Se non hai in mente nulla di specifico a questo punto ti consiglio di optare per il PIC16F876A: costa poco, ha un numero di pin abbastanza elevato (eventualmente puoi optare anche per il PIC16F877A che è identico internamente ma ha più pin di I/O), ha parecchie periferiche all'interno (3 timer, una porta seriale asincrona, una porta seriale sincrona, più altre cose interessanti).
CITAZIONE
lo collego al pc,lo programmo e una volta programmato,lo monto sulla mia basetta millefori (es) con tutti i relativi componenti aggiuntivi ok?
Il concetto è proprio quello, anche se in realtà non programmi l'ICD3, ma il pic collegato, tramite il cavetto RJ12 (connettore telefonico a 6 poli), all'ICD3.
Praticamente dopo avere scritto il programma su pc e averlo compilato l'ICD3 ti permette di trasferirlo al pic montato sulla scheda di prova (che deve avere anche i componenti di supporto, come il quarzo con i relativi condensatori, il regolatore di tensione, più gli altri componenti dipendenti dall'applicazione).
Durante questa programmazione al pic verrà inviato il programma da te scritto più un piccolo programma che serve per il debug dell'applicazione; praticamente questo piccolo programma è quello che permette di fare in modo che il pc possa vedere cosa succede dentro al pic e possa pure apportare modifiche alle variabili presenti all'interno di esso.
Al termine del trasferimento il pic della scheda di prova è a tutti gli effetti programmato. Tramite i comandi da pc puoi ora resettare il pic, dirgli di eseguire il programma in real-time (alla velocità reale), eseguire una sola istruzione per volta, leggere e/o modificare il contenuto dei registri (variabili), inserire il breakpoint ecc.
Quando avrai debuggato il software puoi, sempre tramite l'ICD3, cancellare e riprogrammare il pic col programma definitivo (senza la parte di debug).