Ritorniamo a bomba sul perchè ho scelto come configurazione una E88CC o se preferite una 6922 Electro Harmonix. Produzione sovietica, un pò diversa dalla E88CC NOS (New Old Stock cioè vecchia originale avanzo di magazzino), ma può funzionare benissimo. Normalmente, per gli invertitori di fase si usano doppi triodi ad altissimo guadagno. Doppi perchè si spera sempre che nello stesso involucro ci siano due valvole uguali come dovrebbero essere per fare da invertitore di fase. Ad alto guadagno perchè una volta serviva un buon guadagno totale, perchè i segnali da amplificare provenivano da un pick-up magnetico o a variazione di riluttanza, passavano attraverso uno stadio di equalizzazione RIAA e l'uscita non era mai a livelli tanto elevati. Perciò, per ottenere il volume di uscita necessario, l'amplificazione non si sprecava mai. Inoltre, occorre considerare il livello di feedback che assassinava definitivamente il guadagno globale.
Ma, oggi, non abbiamo proprio bisogno di livelli di amplificazione così alti. E forse, non abbiamo neppure bisogno di reazione globale negativa, visto che lo stadio finale ha la sua reazione locale. Quindi, in barba a tutti, una valvola tipo E88CC (6922) può andare bene. Ma, un phase inverter see-saw come veniva chiamato il floating paraphase, è sempre stato considerato come il peggiore tra il differenziale ed il concertina. Quindi perchè scegliere proprio questa configurazione?
Allora, ho scartato il concertina, per i seguenti motivi:
A) Non mi piace, e quindi questo vale sopra a tutti gli altri motivi.
B) Il carico, cioè le valvole successive, ricevono il segnale una dall'anodo e l'altra dal catodo producendo due semionde diverse.
C) Il guadagno è diverso per le due uscite una di anodo e l'altra di catodo.
D) Lo "swing" di tensione non è sufficiente con 350V di anodica a pilotare quello che vien dopo.
E) Se si aumenta la tensione anodica anche il catodo si trova a tensione troppo alta rispetto a massa ed occorrerebbe un alimentatore per il filamento riferito a metà tensione anodica piuttosto che a massa. Nell'amplificatore già c'è un alimentatore per i filamenti riferito a 150V rispetto a massa, ma più di due filamenti, le due valvole di pilotaggio 6SN7, non alimenta.
F) Il guadagno è unitario e anche se il guadagno ad anello aperto l'ho volutamente tenuto basso, un invertitore di fase che guadagna meno di 1 sarebbe stato troppo poco.
L'invertitore di fase differenziale, è quello più bello, quello più referenziato, quello più ... più. Infatti, ho fatto molte prove prima di scartarlo. Per fare un buon invertitore di fase differenziale occorre un current sink a corrente costante sui due catodi connessi insieme. Un pentodo tipo EF86 o un triodo pentodo tipo ECF80 sarebbero andati benissimo se non fosse stato necessario un ulteriore alimentatore a -150V per il CCS (Costant Current Sink). Quindi, ho pensato all CCS a semiconduttore, ma sarebbe stato necessario comunque una sorgente almeno a -15V e due o tre transistors e qualche diodo LED usati come stabilizzatori di tensione di riferimento. Bhè, ho un 12V libero per gli ausiliari, lampadine relay timers ecc... Ma, non mi andava di mettere semiconduttori dentro un amplificatore tutto a valvole. Oltre al fatto di farmi proprio "schifo" quei transistors e LED's penzolanti, e anche se non sono mai scoppiati durante le prove, sarebbe comunque potuto succedere in futuro. Comunque, funzionavano veramente bene, sia alimentati con il 12 con il negativo a massa che usando un solo transistor ed un solo diodo LED alimentato con una resistenza da 330Ohm dal +12 in questo caso connesso con il negativo a massa come piace a me e anche a tutti credo.
Quindi, scartati semiconduttori, scartato secondo alimentatore stabilizzato a -150V e ulteriore pentodo per il CCS... non resta altro che il buon vecchio floating paraphase.
Ma che va benissimo. Probabilmente, quel tipo di circuito è sempre stato schifato dai costruittori perchè non è mai stato bilanciato correttamente, sia in corrente continua sia in corrente alternata. Montare dei potenziometri di precisione in CERMET uno su ogni catodo ed uno per il bilanciamento delle due semionde, superiore ed inferiore, negli anni 40-60 era un sacrilegio. Anzi, credo che all'epoca potenziometri in CERMET non fossero di comune impiego neppure alla NASA, forse il CERMET era lontano da venire. Forse i potenziometri erano rumorosi avvolti a filo e oltremodo costosi. Poi sarebbe servito una messa a punto di qualche decina di minuti per ogni apparato prodotto, e ad ogni cambio di valvole ( le valvole non hanno delle caratteristiche così standard come i semiconduttori) si sarebbe dovuto riallineare tutto ed occorreva saperlo fare.
Ma, questo di cui sto parlando non è un amplificatore commerciale da produrre su larga scala, è un amplificatore per ME. E siccome lo sto costruendo io, so come fare l'allineamento, e sto dedicandoci moltissimo tempo, posso anche fare un circuito ad hoc per far funzionare un floating paraphase come il migliore dei differenziali, senza aggiungere alimentatori e altre valvole e circuiti su circuiti. D'accordo, visto che perdo tempo ad allineare un floating parafase avrei potuto aggiungere un altro trasformatore per il -150V del CCS con una EF86 per canale in più. Avrei potuto fare tante cose, ma se una decisione deve essere presa, che già l'oggetto completo di alimentatore pesa quasi 20Kg e comincia davvero ad essere enorme, preferisco limitare il numero dei componenti e semplificare il circuito, piuttosto che inseguire chimere degli anni passati solo perchè montavano su entrambi gli anodi uguale carico e non bilanciavano affatto in corrente alternata il floating paraphase, o see-saw come veniva chiamato.
Ecco in definitiva perchè sono arrivato al punto, che con un segnale di ingresso pressochè perfettamente sinusoidale a 1000Hz, senza alcuna armonica visibile, senza alcuna reazione negativa, l'amplificatore introduce a 10V di uscita su di un carico di 8Ohm puramente resistivo, quindi ad una potenza di 12W due armoniche, la seconda e la terza. Dove la seconda è 45dB più bassa della fondamentale e la terza a più di 52 dB. E, sinceramente, credo che non sia proprio poco.
Più avanti vi descrivo il pilotaggio e lo stadio finale