Elettrosmog

Torno a ripetere, che le onde EM se non sono ad alta frequenza, dal VHF in su non fanno danni all'organismo perchè non le assorbe. I campi magnetici statici o a 50Hz poi non è mai stato dimostrato che facciano proprio nulla. Le direttive sulla sicurezza riguardanti quel tipo di emanazioni è frutto della demagogia ambientalista e non su indagini scientifiche.
Torno a ripetere che l'esposizione a radio frequenza dal VHF in su è pericolosa in caso di trasmettitori di potenze rilevanti e se ci si trova nel fuoco di parabole o pannelli. Il pericolo principale è la vista, perchè a quelle frequenze e per potenze alte sul serio si rischia la cottura della retina. L'errore di chiamare "radiazioni" le onde EM e quindi di temere la radiottività e la possibilità di incorrere in mutazioni genetiche cancerogene non è reale nè mai dimostrata. Alla base di queste dichiarazioni c'è l'organizzazione mondiale per la sanità e approfonditi studi medici fatti da scienziati e non da guru new age come abbiamo accreditato in Italia.
In ogni caso, le misure dovrebbero esere fatte all'esterno del quadro chiuso alla distanza dove normalmente si può trovare una persona. Se non diversamente richiesto dalle direttive (demenziali) in materia.

Si, certo, e chi dice il contrario?
L'elettrosmog è nocivo principalmente ad altri apparati, normalmente si trova sotto la voce assurda di "compatibilità elettromagnetica". Si sarebbe potuto chiamare massima intensità di campo visto che la denominazione già esiste (field strenght). Però gli elettrofacoceri hanno il loro punto di vista "strambo" su tutto.
In ogni caso, la presenza di campi elettrici e magnetici che possono disturbare strumenti elettronici sensibili e la loro limitazione è una cosa corretta da richiedere.
È molto più facile che gli strumenti elettronici vengano influenzati del nostro organismo.
Insomma, teslari alla gogna o al rogo...