Questo discorso è abbastanza complesso, ma proverò lo stesso a spiegarmi.
Il terminale di bootstrap è presente normalmente solo nei driver adatti al pilotaggio di mosfet nella configurazione a mezzo ponte o a ponte intero.
Nel mezzo ponte una coppia di mosfet collega il carico alternativamente verso il positivo o verso il negativo dell'alimentazione.
Nel ponte intero le coppie di mosfet sono 2 (il funzionamento di ognuna delle 2 coppie è lo stesso del mezzo ponte).
Senza scendere in particolari (che oltretutto sarebbero difficili da spiegare senza uno schema sott'occhio) in entrambi i casi occorre pilotare i mosfet di ogni coppia alternativamente evitando di farli entrare in conduzione contemporaneamente, altrimenti si avrebbe un cortocircuito sull'alimentazione, con probabile distruzione dei mosfet stessi.
Per pilotare il mosfet N (normalmente si usano quelli a canale N che a parità di potenza costano meno) che chiude verso il negativo non occorrono accorgimenti particolari dato che il source è collegato al negativo e il gate deve ricevere una tensione di 10-12V rispetto al negativo stesso. Il discorso è ottenibile da un qualsiasi driver in grado di fornire una tensione adeguata sull'uscita.
Per pilotare invece il mosfet che chiude verso il positivo le cose sono più complesse e occorrerebbe un driver in grado di considerare il fatto che il mosfet in questione non ha il soruce al negativo come quello del ramo inferiore.
Il circuito che fa questa considerazione è detto appunto bootstrap ed è già incluso all'interno del driver, anche se richiede spesso l'aggiunta di un diodo e un condensatore esterni.
Lo so di essere stato poco chiaro, ma forse questo
link chiarirà un po' il discorso.
Si tratta di un integrato che pilota un mezzo ponte.
In figura 4 sono rappresentati i 2 mosfet e il circuito di boostrap che fa capo al piedino 1.