L'oscilloscopio.Questo illustre sconosciuto., Come, quando e perchè usarlo.

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view post Posted on 16/11/2006, 18:27
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Immane Rompiball

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Cosa sono le misure di fase...

Se abbiamo due forme d'onda ripetitive della stessa frequenza, queste hanno un loro rapporto di fase. Supponiamo che al momento t=0 l'onda numero 1 ha un valore di 0V. Dopo 100mSec l'onda numero 2 ha un valore di 0V. Il ritardo di fase sarà di 100mSec.
Se invece vogliamo vedere la cosa in modo polare inseriamo su di un canale un'onda e sull'altro l'altra. Da qualche parte c'è un selettore, nell'oscilloscopio che ci permette di configurare il canale come Y, lo settiamo per un canale. A questo punto dalle figure di Lissajous riusciamo a capire in che relazionde di fase stanno le due onde.

http://it.wikipedia.org/wiki/Figura_di_Lissajous

Ecco una utile spiegazione... :)
 
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maxwell2
view post Posted on 17/11/2006, 09:22




Bene. :)
Un altra domanda sulle misure di fase.
Che significato fisico ha l' espressione del tipo, questa onda è sfasata di 180 gradi o 90 gradi? :o:
 
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view post Posted on 17/11/2006, 10:13
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Immane Rompiball

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Questa è semplice... la so, la so... :lol:

Il riferimento alla fase dell'onda vien fuori dalla natura sinusoidale dell'andamento della tensione nel tempo. Se si parla di seno (trigonometrico non di tette) si fa riferimento al cerchio trigonometrico di raggio unitario sugli assi cartesiani... Quindi se si parla di angolo di fase, si parla dell'angolo che ha prodotto l'onda rispetto al punto di partenza.
Molto più semplicemente, il periodo dell'onda espresso in gradi nella sua periodicità... veramente avevo detto più semplicemente...

Allora, con la manopola di trig-lev (trigger level) tu scegli un valore di tensione del segnale di ingresso (onda) per il quale l'oscilloscopio fa partire il fascio sullo schermo. Se poni quella tensione a zero volt tutte le volte che l'onda-segnale passa per zero il trigger (grilletto) fa partire la visualizzione del fascio che fino a quel momento è rimasto occulto. Possiamo dire che quello è lo zero gradi della nostra misurazione. Nel caso sia una sinusoide o un qualcosa di sinusoidiforme, potremo dire che il punto di 90 gradi di fase è il punto dove la sinusoide raggiunge il massimo (Sin90º=1) poi il punto a 180º si trova dove l'onda passa per zero scendendo in basso... e poi il 360º è il punto successivo dove risalendo passa per zero ed inizia un nuovo periodo.
Sono riuscito nell'intento di spiegarmi? :huh:
 
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maxwell2
view post Posted on 17/11/2006, 10:25




Sisi Law questo era chiaro. ^_^
Il mio "tormento" :lol: non era sul piano di lettura dell' onda di fase , ma sul suo effetto riscontrabile "fisicamente"....
Sono riuscito nell' intento di farmi capire. ;)
 
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view post Posted on 17/11/2006, 10:35
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Immane Rompiball

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Uhm... tu vorresti sapere che succede a due onde che si incontrano per la strada in base alla loro relazione di fase? ... Questo discorso mi ricorda qualcuno... :unsure:

Le operazioni che si possono fare su due segnali sono le solite matematiche semplici o complesse insomma le onde non sono che funzioni di V nel tempo. f(t)=Vmax(qualcosa di trigonometrico).
Il risultato dipende dalla fase tra le due onde, dalla loro frequenza, dalla loro ampiezza ecc...
Non esulano dalla matematica semplice...
I sommatori, i moltiplicatori, gli estrattori di radice o gli esponenziatori, i ... bho... logaritmatori o gli antilogaritmatori ecc... non altro che circuiti detti operazionali o combinazione dei medesimi.

Ma in quali casini ti vai a ficcare? :lol:
 
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hike
view post Posted on 17/11/2006, 10:37




CITAZIONE (Lawrence @ 17/11/2006, 10:35)
Ma in quali casini ti vai a ficcare? :lol:

:lol: :lol: :lol:
 
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maxwell2
view post Posted on 17/11/2006, 15:05




CITAZIONE (Lawrence @ 17/11/2006, 10:35)
I sommatori, i moltiplicatori, gli estrattori di radice o gli esponenziatori, i ... bho... logaritmatori o gli antilogaritmatori ecc... non altro che circuiti detti operazionali o combinazione dei medesimi.

Ma in quali casini ti vai a ficcare? :lol:

Hey Law, ma che lingua è? :lol: :lol:

.... :(
 
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view post Posted on 17/11/2006, 15:45
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Immane Rompiball

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L'elettronica è molto più vasta di quello che può sembrare. Ci sono diverse ramificazione dalla base comune.
Elettronica Digitale.
Elettronica Analogica.
Elettronica di Potenza.
Fisica Elettronica.
Radio Elettronica.
Microonde e radar.
Ottica elettronica.
Automazione e controllo di processo.
Audio e amplificazione sonora.
Altre che non ricordo...

Quella roba, sommatori, moltiplicatori ecc... fanno parte dell'elettronica analogica. Sono le funzioni matematiche che possono essere fatte su di un'onda o anche su più onde...

Per esempio due onde si possono sommare. Ottenendo come risultato la sovrapposizione algebrica punto per punto delle due onde.
Si possono anche sottrarre allo stesso modo. Ma si può anche integrare un'onda. Oppure si può anche fare la derivata prima. Si possono moltiplicare le due onde, oppure estrarne il logaritmo.
E tutto questo con dei semplici circuiti integrati che si chiamano OpAmps, amplificatori operazionali.
Io sono più qualificato a parlare di elettronica digitale che quella analogica per esempio. Anche se qualcosa di basilare di analogico conosco. Perchè a suo tempo scelsi elettronica digitale e microprocessori abbinata a controllo di processo e automazione industriale, negli anni 70 era di gran moda, era il periodo della rivoluzione microprocessorale...
Ora, l'oscilloscopio è uno strumento utilissimo, ma a seconda di cosa si fa, si usa in modo diverso. Per esempio, nel mondo del digitale un'oscilloscopio a memoria è essenziale. Nell'audio è meglio un oscilloscopio con un grande schermo e analogico. E ancora meglio un analizzatore di spettro audio (dominio delle frequenze in asse x invece che del tempo).
Nelle microonde si usano tubi e raccorderia simile a quella degli idraulici, perchè le onde non viaggiano nei fili ma dentro i tubi. L'oscilloscopio serve a poco, loro usano analizzatori di spettro fino a 30Ghz e forse anche oltre.
 
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maxwell2
view post Posted on 17/11/2006, 16:31




Certo,certo. -_-
Ma in soldoni volevo significare con la mia domanda , se un onda sfasata è piu pericolosa in termini di sicurezza elettrica?Voglio dire che tipo di pericolosità sussiste in un contesto in cui la tensione(t) e la corrente(i) sono in fase o sfasate tra di loro?
 
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maxwell2
view post Posted on 28/11/2006, 10:42




Continua la sperimentazione sull' utilizzo dello oscilloscopio. ^_^
Volevo mostrarvi alcune misurazione ottenute da un piccolo generatore ,a freq variabile, di onda quadra fatto con un 555.
Le misurazioni sono : Volt/Div è 0,5 , Time/div è 5uS.
Ecco la foto dell' onda quadra.

image
 
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view post Posted on 29/11/2006, 09:09
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Immane Rompiball

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Scusa Max ma mi erano sfuggite ste domande...
Alla prima:
CITAZIONE
Ma in soldoni volevo significare con la mia domanda , se un onda sfasata è piu pericolosa in termini di sicurezza elettrica?Voglio dire che tipo di pericolosità sussiste in un contesto in cui la tensione(t) e la corrente(i) sono in fase o sfasate tra di loro?

Ti rispondo che è un misunderstang ... la tensione e la corrente sono sfasate tra di loro solo nei componenti reattivi ed esclusivamente "in" questi o "ai" capi di questi. Non sono sfasati nei componenti resistivi del resto del circuito e quindi neppure nei conduttori. Spesso nasce la confusione anche tra potenza reattiva o apparente e potenza reale o attiva. In un circuito RC serie alimentato in corrente alternata nel condensatore C non si dissipa potenza e quindi non si consuma energia perchè lo sfasamento tra i due vettori potenza è di 90º, questo spesso si confonde con l'effetto sulla resistenza. Cioè se il condensatore non dissipa potenza neppure accade sulla resistenza che gli sta in serie. Questo è sbagliato, un concetto che nasce da qualche parte nel cervello umano e che ho sentito molte volte in giro (ed è stato pure difficile da estirpare viste le maestranze). La corrente che attraversa il circuito capacitivo attraversa pure la resisenza ai quali capi per quel motivo e non per altro, si sviluppa una tensione in fase con la corrente e produce reale, tangibile non reattiva soggetta ad effetto joule, che riscalda la resistenza e consuma energia.

Il secondo punto:
La forma d'onda che hai rilevato con l'oscilloscopio è tipica di un 555, però vorrei sapere dove l'hai rilevata da quel circuito che hai postato nell'altro thread, visto che l'uscita del 555 è un transistor open collector, cioè con l'emettitore collegato a massa ed il collettore libero. Così com'è disegnato il circuito non dovresti avere un tubo sull'uscita Q dell'integrato e neppure collegandoci un carico resistivo verso massa. Ecco lo schema interno del 555

image

Mistero.... :wacko:
 
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hike
view post Posted on 29/11/2006, 09:50




Correttissimo Law.
Sul secondo punto, forse non ricordo bene (come sempre), ma il 555 non ha per uscita un open collettor. Lo schematico che hai allegato non riesco a leggerlo, ma se ho ben identificato l'uscita, non mi pare proprio di vedere la configurazione che dici (che è quella del pin di Scarica numero: Bho ??).
Per quanto riguarda lo schema di Max, ho guardato meglio, quello che ha postato secondo me funziona. Non è per nulla il classico del crimine, ma dovrebbe funzionare ugualmente.
Mi aveva ingannato il pin DIS lasciato floating.
Secondo me però ha qualche problema di Start-Up.
Quello che ancora non capisco (ma probabilmente perchè non conosco i TC) come dovrebbe indicarti la risonanza, di cosa e come ?? :huh:
 
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view post Posted on 29/11/2006, 10:50
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Immane Rompiball

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Boh, forse mi sbaglio con un altro integrato simile. Ricordo solo che son diventato matto perchè nel data sheet non era specificato e io non riuscivo a farlo andare. Mi pareva il 555 ma è passato tanto di quel tempo che chissà cos'era...
Oscillare si forse oscilla, come dici non è un classico del crimine ma forse oscilla.
Comunque la cosa che non ho capito neppure io cosa dovrebbe indicare la risonanza. Forse per qualche effetto induttivo sull'onda corrente di uscita sui due led? Mah.

 
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maxwell2
view post Posted on 29/11/2006, 11:04




Posto altre due foto dell' onda a diverse frequenze .
image

e

image

Il Volt per divisione e la bse dei tempi è medesimo a quella precedente .
Volevo, da voi, una conferma sul rispettivo valore della frequenza delle due onde raffigurate. ;)

In pratica si collega un alligator clip alla base dellla bobina secondaria e l' altra clip a massa.
La freq si individua osservando l' illuminazione del led rosso che deve essere accesso pienamente.
Mentre per la misurazione del primario , si mette ai lati del condensatore di tank e si corticuita lo sparkgap, senza bonbina secondaria.
Non ho ancora sperimentato la sua funzionalità e praticità di utilizzo.Provero' quanto prima , sul mio tesla.
 
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view post Posted on 29/11/2006, 12:28
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Immane Rompiball

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La prima mi pare che duri 45 uSec cioè 22.2KHz.
La seconda è di 2.9 uSec e cioè 344Khz
Questo se la base dei tempi è di 5uSec.
Sul discorso del LED ho i miei dubbi, ma può darsi...
 
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238 replies since 7/11/2006, 11:17   8604 views
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