Non saprei dire se quello dell'avatar di Thermidor sia George Washinghton, Lafayette, Robespierre, L'ammiraglio Nelson o Dartagnan. Quindi, non so perchè i cittadini per lui hanno un grande valore...
Il punto non è l'avere esperienze diverse quanto valutare diversamente la realtà dal proprio punto di vista. Ogni paese ha i suoi "cittadini" che sono cresciuti da esperienze come dire, evolutive? Non mi piace chiamarle "culturali" perchè il termine mi suona usato in modo improprio. È ovvio che a chi piace la letteratura non veda di cattivo occhio colui che la letteratura la vuole al centro dell'universo. E per letteratura intendo anche tutte le scienze umanistiche di ogniquando, latino compreso.
Dal punto di vista del gusto, tutti i gusti son gusti. Io preferisco Asimov a Petrarca o a Dante o al Guicciardini o chiunque altro dell'epoca. Questo non mi porterebbe mai, se fossi il ministro dell'istruzione ad obbligare i ragazzi a leggere "Io Robot" o "Cronache della Fondazione" per darci un esame di stato. Ritengo che ogniuno prima deve capire la realtà che vive al meglio e per farlo deve conoscere per prima cosa più scienza che può, corredata di matematica e tutto il resto, cose che mancano nel vuoto culturale italiano. Poi, se a qualcuno piace leggersi i classici greci, il greco antico, il sunnita, e tenere appunti in geroglifico o in cuneiforme, sono gusti suoi. Lo standard dovrebbe essere scienza, matematica e almeno due lingue moderne di cui una è sicuramente consigliabile l'inglese perchè tutta la documentazione scientifica è in inglese e chi non è in grado di leggerlo è costretto a leggere cose tradotte malissimo da incompetenti. Datemi torto... se vi riesce.
Ritornando al discorso di perchè i ragazzi vanno a scuola, perchè ce li mandano i genitori. Ieri, oggi e domani sarà così. La scuola viene scelta per il 99% a capocchia. Chi sostiene il contrario vuol dire che è incappato in una anomalia spazio temporale dove tutte le possibilità si sono riunite per far qualcosa di diverso. Oppure gli alieni hanno influenzato l'evento. Elettronica equivale a chimica, che è la stessa cosa di informatica o ragioneria o peggio geometri. Per l'università è la stessa cosa. Soltanto una elite di pochi intorno, come ho già detto al 5% sa cosa scegliere e lo fa credendoci. Di questo misero 5% alla fine solo l'1% o il 2% ci ha azzeccato. Era così, è così e probabilmente sarà così. Le ragioni dei genitori potranno cambiare, ma la scelta sarà sempre puramente casuale perchè per loro è stata così e non vedono perchè deve essere altrimenti.
E ancora, può anche capitare che un hardwarista di circuiti analogici sia anche un accanito appassionato di archeologia letteraria, come pure può capitare che sia un accanito archeologo, o un accanito studente di scienze occulte. Perchè no? Non è questo il punto. Il punto è che chi è un seguace delle scienze umanistiche ha poche possibilità di essere interessato alla scienza, non viceversa. Non facciamo confusione.
Forse ti è sfuggito il senso della leggenda metropolitana, ovvero, le scienze umanitarie formano buoni cittadini. Tutt'alpiù insegnano ai cittadini come fregare il prossimo meglio. Provenzano non so se aveva una cultura letteraria ben fondata, ma tutto ciò non ha senso. Cioè io sostengo che delinquenti si nasce o si diventa o entrambe le cose, la cultura non può farci nulla. L'educazione può prevenire la delinquenza, ma l'educazione non è sinonimo di cultura letteraria, sono due cose diverse. Molto diverse.