salire, mentre quella esterna, se non si toglie energia perchè la ventola si è fermata, tende a raggiungere quella interna. Questo fa sembrare che un motore spento continui a riscaldarsi a dismisura. In realtà, la temperatura interna scende e quella esterna sale. Quindi, spengendo il motore non rischiamo di gripparlo a causa del mancato raffreddamento, ma l'impressione che abbiamo è dovuta dalla temperatura esterna. Questo perchè trascuriamo il delta T tra interno ed esterno ed assumiamo spesso che la temperatura superficiale del motore sia uguale ovunque, cosa che non è.
Il fatto di aspettare 15 minuti è tollerabile, il problema è che sono si sa quale sia il problema si comincia a tirare e ritirare la fune fino a spomparti definitivamente. I dolori ai pettorali e all'avambraccio a me sono durati una settimana, e chi mi ha regalato il "castorino imbufalito" mi ha confessato che lui non riusciva mai a metterla in moto, perchè cominciava a girare le viti di regolazione del carburatore, smontare la candela, strappare il cordino di avviamento, e così passava interi pomeriggi senza riuscire a tagliare nulla.
Se uno lo sa, dopo tagliato due o tre tronchi grossi, fa girare il motore a vuoto intorno ai 3000/3500 giri per un pò, lubrifica la catena, e poi riparte a tagliare. Prima di spengere fa altrettanto magari tagliando per ultimi i ramoscelli più piccoli e poi la spenge. Se dopo qualche minuto serve può provare a rimettere in marcia, per lo più riparte. Se non riparte, allora si aspetta qualce decina di minuti facendo altro.
L'ideale sarebbe costruire un supporto dove posare la motosega con uno switch che accende una ventola alimentata da batteria a 12V che mantiene il flusso di aria alto anche quando il motore è al minimo o la motosega è spenta.