Alimentare solenoide con onda quadra positiva

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view post Posted on 23/12/2010, 12:30
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Immane Rompiball

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Questo circuito proprio non funziona. Il condensatore C1 si carica a 30V attraverso il primario e dopo... nulla.

Se proprio vuoi una scarica capacitiva su quella bobina ad una tensione alta, con un duty cicle moooolto basso, alimentando il circuito con 30W allora prova a cercare in rete "Accenzione elettronica a scarica capacitiva". Invece della bobina di accenzione ci metti la tua bobina. Nuova Elettronica ne ha pubblicate diverse. :unsure:
 
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view post Posted on 23/12/2010, 15:20
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Immane Rompiball

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Eh no. Non oscilla un circuito se non c'è un elemento attivo e il guadagno di anello dell'amplificatore che costituisce non è superiore anche di molto a 1 e di fase inversa...
Un circuito composto solo da componenti passivi, condensatori ed induttanze non oscilla per conto suo. Risponde a delle sollecitazioni impulsive oscillando, ma è solo come dare un calcio ad una molla. Senza il calcio la molla non si muove...
... uhmm... senza il calcio se è per questo, non si muovono neppure gli italiani... :lol:
Però comunque, si può provare con il potassio o il magnesio. Specialmente con il magnesio si dovrebbero "smuovere"... il solfuro intendo... :lol:

Dai, quello che ti serve è un'accenzione elettronica a scarica capacitiva con un NE555 al posto delle puntine dello spinterogeno e la tua bobina al posto della bobina di accenzione. ;)
 
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view post Posted on 23/12/2010, 16:34
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Immane Rompiball

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Si, ma gli da un calcio quando l'accendi. Fine.
Non credi che la faccenda dell'amplificatore con un elemento attivo (amplificante) sia vera? :unsure:
Dai retta, credici. Quell'affare così non funziona. ;)

Nota, dal tuo link di PC-TUNER,

... C'è un transistor SS8050 che funziona da oscillatore,
su piccolo trasformatore con nucleo di ferrite...

Il transistor nel tuo schema non c'è e non si può convincere nè un trasformatore a funzionare in corrente continua nè un condensatore a farla passare.

O copi esattamente lo schema del friggizanzare oppure quello di una accenzione elettronica. Non pui "decontestualizzare" pezzi di circuito come ti pare... :lol:

 
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view post Posted on 24/12/2010, 11:48
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Immane Rompiball

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Nell'ammazzazanzare c'è già il circuito che descrive l'oscillatore con il transistor. In rete, se cerchi oscillatore e transistor trovi un'enciclopedia.
Ma secondo me, ti vai a complicare la vita ampiamente. Se cerchi qualcosa per alimentare in modo impulsivo quella tua bobina particolare nanotubizzata, puoi cadere sull'accenzione elettronica a scarica capacitiva. Comprati un KIT, se ne esistono sempre, montatelo o fattelo montare, e prova. Altrimenti non ne esci vivo da quest'esperienza. :)
 
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Leo Fix
view post Posted on 27/12/2010, 17:33




L'idea che ha proposto Lawrence, mi sembra buona. Se vuoi una scarica ad alta tensione con un basso duty cycle e hai soltanto un alimentatore da laboratorio da 30-60W di potenza continua l'accenzione elettronica è ciò che ti serve. Colleghi la tua bobina al posto della bobina di accenzione delle candele e con un circuito generatore di impulsi quadri comandi il circuito di accenzione delle puntine platinate che si usavano una volta sullo spinterogeno.
La semplicità dei circuiti di Nuova Elettronica è perchè la rivista è dedicati agli obbisti e non agli universitari. D'altro canto, a te serve qualcosa che funzioni, non mi pare che tu abbia richiesto di comprenderne anche il funzionamento.
La frequenza degli impulsi dipenderà dalla RC sull'eventuale 555 che utilizzerai per il pilotaggio, che sostituirà le puntine. Il tempo di scarica dipenderà proprio come chiedevi, dal condensatore che userai nell'accenzione.
Appoggio e quoto l'idea, mi è piaciuta questa soluzione. Magari un giorno ci racconterai quella bobina particolare cos'è e a cosa serve che sia costruita in quel modo e come sono impiegati i nanotubi. :)
 
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view post Posted on 27/12/2010, 18:08
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Immane Rompiball

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CITAZIONE (daniele-materiale @ 17/12/2010, 12:56) 
Comprendo le tue preoccupazioni, ma per quanto riguarda il calore risolvo con un duty cicle basso e un piccolo ma potente sistema di raffreddamento a fluido, tramite spirale di microtubi da me progettato,e in parte testato.
...

Forse Leo-Fix ha interpretato microtubi con nanotubi, ed in effetti anch'io l'avevo interpretata in quel modo. Cosa sono i "microtubi" allora? :unsure:

Comunque, ritorno a ripeterti, e a ripetermi ancora una volta, se il solenoide ti serve come attuatore per attrarre un'ancora a forza variabile, non ci sono altre vie se non impiegare un nucleo ferromagnetico ed alimentare la bobina a corrente variabile, ovvero a corrente media variabile tramite un circuito chopper, o switching o PWM come più ti piace chiamarlo. In quel caso, una bobina può esercitare forze molto elevate, molto più elevate che non con una bobina in aria ed un pezzo di ferro lontano dal centro geometrico del nucleo. E comunque, ritorno ad insistere che è la parte induttiva, e non la resistenza a fare funzionare la tua bobina. Quindi, ammesso che sia come penso io, butta a mare il tuo progetto e rifatti un'altra bobina con resistenza interna più bassa su di un nucleo di ferro. E se ti occorre una forza costante, tipo 1-10kgf per 10 o più mm di corsa, usa l'aria compressa. In automazione c'è pochissimo spazio per le bobine ad azionamento diretto e specialmente quelle in aria. :)
 
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view post Posted on 28/12/2010, 16:57
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Immane Rompiball

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Si, mF sta per microfarad, all'epoca si vede che il mu non l'avevano nella composizione della stampa.

La frequenza di oscillazione dipende da C1 ed R1 in entrambi gli schemi. In genere f=1/RC all'incirca.

Nel secondo progetto manca C2 ma non fa nulla, ha solo lo scopo di servire da tank. Puoi metterlo appena vicino al circuito. Il valore non influenza la frequenza.
 
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view post Posted on 28/12/2010, 17:52
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Immane Rompiball

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CITAZIONE (daniele-materiale @ 28/12/2010, 17:28) 
il migliore schema dei due quale è??

Entrambi, sono più o meno la stessa cosa.

CITAZIONE
se sul secondo metto il condensatore tank che cambia allora??

Forse niente, puoi anche togliere il condensatore C2 dal primo. Dipende da cosa usi per alimentatore, che filo usi e quanto è lungo, oltre a che frequenza usi.
Per frequenze basse filtri e condensatori non servono. Per frequenze oltre i 10khz si. Oltre i 100khz sarebbe auspicabile anche un filtro oltre spero tu non abbia intenzione di andarci. :)
 
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view post Posted on 28/12/2010, 18:01
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Immane Rompiball

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Una scatola di metallo con due fili che entrano e due che escono. :lol:
 
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view post Posted on 28/12/2010, 18:12
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Immane Rompiball

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view post Posted on 29/12/2010, 09:11
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Il fatto che il trasformatore che hai scelto non funzioni a 2Hz non influenza minimante il calcolo della frequenza. Se tu vuoi 2Hz devi usare un trasformatore che funzioni a 2Hz...
L'induttanza del trasformatore è un carico sul collettore del transistor che influenza di poco la costante di tempo, come ti ho detto, la frequenza sarà "circa" l'inverso della costante di tempo e la resistenza deve essere adatta a polarizzare correttamente il transistor.
 
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view post Posted on 29/12/2010, 12:04
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Ancora una volta tutto dipende da RxC. R2xC2 ed R1xC1. Due tempi diversi due tempi di accenzione diversi. Ma stai attento che in elettronica le "mandrakate" non si funzionano. :lol:

La potenza dipende da un mucchio di variabili. Dalla corrente di cui è capace il transistor, dalla tensione di alimentazione, dall'amplificazione del transistor, dalla resistenza di bias, dal grado di reazione dell'oscillatore, insomma, volendo se ne viene a capo ma non è una cosa molto facile.

Ma perchè non cerchi l'accenzione a scarica capacitiva che è già quello che ti serve?

C'è un inverter da 12 a 300V fatto con due 2N3055 messi come nel circuito flip-flop delle lampadine, ma al posto delle lampadine c'è il trasformatore in ferrite che lavora a 100Khz. Sul secondario c'è un ponte a diodi che carica con una induttanza un condensatore che viene scaricato con un SCR sulla bobina di accenzione quando l'SCR è attivato dalle puntine o da un NE555 che imposti come ti serve. Ripeto, non so cos'hai in testa, ma se ho capito bene questo è quello che più si approssima a ciò che mi sono immaginato che possa essere ciò che vuoi.

http://www.marignoni.it/ElettronicaMotore/...parkitindex.htm



Ed ecco in PDF un'intera rivista con un intero articolo compreso di foto di una accenzione elettronica a scarica capacitiva anni '80.

www.introni.it/pdf/Sperimentare%201982_01.pdf

 
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view post Posted on 29/12/2010, 17:56
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Immane Rompiball

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Lo so che può apparire complicata la cosa, ma con pochi componenti in elettronica non ci fai un tubo. Capisco che può apparire sconcertante ma è così.

TR1 comanda LP1 ed è temporizzato da R2 C2 e viceversa. Poi devi provare ed eventualmente inverti gli impieghi se hai sbagliato a fare i calcoli. Un minimo di sperimentazone serve sempre. ;)

Io continuo a consigliarti l'accenzione elettronica però. Poi fai i tuoi esperimenti e rendetene conto per te stesso che è sempre la meglio.
 
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view post Posted on 30/12/2010, 08:58
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Immane Rompiball

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Si, Daniele, quel circuito si Flip-Flop, proprio perchè cone due elementi attivi, uno si accende e accendendosi spenge l'altro finchè il condensatore non si carica tramite la resistenza, a quel punto si spenge lui e si accende l'altro e così via. Uno non si accende se l'altro non si spenge.
Ma con questo non è che tu abbia risolto un granchè a meno che tu non usi dei transistor ad alta tensione, 500V di Vcc e metti la bobina sul collettore di uno dei due ed una resistenza sul collettore del'altro trovando i valori giusti per ciò che vuoi ottenere.
Che posso dirti di più? Prova e vediamo. :)
 
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view post Posted on 30/12/2010, 10:45
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Immane Rompiball

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Ma il secondario di cosa? :lol:
Non c'è un teorema per calcolare le cose che ti inventi. Sei tu che devi seguire certe direttive di impiego dei componenti. :)

Dai retta, prendi spunto dall'accenzione elettronica che è più o meno quello che alla fine ti serve. Usi un flip flop di transistor di potenza tipo 2N3055 e ci alimenti il primario di un trasformatore così usi quel tuo alimentatore, dei darlington anche meglio, e se ti riesce anche meglio con dei mosfet. Il trasformatore te lo devi fare perchè non lo trovi in giro. Poi sul secondario usi un ponte a diodi ed un condensatore, quello che tu vuoi usare per scaricarlo sulla bobina. Poi, con un SCR chiudi il circuito bobina condensatore. L'SCR lo piloti con un NE555 temporizzato come ti pare.
 
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