generatore bf, per amico liutaio

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view post Posted on 2/12/2008, 09:39
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Rompiball

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volevo chiedere una cosa:ma piu' che fare un gen. bf con una sinusoide perfetta,non e' piu' importante per il mio amico avere una cassa di ottima qualita'? e anche un amplificatore ottimo?
io potrei fare un onda perfetta,ma se poi viene distorta! avete in mente delle buone casse per frequenze (60hz---2000hz)?
poi,devrei tenere anche presente la massima ampiezza che accetta l'ampli giusto? se il mio oscillatore fa 10 vpp,sicuramente dovro' ridurla,non so con un partitore resistivo per esempio!
curiosita': il ponte wien fu ideato a fine 1800,solo in teoria perche' non poteva ancora essere fatto,visto che non c'era ancora la tecnologia....che cervello aveva il tipo??? :sick:
 
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view post Posted on 2/12/2008, 10:32
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Immane Rompiball

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Liquidiamo subito il ponte di Wien. Molte cose sono state scoperte semplicemente in teoria e poi la tecnologia le ha adottate. Max Wien, lavorava sul suo oscillatore a ponte nel 1891. Quindi alla fine dell'800, la tecnologia non era sviluppata ancora, ma era l'epoca di transizione dal 1830 dall'ignoranza globale alla nuova speranza per l'umanità.

Non so cosa ci deve fare il tuo amico con l'oscillatore. Ma se deve misurare le qualità del legno, più che una cassa gli occorre un trasduttore da applicare al legno in questione.

Il discorso sulla distorsione è giusto. Ma bisogna ancora tenere presente come viene fatta questa prova e cosa deve rilevare.
Le casse acustiche, pur dichiarando una risposta in frequenza piatta da 20Hz a 20Khz, in realtà hanno una risposta che sembra il profilo delle alpi. C'è chi dichiara che questa risposta stia entro i 3dB e forse qualche volta ci sta, ma cercati in rete la risposta delle casse e vedrai che roba che è. Questo non significa che faciano schifo tutte. Semplicemente il nostro udito non si accorge di certe imperfezioni del suono perchè la risposta alla pressione sonora dell'udito (grazie al cielo) è logaritmica. Quindi, una riduzione di metà potenza è poco più che avvertibile. Quindi, in campo lineare un profilo di risposta tipo Alpi è impressionante ma non si sente.
Per effettuare una misura scientifica sul legno, è un'altro discorso.
Per ridurre la potenza in uscita da un amplificatore basta rutora in senso antiorario il potenziometro del volume... :lol:
 
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view post Posted on 2/12/2008, 10:47
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Rompiball

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Non so cosa ci deve fare il tuo amico con l'oscillatore.

deve trovare i punti "nodali" sulla tavola armonica della chitarra,cioe' il retro. imposta la frequenza,dispone la tavola armonica sopra alla cassa,e sopra alla cassa mette del caffe',in base a come si dispone il caffe',dalle figure che fa,capisce dove sono i nodi e come si comporta a quella frequenza.
a sto punto allora mi sa che gli andava bene anche il gen. che gli ho riparato,anche se faceva delle pseudosinusoidi,cioe' triangolari con la punta arrotondata.
quello che sto provando io,se ben regolato il guadagno,che nel ponte Wien deve essere pari a 3, fa delle belle sinusoidi,e' un po' critica pero' la taratura,o si spegne o tende alla quadra,c'e'
un filo sottile per la sinusoidale,va bhe.
Law,nel post precedente ho detto del tasto xdefl per le figure di....non mi ricordo.nel mio caso ottenedo una linea perfettamente a 45gradi,cosa significa?
 
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view post Posted on 2/12/2008, 11:03
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Immane Rompiball

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Law,nel post precedente ho detto del tasto xdefl per le figure di....non mi ricordo.nel mio caso ottenedo una linea perfettamente a 45gradi,cosa significa?

Le figure di Lissajous? Forse? Non ho capito bene la domanda :unsure:

http://it.wikipedia.org/wiki/Figura_di_Lissajous

Forse il tuo amico liutaio cerca i punti di risonanza della cassa armonica ad una determinata nota. Solo che non so a cosa possa servire se uno strumento e polifonico e usa la scala bentemperata.
Cioè, ci sono strumenti che sono accordati su una sola frequenza, o nota, e sue arminiche, tipo le buccine o trombe romane. Una buccina suona, per esempio in do in fondamentale e in do di due o tre ottave sopra. Con certi accorgimenti si riesce anche a suonare in una quinta sopra e basta, perchè la lunghezza e la forma della tromba è accordata su quella frequenza.
Il trombone, la tromba e la cornetta ecc... hanno tasti per cambiare la frequenza di risonanza dello strumento. Ma la chitarra, no. Avendo sei corde, e supponendo di fare un accordo questo contempla la forma maggiore, minore, settima, settima aumentata e diminuita, diesis o bemolle della prima, la terza e la quinta. Sarei curioso di sapere cosa c'entra la frequenza di risonanza della cassa, quella che si vede con il caffè, ed il comportamento della chitarra alle varie frequenze delle corde. Semprechè la chitarra venga accordata con il la esattamente a 440Hz.
Aggiungiamo che, il manico sposta la frequenza di risonanza della cassa in base alla forza di trazione delle corde e dalla forza della vite di compensazione, quella dentro il manico dentro la cassa armonica.
Ciò non toglie che molto interessante "eccitare" una chitarra con una frequenza (oscillazione meccanica) e vedere cosa succede allo strumento. Forse ci sono delle regole da seguire per la costruzione, chissà... :unsure:
 
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view post Posted on 2/12/2008, 11:25
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Rompiball

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Le figure di Lissajous? Forse? Non ho capito bene la domanda :unsure:

si proprio quelle,ho dato un occhio al link,ma...dovrebbero esprimere lo sfasamento (boiata?) tra 2 segnali sinusoidali,io pero' ne avevo solo 1 e mi dava una linea 45 gradi vabbe,guardero' bene la discussione oscilloscopio.
per quanto riguarda il mio amico,non so bene di preciso,perche' anche secondo me,la tavola armonica smontata da' una risposta,montata col manico e tutto un altra.poi gli ho chiesto un'onda sinusoidale,si ma con che purezza,quante armoniche al massimo?? ma non mi ha saputo rispondere...e' un bravo liutaio,ma a livello di teoria acustica secondo me ha ancora mooolto da imparare,infatti gli ho consigliato di buttarsi a capofitto!! e poi e' cosi affascinante io mi sono scaricato dei file solo per il gusto di capirci un po'...
 
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view post Posted on 2/12/2008, 15:33
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Immane Rompiball

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Le figure di Lissajous sono la rappresentazione della relazione tra due funzioni di t. V(t)(x) e V(t)(y). In pratica, se hai una retta a 45 gradi le funzioni di t concordano perfettamente e la ottieni collegando x con y ecco perchè avevi una sola forma d'onda. Stavi osservando la relazione di fase e di frequenza con se stessa. :lol:
L'importante è che il tuo amico sia un bravo liutaio e faccia le cose come si deve, secondo i dettami dell'antica arte. Il resto è sempre in più. Stradivari non aveva nè un generatore nè un oscilloscopio. Forse il caffè si però... :unsure:
 
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gyppe
view post Posted on 2/12/2008, 18:12




Beh in effetti pensandoci bene, sul diffosore anche inserendoci un'onda quadra poi non ti ritrovi comunque un'onda sinusoidale perfetta in uscita?
A me con i trasduttori a ultrasuoni succedeva questo, penso sia la stessa roba no?
 
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view post Posted on 3/12/2008, 09:04
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Rompiball

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anche io ho pensato la stessa cosa,la bobina della cassa arrotonda un po' tutto. pero' Gyppe le capsule ultrasoniche,andavano in risonanza,penso sia diverso!!
comunque,mi sto sbattendo piu' io per questo generatore che il mio amico! allora,il ponte di wien devo ancora perfezionarlo,ma lo terro' come mia pratica personale. per il mio amico
alla fine ho optato ad un software gia' bello che pronto,si chiama "Brain Wave Generator",in pratica imposti la frequenza,la forma d'onda,invio e il gioco e' fatto!
solo che c'e' sempre i'intoppo. ho notato,collegando l'oscilloscopio,all'uscita audio del pc,che la sinusoide e' simmetrica,ma presenta dei piccoli gradini.penso sia dovuta al fatto che quest'onda viene generato dal pc con tanti impulsi di campionamento,e poi raccordati tra loro.io non so se quelle "impurita'" sarebbero nocive,ma nel dubbio ho fatto un bel filtro passivo
passa-basso calcolato sui 7khz,e in effetti adesso l'onda e' ripulita molto bene.
c'e' d'aggiungere pero' che il filtro con l'oscilloscopio in uscita e' una cosa, visto la grande impedenza che presenta (1 mega),con l'ampli,magari e' un'altra,l'impedenza d'ingresso di quest'ultimo,va ad alterare il filtro.in pratica dovrei fare un parallelo tra la resistenza del filtro e l'impedenza d'ingresso dell'ampli.
questa e' una cosa che spesso non dicono,su NE non fanno cenno al fatto di tener presente il carico che andra' all'uscita del filtro,e' da tener presente anche l'impedenza d'uscita del generatore a voler fare i pignoli.
comunque secondo me questa e' la soluzione piu' pratica visto che lui ha il portatile.
 
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robo67
view post Posted on 3/12/2008, 09:29




Se vuoi toglierti qualsiasi dubbio puoi far seguire il filtro passa-basso da un operazionale usato come inseguitore (uscita collegata sull'ingresso invertente e ingresso segnale sull'ingresso non invertente), così non hai problemi d'impedenza.
Se poi vuoi fare il massimo puoi realizzare un passa-basso attivo.
 
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view post Posted on 3/12/2008, 10:14
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Rompiball

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si,ma cosi' e gia' sufficente penso.
volevo capire Robo,i gradini sono per il campionamento come dicevo prima o dico una vaccata? non so vado un po' a logica,mi sembra un digitale analogizzato (se cosi' si puo' dire!)
 
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robo67
view post Posted on 3/12/2008, 10:24




Il termine giusto sarebbe quantizzato. E'molto probabile che il difetto dell'onda sia dato da un problema di quantizzazione, sostanzialmente si nota la frequenza di campionamento e riconversione del segnale.
Il software che tu hai trovato potrebbe avere un limite legato al fatto che usa una frequenza di campionamento abbastanza bassa (es. 10KHz) e un numero di bit insufficiente per applicazioni HI-FI (es. 8 bit).
Quindi tu vedi le approssimazioni date dalla conversione da digitale ad analogico.
 
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view post Posted on 3/12/2008, 10:31
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Rompiball

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Il software che tu hai trovato potrebbe avere un limite legato al fatto che usa una frequenza di campionamento abbastanza bassa (es. 10KHz)

in pratica non viene rispettato il teorema di Nyquist,giusto?
 
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robo67
view post Posted on 3/12/2008, 11:00




Che domandona Gila!!!

Io a suo tempo (parlo di 22 anni fa) di Nyquist studiai solo il diagramma, di cui non ricordo più nulla (tanto per ribadire quanto affermato in una discussione sulla scuola italiana).
Il teorema del campionamento lo conosco come teorema di Shannon, che poi in realtà si chiamerebbe Nyquist-Shannon.
Comunque il concetto è proprio quello: se non usi una frequenza di campionamento pari almeno al doppio di quella campionata non riesci a ricostruire correttamente il segnale.
Questo però non significa che se vuoi prelevare un segnale a 1KHz sia sufficiente una frequenza di campionamento di 2KHz. O per meglio dire è sì sufficiente, ma presuppone l'utilizzo di una serie di filtri a valle del convertitore per eliminare i residui del rumore di conversione.
La cosa più semplice, nella maggioranza dei casi, è usare una frequenza di campionamento decisamente più elevata rispetto a quella massima convertita, così sono sufficienti filtri meno impegnativi.
 
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view post Posted on 3/12/2008, 15:20
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Immane Rompiball

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Proprio così. Confermo quello che ha scritto Robo. E aggiungo, che probabilmente, il filtro passa basso lo fa già l'induttanza, a livello elettrico del trasduttore e la massa dell'oggetto da "eccitare" leggasi chitarra, a livello meccanico.
In generale, quando si deve fare una misura a frequenza variabile i problemi sono due. Uno è la frequenza e la sua stabilità, e l'altra è l'ampiezza dell'onda. Per capire come si comporta un oggetto al variare della frequenza misurando l'ampiezza di una grandezza dipendente dalla frequenza occorre che l'ampiezza dell'onda eccitante sia costante al variare della frequenza. La purezza armonica, come dicevo è marginale.
Allo scopo, si usano amplificatori reazionati o addirittura ad anello chiuso. Cioè il feedback si preleva da un trasduttore passivo che rileva l'ampiezza del trasduttore attivo, quello che fornisce energia al sistema. Già, perchè il trasduttore attivo non è altro che una bobina e la sua impedenza varia al variare della frequenza e quindi varia pure l'energia fornita al sistema in misura. Semplicemente un bel casino... :lol:
 
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28 replies since 29/11/2008, 17:47   2057 views
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