Restauro amplificatore cinema!

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view post Posted on 25/3/2015, 18:38
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Noioso

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LAW TI AMO!!!! (in senso figurato ovviamente!!)

Ho collegato tutto come illustrato nel mio disegnino, ma con due resistenze da 330 ohm (in casa avevo quelle). Risultato: IL SILENZIO!!! Si sente soltanto un soffio quando alzo il gain a manetta, ma proverò a sostituire presto le resistenze da 330 ohm con qualcosa di valore più basso (100 o 120 ohm).

Funziona tutto talmente bene che non credo sostituirò neppure le vecchie valvole!!

Adesso devo sistemare i trasformatori e le induttanze con la cera d'api, aggiungere altri 3 o 4 controlli per manipolare il suono e trovare delle manopole decenti alla vista!!

Vorrei aggiungere dei selettori (tutti azinanti dei relè per non far fare giri strani al segnale) per far lavorare la EF40 come pentodo o come pseudotriodo (cambia il suono della saturazione); per far bypassare alle alte frequenze tutti gli attenuatori (il comando "bright" dei fender per capirsi); per far scavalcare al segnale le due sezioni della ECC83 ed entrare direttamente nella EF40 (comando "low gain").

Se poi mi prende la voglia aggiungerò anche un anello di feedback, tra uscita del segnale e invertitore, regolabile come del Marshall JCM800 (il controllo "presence").

Probabilmente aggiungerò anche un filtro anti disturbo tra la presa e il trasformatore di alimantazione, ma sono minuzie!

A proposito di ceratura dei ferri, mi potresti spiegare in dettaglio come dovrei fare? Sciolgo la cera in un pentolino e poi? Avevi detto di mettere i trafi in forno o sbaglio? O_o

PS, non ho capito bene questo sistema:
CITAZIONE
Tra tutte queste soluzioni, quella migliore è quella del trasformatore da 9-0-9 V di uscita senza mettere a massa nessuna connessione di secondario, ma collegando i fili "live" cioè quelle a 9V all'ingresso di un ponte raddrizzatore seguito da un condensatore di livellamento tipo 2200uF 25V. Lo "0" del trasformtatore connesso sul pin 9 che a sua volta viene saldato sul telaio ed il +12 ed il -12 sul pin 4 e sul pin 5. Due resistenze da 1200 ohm con in parallelo due condensatorini da 1uF in poly qualcosa in parallelo. Il primario del trasformatore lo metti in parallalelo sul primario del trasformatore dell'anodica dopo il filtro di rete unico ed eventuale.

Non ho intenzione di utilizzarloperchè va tutto bene così, ma mi fa piacere imparare per il futuro!

Edited by DamnLarsen - 25/3/2015, 23:23
 
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view post Posted on 26/3/2015, 14:41
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Immane Rompiball

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Sono contento. Fa sempre piacere quando le cose funzionano come si deve. Specialmente dopo averci ammattito tanto. :)
La ceratura dei ferri si può fare in molti modi. In genere il ferro deve essere portato tutto intorno ai 65-75 gradi in forno prima di immergerlo nella cera per evitare che essendo freddo la cera non penetri ma si fermi solo al solito strato esterno. Quindi, porta il "ferro" in temperatura dentro un forno, ci vuole circa un'ora, poi, fondi la cera dentro un pentolo e immergi dentro il "ferro" muovendolo per eliminare le bollicine e impregnando gli avvolgimenti. Lascia sgocciolare e raffreddare poi, per almeno un giorno in modo che tutto ritorni sotto i 30 gradi e sia solido.
Invece il sistema per alimentare i circuiti dei filamenti a valvole consiste nel fare un alimentatore in corrente continua flottante isolato da tutto il resto e messo a terra in un solo posto tramite due resistenze come dallo schemino che hai fatto. Ovviamente se usi valvole come la ECC83 con presa centrale usi la presa centrale, se hanno un solo filamento a massa ci vanno solo le resistenze.
 
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view post Posted on 27/3/2015, 20:20
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Noioso

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Okok, mi segno tutto e aspetto fiducioso la cera d'api!

Nel frattempo ho inserito un relè azionabile con un interruttore a levetta che può escludere o meno la ECC83. In questo modo ho ottenuto due canali: lead e clean :D

Ronzio non pervenuto! :woot:

Edited by DamnLarsen - 29/3/2015, 12:58
 
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view post Posted on 29/3/2015, 18:36
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Noioso

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Aggiunto relè per modalità triodo/pendodo sulla EF40!!! Funziona tutto a meraviglia!

Quando la EF40 viene saturata si può sentire distintamente un cambio di sound nelle due modalità. :woot:
 
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view post Posted on 30/3/2015, 21:59
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Noioso

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I lavori procedono a ritmi spediti. Oggi mi hanno portato due chili di cera d'api, credo che domani proverò il trattamento sull'induttanza più piccola.

Sapete dirmi che temperatura possono sopportare le guaine dei cavi elettrici? Possono arrivare a 70 C° senza sciogliersi? Lo chiedo perchè vorrei lasciare i fili saldati sull'induttanza quando la metterò a scaldare nel forno, altrimenti dovrei successivamente scavare la cera per scoprire i punti saldabili sul rocchetto...
 
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view post Posted on 31/3/2015, 14:45
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Immane Rompiball

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I conduttori per trasformatori, quelli in rame smaltato dovrebbero resistere tranquillamente fino a 75 gradi. I fili isolati anche. Le saldature pure. In effetti, quando un trasformatore o un motore bolle la temperatura è molto oltre i 100 gradi ed è proveniente dall'interno dei cavi per via dell'energia elettrica che diventa termica. Nel caso di inglobamento in qualcosa di fuso il calore viene dall'esterno, quindi, se fuori il luquido è a 75 gradi, all'interno ce ne potrebbero essere anche 5 meno. Per questo motivo occorre pre-riscaldare tutto il metallo, ferro ecc... Anche la carta di isolamento sopporta tranquillamente i 100 gradi. Chi non ci crede provi a fare un pentolino di carta, lo riempa di acqua e lo metta sul fuoco. L'acqua bollirà e la carta non si incendierà. Provare per credere. :)
 
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view post Posted on 1/4/2015, 01:32
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Noioso

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Ok, ho "incerato" tutto tranne il mastodontico trasformatore di alimentazione. Le vibrazioni sono già quasi scomparse, segno che anche gli induttori di filtro ci mettevano del suo... Domani, se riesco a trovare un recipiente abbastanza grande, cercherò di finire il lavoro! :)

Comunque c'è un ultimo dubbio che vorrei togliermi: non ho trovato scritto da nessuna parte l'impedenza di uscita. Per provare a calcolarla ho applicato una tensione altertana a 78V e 50Hz sui lati del primario del trasf di uscita (lasciando perdere la presa centrale da collegare all'alimentazione anodica) e ho misurato la tensione ai capi del secondario (2.3V). Facendo due conti si ottiene un rapporto di trasformazione di 34 e un rapporto di adattamento tra le impedenze di 1150. A questo punto mi servirebbe calcolare l'impedenza di uscita dello stadio finale dal datasheet della 6L6, ma non so come si fa... La mia poca competenza nei finali si ferma al single ended...
 
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view post Posted on 1/4/2015, 08:02
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Immane Rompiball

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L'impedenza di uscita non è calcolabile in base a certi criteri. Diciamo che è deducibile dalla corrente massima anodica che si vuol far passare nelle valvole quando sono attive durante il ciclo attivo. Questa corrente è quella che si sceglie dalle caratteristiche adottando un compromesso tra distorsione e potenza in uscita. Giunti alla considerazione che a quel punto il carico anodico sarà quello scelto, si costruisce un trasforatore con rapporto di trasformazione adatto ad adattare quell'impedenza anodica con quella dell'altoparlante che si intende pilotare. Ricorda che l'impedenza primaria si riflette sul secondario (o viceversa) con il quadrato del rapporto di trasformazione. Inizia con l'equazione V1/n1=V2/n2 e sviluppala con V=RI e così via.
 
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view post Posted on 2/4/2015, 00:04
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Noioso

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Altra domanda: la capacità dei condensatori posti a valle dell'indutore di ingresso (i cond di filtro insomma) influisce sulla vibrazione degli induttori? Mi spiego meglio, aumentando le capacità di filtraggio l'induttore può vibrare di più?
 
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view post Posted on 2/4/2015, 10:32
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Immane Rompiball

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Bella domanda... :unsure:
Sicuramente l'induttore vibra in quantità proporzionale alla corrente che lo attraversa. Corrente alternata si intende, o pulsante che sia, o quasi, perchè se lavora quasi in saturazione con la corrente continua basta poca corrente alternata sovrapposta a farlo "delirare". Comunque, i condensatori dovrebbero essere adatti allo scopo di non avere tensione alternata in uscita al filtro. Considera, però che ci sono due tipi di filtro. Quello CLC e quello solo LC ed in entrambi i casi ci sono le proprie regole, tensioni, capacità, correnti, tipo di induttore, modello di scarpe, colore dei calzini ecc...
 
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view post Posted on 25/7/2015, 16:41
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Noioso

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Dunque, dopo aver messo in pausa il progetto per un po', ho risolto il problema delle vibrazioni con una piccola capacità interpostatra raddrizzatore e induttore di ingresso (piccola per smorzare le oscillazioni ti tensione ai capi dell'induttore senza trasformare l'alimentatore in uno a ingresso capacitivo). Ho aggiunto qualche altro controllo di finezza et voilà:

Attached Image: aq

aq

 
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view post Posted on 25/7/2015, 16:48
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Noioso

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Visto di lato :D

Attached Image: bq

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icon1  view post Posted on 5/10/2015, 15:16
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Grande Rompiball

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^_^ Bel lavoro, bravo.

Mi hai fatto tornare indietro di una 40a d'anni e mi hai riportato alla mente una domanda di allora....

Al finale c'è il trasformatore che porta verso l'altoparlante.
Questo è un trasformatore-riduttore di tensione per le casse a bobina (4 , 8, 16 Ohm in genere)
Es:


Poi c'erano i trasformatori elevatori d'uscita per gli altoparlanti a nastro che funzionavano
per effetto elettrostatico.

Infine c'erano le "nuove" casse a nastro per scarica in gas al plasma
(nuove....verso la fine degli anni 70')
che, a quanto si poteva sapere in una epoca senza internet e con poca stampa specializzata disponibile,
pare funzionassero già nell'ordine dei 200 - 400 V :wub:

:rolleyes: Per cui all'epoca sognavo un amplificatore anche semplice e non potente come quello in figura,
ma che fosse già inserito nel mobile della cassa ed evitasse l'uso del trasformatore di uscita e tutte le
problematiche di linearità che il trasformatore di uscita introduce.......

Se non ne hanno più fatto nulla , neanche per la vendita ai "pochi fortunati " (leggi : ricchi)
vuol dire che probabilmente non si poteva fare. :unsure:

Poi la tecnologia ha peggiorato talmente il suono che oggi un MP3 a 128 bit pare sia più che ottimo.... :sick:
 
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view post Posted on 5/10/2015, 15:58
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Noioso

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In realtà esistono: i famosi OTL... Comunque per matchare le impedenze di uscita dell'ampli e del carico bisogna utilizzare dei paralleli di valvole particolari (tipo la 6C33C-B o la 6336A) che sono ormai fuori produzione e si trovano a dei prezzi decisamente troppo alti rispetto alle loro caratteristiche (trattasi comunque di tubi non designati per l'audio).
 
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icon1  view post Posted on 5/10/2015, 18:48
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Grande Rompiball

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^_^ Bello l'OTL, peccato che wikipedia sia "stretta" nel pubblicare uno schema.
:o: Comunque scrive che devi sprecare tanta energia e calore, ma la risposta a livello di linearità è a dir poco spaventosa. :D

:rolleyes: se "avessi" (condizionale) delle 4cx250 da sottoutilizzare per il solo audio (ecchisenefregadellospreco&delbucodellozono)
a dormire nei ricambi inutilizzati ed inutilizzabili, che se ne può fare?

( anche valvole più potenti se credi, le 4cx800, un paio di queste come finale....... :P )

:B): Se serve per "l'alimentatorino" anche dei condensatori da 22000 uF 650Vl.....

Ps: facendo una ricerca con "otl e 6336a" spunta questo schema in push-pull:
www.bonavolta.ch/hobby/en/audio/6336a_1.htm
2 x 6336a danno 20watt su 16 Ohm........
:unsure: cavoli, sono passati 40 anni , pensavo mi fosse passato il "prurito" di quando ero ragazzino
speriamo mi passi di nuovo, un altro accrocchio per il salotto mia moglie non me lo perdonerebbe..... :rolleyes:

Edited by TarulliG - 5/10/2015, 20:09
 
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