Una delle tante idee per i dispositivi di sicurezza può essere che se si preme il fungo di emergenza il motore si blocca. Ma nel caso delle seghe circolari, o delle mole non ha una funzione molto pratica. OK, i dispositivi di sicurezza nascono più dalla fantasia demenziale dei "normativi" e dei "legislatori" che non hanno mai fatto un tubo in vita loro e che non hanno una preparazione tecnica minima e tutti noi "co....i" di tecnici gli andiamo dietro come pecore piuttosto che fare uno sciopero globale per mandarli a badare i maiali che sarebbe il masimo che riuscirebbero a fare, ma questo è un'altro discorso.
Il freno motore è utile nei montacarichi che hanno una riduzione al naspo reversibile, quindi se tiro su un peso quando spengo il motore questo non ritorna giù. Oppure, nel caso che si richieda una posizione precisa il freno serve a bloccare il motore che continuerebbe a ruotare ancora un pò. In una sega circolare ci devono essere le protezioni fisiche in modo da evitare il contatto con la lama rotante. Cioè un semicerchio in metallo che si sposta a molla con il pezzo da tagliare. Purtroppo, nelle seghe circolari se uno ci infila un dito, quando preme il pulsante di emergenza il dito ormai è andato e se il motore si ferma subito o dopo 100 giri poco cambia. Idem per la mola. Infatti, sia nelle seghe circolari sia nelle mole, macchine marcate CE e corrispondenti alle direttive di legge non c'è un dispositivo di freno della mola. Nelle rettifiche neanche. C'è invece il divieto di impiego di macchine utensili da parte di personale non addestrato all'uso. In Italia le direttive non si capiscono, si applicano e basta. Quindi, se si deve usare una sega circolare occorre che questa non sia in grado di nuocere a nessuno, neppure ad un bambino di 4 anni non tanto sveglio o alla casalinga che ci vuole affettare il pane. In realtà, si trascura proprio il fatto dell'addestramento e della scelta adeguata del personale per un certo tipo di lavoro, fattore previsto dalle normative europee e molto usato all'estero. In Italy si assume il primo debosciato in contratto di formazione lavoro, che non ha mai visto in vita sua una sega circolare e lo si mette a segare tavole per tutto il giorno senza dargli un minimo di istruzione. Per questo motivo gli incidenti sul lavoro sono così frequenti. Tanto, la sega circolare se ha la protezione non può essere usata efficacemente e quindi la si toglie, se c'è una barriera fotoelettrica la si bypassa, finchè alla fine non funziona come nell'antichità. Solo, che, nell'antichità non c'erano tutti i magna-magna dei burokrati soliti, ma c'erano persone che facevano l'apprendistato per anni e se imparavano diventavano operai in gamba, se non imparavano non avevano l'opportunità di segarsi via una mano perchè erano stati spediti a "parà i maiali" (pascer pecore).
Il fatto di non usare il freno nelle mole o nelle seghe circolari ed in genere su organi che girano e possono essere pericolosi è perchè questi sono sempre in rotazione e non si può fare altrimenti. Non si può avviare la sega ed arrestarla con frenata ad ogni pezzo. Idem per una mola. Occorrerebbe aspettare che avviata riprenda il numero di giri ed il freno dovrebbe essere un marcofante enorme per resistere a tutte quelle frenate riassorbendo l'energia della massa rotante ogni volta. Dal momento che questo non si può fare, allora il pericolo persiste ed arrestare la mola dopo che il danno è fatto non serve. Per questo motivo si devono prevedere protezioni a prevenzione del contatto con l'utensile rotante. Se è previsto che la protezione possa essere aperta allora questa deve spengere il motore, naturalmente, e forse in quel caso lì la frenata potrebbe essere un qualcosa in più di utilizzabile.
Se un oggetto l'hai costruito tu e ti ci fai male da te non hai da brontolare con nessuno, semplicemente sono cavoli tuoi.