forse pero' prima di parlare di adattamenti d'impedenza, filtri LC, stadi separatori e quant'altro, forse sarebbe meglio (parlo per me) restare con i piedi e partire e iniziare col primo stadio, cioe' l'oscillatore, che gia' di per se presenta delle difficolta', sopratutto ad frequenze abbastanza elevate ecco ho buttato uno schema:
ecco, questo e' un classico colpitts, la reazione positiva e' data da C3, che preleva una "porzione" del segnale amplificato e lo riporta in fase sull'emettitore.
C1,C2 e L1, rappresentano il gruppo LC, attenzione i 2 condensatori, sono messi in serie, quindi se ne abbiamo 2 da 18 picof, in parallelo alla bobina, la capacita' risulatante sara' di 9 pico.
Una cosa, che viene detta per questo circuito, e' di utilizzare per C3, una capacita' di poco superiore alla somma di c1 e c2, ma non so perche'. La scelta delle resistenze di polarizzazione andra' calcolata, assieme anche alla resitenza di emettitore, per far assorbire una media di circa 10 milliamper, sotto i 7 sette potrebbe spegnersi, e sopra i 15, scalda...almeno cosi' dice il manuale di Nuova Elettronica.
Io preferibilmente, uso questo tipo di oscillatore, ma se ne possono usare anche con bobina a presa centrale, che pero' io reputo piu' scomodi.
Il disegno che ho fatto, e' puramente indicativo, perche' non mostra chiaramente come dovrebbe essere fatto un oscillatore RF: piste corte, e resistenze e condensatori di fuga, tutto sulla pista di massa dell'emettitore.
AH, ho scordato di mettere i 2 condensatori di fuga...
Non so a voi la parola. Vi garantisco, che avere una forma sinusoidale perfetta, non e' molto semplice, e presumo, che ogni irregolarita', spigolo o altro, produca armoniche, come per esempio nell'onda quadra, che ne ha un sacco