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| Bel lavoro Damnalsen. Complimenti di nuovo per le foto. Lasciami però farti qualche appunto. La "tecnologia" di altri tempi era prettamente "elettronica" di un sapore esclusivamente "elettronico". Ora, la tecnologia di cablaggio che usi tu è più simile all'elettrotecnica. Non che vada male o non funzioni o che crei qualche problema di energia "orgonica". Per carità. Però, viste le basse correnti, ad eccezione che per i filamenti, potresti usare dei conduttori più sottili e più adatti allo scopo, o forse, più che "adatti" più compatibili con l'elettronica che con l'elettromeccanica. In elettrotecnica è uso "crimare" i faston o gli occhielli con apposita pinza, ma in elettronica si toglie l'isolamento in plastica e si salda l'occhiello. Il faston, invece, non si usa e si salda direttamente il conduttore sulla lamina maschio. Se occorre qualche sicurezza in più contro i corto circuiti da "botta" si usa il termorestringente. In ogni caso, di solito per i filamenti va bene anche del filo da 0.5mmq o al massimo da 0.75-1mmq twistati e passati negli spigoli del telaio in modo da evitare campi induttivi di qualche tipo. Tutto questo non cambia nulla, solo la semplicità di montaggio, gli elettricisti non sono capaci di saldare per questo crimpano, la bellezza e la funzionalità. Un'altra sciocchezza, le resistenze a filo in ceramica sono induttive. Se le hai usate in altri posti se non nell'alimentazione, p.es. nell'anodica sono deleterie nell'Hi-Fi. Ovvero, si comportano da bobina anche a frequenze relativamente basse, cioè sopra i 5khz.
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