Rimembrare

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view post Posted on 16/8/2018, 16:01
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GWFstory

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da qui...., quo, qua. Siete curiosi di saperlo, vero? No? Beh, tanto non ve l'avrei detto.

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Telecomando a 16 canali proporzionali con una scheda come quella? :blink: :blink:

La procedura odierna e corretta è la seguente:

1) Prendo Arduino, anzi il clone low cost di Arduino (che è già low cost di suo); praticamente prendo un Arduino Low2cost
2) Carico la libreria FaccioTuttoIo.h e la includo nel listato
3) Copio nel listato la riga ScrivoUnIstruzioneSenzaSapereComeFunziona.TantoNonMeNeFregaNullaLimportanteeCheFunzioni(); presa dal sito di un sinistrato qualsiasi, visto che la documentazione ufficiale è introvabile
4) Collego il tutto su un breadboard usando i fili tutti di colore diverso (visto che di elettronica non ci capisco nulla è meglio che i fili siano facilmente riconoscibili, altrimenti faccio casino e non riuscirò mai a capire dove ho sbagliato, vista la mia ignoranza).
5) Mi accorgo, malgrado la mia ignoranza, che montare un circuito sul breadboard è una bestialità, visto che l'affidabilità è inesistente e la durata del funzionamento non supera i 12 minuti fra una riparazione e quella successiva. Pur essendomi accorto di questo continuo ad usare il breboard, perchè quando qualcuno mi suggerisce di usare saldatore, stagno e millefori mi comincio a fare qualche domanda:
A) A cosa serve avere un saldatore se non hai nulla da saldare? Capisco farmi amico un idraulico o un elettricista, così quando hai qualche problemino in casa chiami lui, ma un saldatore non sai mai se ti servirà come conoscente.
B) Stagno..... :unsure: Non dovendolo mettere nell'acqua il fatto che sia stagno oppure no cambia poco. Proprio non capisci l'utilità di complicarsi la vita inutilmente.
C) Millefori....Mica devo prepararmi la merenda!! E poi a me il miele non piace...Quello millefiori poi....Come? Millefori, non millefiori? Va bene, ho capito, ma perchè devo usare un affare pieno di buchi invece di uno intero?

Alla fine, considerando le domande che mi sono fatto, continuerò ad usare il breadboard, magari affogandolo nel silicone per renderlo più affidabile.

Morale: con poco si fa un qualcosa che tu, Law, facevi con tutto quel casino di componenti......E pensa che magari hai pure dovuto studiare per arrivare a capirci qualcosa e per costruirlo!! Per forza gli hobbisti in elettronica non ci sono più: erano così complicati che alla fine nessuno li voleva più e si sono estinti.
 
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view post Posted on 16/8/2018, 17:57
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magari affogandolo nel silicone per renderlo più affidabile

è un parto della tua immaginazione oppure è una cosa che hai letto da qualche parte?
:wacko:
 
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view post Posted on 17/8/2018, 08:35
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E'un parto della mia immaginazione. Ma non ci vuole poi troppa fantasia, considerando i "tecnici" moderni.

Purtroppo l'andazzo e la competenza degli sperimentatori attuali è questa e anche quando devi assumere qualcuno ti devi accontentare molto.
 
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view post Posted on 17/8/2018, 11:36
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Immane Rompiball

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Macchè parto della sua immaginazione, io ho visto usare le resine epossidiche in molti circuiti. Millefiori, pane e marmellata, e anche dentro un oscillatore FM che era "microfonico", cioè modulava in frequenza quando battevi sulla scatolina RF di banda stagnata. Nel ricevitore si sentiva "Ting" "ting"...
Poi una volta ci fu un problema di copiatura di un controllore con 6502 (leggi AIM65... se lo ricorda nessuno? Altro che Arduàn). Il costruttore lo aveva affogato interamente dentro una mattonella di resina epoxy e uscivano solo i fili. Ma, visto che era stato pagato e commissionato da chi aveva il brevetto, lo copiammo lo stesso. E miracolosamente funzionò. Correva l'anno del signore 1983...

Poi, per quello che riguarda la faccenda di Arduàn, quello che ho testà postato, è un sistema analo-digitalogico che ho scotruito quando avevo circa sedici/diciassette anni ed ero appassionato di modellismo. I processori iniziavano forse a comparire nella forma di bit slice o di INS8080A che era una palla da far funzionare. Ma, dopo, fine anni 80 primi anni 90 iniziai a mettere insieme una board con uno Z80180 come trasmettitore ed una come ricevitore. Ma non avendo librerie già scritte dovetti iniziare a scrivere un casino di software da me in assembler, ho sempre trovato il "C" un gran casino per queste cose. Troppe complicazioni per fare qualcosa che alla fine somigliava tremendamente al linguaggio macchina. Poi, per diverse ragioni, essenzialmente di lavoro tutto il progetto è rimasto lì. E tuttora è lì. Peccato perchè era mezzo finito. Poi, se lo ritrovo posto le foto. ;)
 
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view post Posted on 17/8/2018, 13:40
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Ma non avendo librerie già scritte dovetti iniziare a scrivere un casino di software da me in assembler

...però hai imparato a programmare bene.
Quello che vedo ora è che tutti, da quello che c'è scritto sul curriculum, sanno programmare Arduino (penso che il 97% al massimo sappia trovare su internet quelli che hanno già fatto la stessa cosa, in modo tale da non doversela ideare da soli, cosa che magari per loro sarebbe troppo difficile) <_< , sanno usare il pacchetto office :o: , hanno buona padronanza del sistema Windows giveup e immagino che sappiano pure accendere il PC da soli, quindi non solo ne sanno d'informatica, ma anche di hardware.

Il fatto che sul curriculum non ci sia scritto che sanno anche fare di conto (magari con la calcolatrice, visto che con carta e penna può essere troppo impegnativo), che sanno leggere e che sanno scrivere mi fanno venire dubbi che lo sappiano fare (uno lo darebbe per scontato, ma il fatto che ritengano opportuno parlare della padronanza di Windows e di Office i dubbi te li fa venire).

La conclusione è che il livello medio delle competenze è sceso enormemente anche se tutti sembrano saper fare chissà cosa.
La voglia d'impegnarsi e dìimparare le cose che non sai fare, invece, è quasi 0.

Riguardo poi all'assembler....beh io ormai ci lavoro poco perchè i nuovi microcontrollori sono ottimizzati per il C e anche la gestione degli interrupt in assembler sarebbe un casino assurdo con questi micro, ma ogni tanto lo uso ancora.
In ogni caso ci si trova che quando parli con qualcuno di assembler vieni guardato come un libro di Jules Verne: anacronistico e ingenuo (come il razzo sparato nell'occhio della luna del film "Dalla terra alla luna") terra_luna

Ti senti dire: "Ma come, tu lavori ancora in assembler? :lol: :lol: :lol: " (con relativa espressione di compatimento).
Verrebbe voglia di replicare: "Caro il mio bell'imbecillotto: tu non hai nemmeno idea di come funzioni un microcontrollore, perchè ti sei sempre limitato a scrivere software senza mai andare a fondo nelle cose. Se tu sapessi scrivere programmi in assembler saresti capace di fare programmi che vanno 2 volte più veloce di quelli che scrivi ora, anche se li scrivessi in C, dato che l'assembler ti dà quell'impostazione mentale che ti eprmette di avvicinarti al microprocessore anche se scrivi con un linguaggio ad alto livello come il C."

...però poi sarebbe tempo perso..... :(
 
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view post Posted on 17/8/2018, 21:02
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assembler, studiato per conto mio ai tempi dell'iti, non ricordo una ceppa, ma almeno so cosa è. Nel biennio facevamo pascal, ma non rammento una ceppa. Nel triennio c e c++, e anche di questo non ricordo praticamente più una ceppa, sono giusto 10 anni che non lo uso più. all'epoca iniziava già a prendere piede java... ma era ancora agli inizi, implementato nelle pagine html...
Fino a qualche annetto fa ero aggiornato in termini hw, il pc odierno ( paragonabile ad una caffettiera a valvole) lo assemblai da solo nel lontano 2007, e continua a funzionare (più o meno). Ora mi sono rotto le scatole con tutte ste minchiate odierne e odio i pc... Ora l'utente medio vuole un pc con almeno 10 gb di ram e 10 peta byte di hd, cpu decacore da 10 GHZ a core o non sei nessuno, anche se poi forse a parte il browser e vlc (che potrebbe essere troppo avanzato, quindi usano magari il player di default di winzozz) non usano... Bah...
Se penso che il mio pc ha un pentium dual core da 2.0 GHz, 4 Gb di ram (aggiornate di recente, come ben sapete) e circa 1 tera e passa di hd è notevolmente meno potente del mio nuovo cell senza katy mi viene da rabbrividire....
 
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view post Posted on 18/8/2018, 11:50
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Immane Rompiball

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Dunque, tanto per rimembrare, e rimanere in tema, verso la fine degli anni 70, quando la cosa più evoluta in termini di "personal" computer era lo ZX80 oppure il VIC20, in Italy non erano presenti altri personal computer, io mi sono costruito, all'età di circa 18 anni, un computerino con un Signetics 8080A completo di ben 4 kbyte di ram. Clock generator, system controller ecc... Una volta la Intel o Signethics erano usi a fare microprocessori con tanti chips di supporto. Filosofia che anche oggi viene mantenuta.
Il piccolo microcomputer era un vero mostro, perchè era dotato di un sistema hardware TTL in grado di visualizzare il bus dati, il bus indirizzi, lo status, interagire in DMA con la memoria potendola cambiare e funzionare step-by-step vedendo ad ogni step cosa succedeva nei minimi dettagli. Ovviamente, in un sistema così, la ram veniva tenuta in back up da una batteria non esattamente piccola. Altrettanto ovviamente, il programma doveva essere scritto in linguaggio macchina, non in assembler ma in "linguaggio macchina" esadecimale.
Una cosa del genere all'epoca era sconvolgentemente potente. Pensate ad un sistema di chips, non pochi veramente, era in grado con qualche decina di istruzioni di generare una frequenza variabile, una serie di porte che seguivano un dato programma ecc... Cose che per ottenere gli stessi risultati dovevi mettere insieme una cifra di TTL e se cambiavi idea erano ore e ore di smontaggio e ricablaggio. Ero molto soddisfatto dell'oggetto e di capire come funzionava una cosa così complessa nei minimi dettagli quando all'università si progettavano ancora i generatori di segnali con integrati anaalogici (di quelli ne ho ancora uno che funziona perfettamente ed è ancora utile).
Bene, tutto questo era solo la premessa, perchè tutti i "DEFICIENTI" che mi capitavano in casa e lo vedevano, io gli spiegavo e la risposta era:
"Tu programmi ancora in assembler? Ma lo sai che oggi c'è il BASIC che è il linguaggio del futuro? Io ho un VIC20 e lo programmo in assembler, molto più semplice e veloce!"
Ora, non so quanti di voi hanno mai avuto a che fare con una ciofeca come un VIC20 o un "professionalissimo" AIM65, ma anche un PET che era probabilmente il massimo.
Ma, il punto era sempre lo stesso, i deficienti di turno non capiscono mai cos'hanno davanti, prima urlano e poi leccano il monolite per vedere se reagisce e se è qualcosa di commestibile. Quando capiscono, alla lunga perchè gli ci vuole tempo, che non è nè l'uno nè l'altro, allora diventa parte dello sfondo e si vanno a picchiare con le altre scimmia per la pozza dell'acqua sporca.
Questi erano gli anni 70. Oggi 48 anni dopo, le cose non sono cambiate. Siamo andati sulla luna con un processore bit slice con 2K di ram, programmato in codice macchina al MIT di boston (almeno credo), ora, ditemi perchè oggi bisognerebbe programma in JAVA oggetti stratosferici e complessi come i moderni PC?
E prima che rispondiate bufalate, ve lo dico io. Perchè ci sono da gestire mille schede video 3D diverse con codici diversi, che devono essere compatibili con il windows 4.0 di 30 anni fa. Perchè riscrivere il codice che gestisce windows è praticamente diventato impossibile tanto il casino è aumentato e nessuno lo vuol più fare, perchè costa in modo incredibile, e perchè chi lo ha fatto è morto, andato in pensione o si è rotto le balle di queste coglionate. Poi ci sarebbe la gestione dei file video, delle foto, dei files audio, ecc...
Rifare tutto da capo, gettando quello che non serve e rinnovando tutto è un suicidio e quello lo paga l'utente in forma di costi tecnologici e di software.
Prima o poi crollerà tutto, e allora ne vedremo delle belle.
Ora mi sono sfogato, la prossima volta posto qualcosa di questa roba, se lo trovo.
 
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view post Posted on 18/8/2018, 21:22
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Io son troppo giovane ('90) e il mio primo pc è stato un celeron 633, quindi un pc vero e proprio... E purtroppo la prima parte dell'era informatica me la sono un pò persa... Ma all'incirca la linea di pensiero è la tua stessa, Law...
Per anni ho programmato il sito della società di pesca, ereditato da un amico informatico che si era frantumato i maroni col pestello a suon di sentire "Eh ma a me piace così, io lo voglio cosà, ma prima che pubblichi qualcosa ci metti delle ore" ecc ecc... Ovviamente gente che non sapeva quasi accenderlo un pc.
Mi ha passato la palla ed ho iniziato a far andare un pò meglio la baracca; ho abbellito il sito pur mantenendolo "scarno" e funzionale e tutti i nostri pescatori erano contenti e ci facevano i complimenti; passa qualche anno e il boooooom di faccialibro ormai è al culmine, quindi il sito non va più bene, le notizie devono essere date in maniera tempestiva (perche sapete, son tutti li con il sito aperto davanti agli occhi in attesa di una nostra notizia)e pincopallino di qui e pallino di la... Bla Bla bla...
Quindi misi in chiaro le cose, cercando di spiegare che un sito NON è Facebook o un qualsiasi altro social network di sta ciolla, dove anche l'imbecille di turno può pubblicare in qualsiasi modo ed orario (basta un telefono e una connessione internet) e che se volevano qualcosa di meglio pagavano un web designer che con 80-100 euro gli faceva un sito simile al mio, aggiornabile solo da lui ecc ecc...
Per un pò li feci ragionare, poi mi ruppi i meloni e risubentrò l'amico informatico a gestirlo un pò finchè usci un nostro socio (nonchè amico), dicendo che l'avrebbe fatto fare ad un suo amico che era web designer e che avrebbe utilizzato WordPress ( :sick: :sick: :sick: :sick: )... Il sito fu pronto, tutti oh che bello oh qui oh la, tranne io e l'amico informatico, che eravamo inorriditi... Banner gigante che occupa metà schermo e, la prima scritta delle news compariva dopo una lieve scrollata della pagina... Eh ma è figo, ci sono le foto belle, e poi basta un tac come su Faccebbbokkk e si aggiorna, e qui e la....

Peccato che quando c'era da rinnovare il dominio chiesero a me e al mio amico.. Lui ovviamente non rispose, io lanciai la frecciatina... Del tipo "Ma come, siete tanto bravi a fare un sito e poi non sapete rinnovarlo? Basta entrare nel pannello di controllo di Aruba e seguire le indicazioni del rinnovo"...
Cosa mi fu risposto secondo voi?
 
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view post Posted on 20/8/2018, 12:08
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Immane Rompiball

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Eh...! Caro Doc. gli italiani sono così. Sai quali sono le fasi del progetto itallico?
1) Entusiasmo.
2) Disillusione.
3) Panico.
4) Ricerca del colpevole.
5) Punizione dell' innocente.
6) Premi ai non partecipanti.

Io ho sviluppato un milione di progetti, tutti funzionanti, molto bene funzionanti, ma la storia è sempre stata quella. Arriva sempre chi non è capace di piantare un chiodo senza far crollare l'intero condominio ma è sempre lui l'idolo delle masse... Chissà perchè mi è venuto in mente lo Schucko Team... Mah!

:wb:
 
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view post Posted on 21/8/2018, 17:32
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Purtroppo il mondo si divide, tranne rare eccezioni, fra quelli che sanno fare ma non sono capaci di vendersi e quelli che, al contrario, sanno vendersi ma non valgono quello che dicono di valere. Dopo tutto non credo che sia un problema solo odierno e solo italiano (anche se in Italia, grazie all'ignoranza scientifica che imperversa almeno dagli inizi del '900,siamo particolarmente bravi a far scappare chi è capace di fare qualcosa, a cominciare dagli scienziati).
 
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view post Posted on 22/8/2018, 12:34
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Immane Rompiball

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Non è ovviamente un problema solo Italiano. Ma ho paura che l'Italia sia il "focolaio" di questo tipo di problemi, perchè, e poi si potrebbe discutere pure sul perchè, gli inetti sono quelli che governano, controllano, sono i capitani dell'industria, ecc...
E poi, non è questione che ci sono in giro dei cretini che si sanno vender bene. Ovvio, ci sono anche quelli, ma il vero problema è che siamo pieni di incapacci, inetti, cerebrolesi, ma molto convinti di essere i primi della classe. Questi esseri vedono il mondo pieno di gente come loro e quindi chi sa fare le sottrazioni oltre alle somme è già un passo più avanti, senza aver idea che esiste anche il prodotto e la divisione. Poi, ci sono anche quelli che sono bravi a "dividere" e poi qualcuno che conosce bene pure il calcolo infinitesimale, ecc... lo conosce benissimo, integrali, derivate, trasformate ecc... purtroppo non ha idea a che cosa servono. Una vera tragedia di paese. Molto meglio un paese sottosviluppato dove la gente è ignorante, sa di esserlo e non si lancia in campagne contro i mulini a vento o si vanta di aver fatto cose che altri hanno fatto. Magari sbagliando anche a copiare una cosa che è già sbagliata in partenza.

Ok, basta con le lamentele. Ecco di seguito, anni 80, la CPU di un sistema inventato da me per il controllo di alcune macchine automatiche per l'elaborazione della carta da stampanti ad alto volume di stampa. Non ci sono i componenti perchè questo era un prototipo e fu cannibalizzato per montarli su altre della prima serie.
Non vi sto a tediare con una delle solite storie, all'Italiana, ma si configura con quanto detto sopra. La CPU era uno Zilog Z80180 a 10Mhz. Praticamente un mostro per il controllo degli I/O digitali. La scheda è una 6 strati realizzata con OrCad PCB. Quì si cominciava a fare le cose sul serio, visto che i PLC degli anni 80 erano solo dei mostri di assurdità... assurda.

Attached Image: DSCN0012b

DSCN0012b

 
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view post Posted on 23/8/2018, 20:11
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Bella, anche perchè è vintage.
Dagli zoccoli montati per le memorie immagino che avesse 64KB di RAM e altrettanti di EEPROM.

Certo che un circuito stampato a 6 strati negli anni 80 doveva costrare un occhio della testa e mezzo.

Era una scheda che doveva funzionare da sola oppure si interfacciava con altre schede di espansione? Se funzionava in modo indipendente immagino che gli integrati a 20 pin più a sinistra fossero i latch per gli input/output.
Non capisco invece la funzione di Q1 e Q2, visto che immagino che il clock fosse dato da un oscillatore in DIP8 in basso a destra del microprocessore (magari mi sbaglio).
 
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view post Posted on 24/8/2018, 12:36
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Immane Rompiball

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Uhm... la ]progettai io, ma sinceramente, i due transistors non ricordo cosa diamine ci facessero. Il clock veniva generato internamente allo Z80180 quindi il quarzo andava direttamente ai due pin della MPU, ma forse ci misi un oscillatore dedicato per essere certo che i quarzi dell'epoca oscillassero sicuramente. Forse, sono degli open collector che servivano a gestire gli interrupt... ma bisognerebbe che guardassi gli schemi che ho da qualche parte. Se è di vitale importanza e non ci devi dormire la notte mi ci impegno, altrimenti preferirei evitare. :)

Per il resto è si, ci hai azzeccato, e anche no, non era una board a se stante ed i drivers non erano di I/O ma del bus di sistema che era dentro un cestello eurocard. Questo buffer serviva per pilotare un numero incredibile di I/O e di memorie, più che altro EPROM, visto che lo Z180 poteva indirizzare fino ad 1M in banchi e/o in DMA o Direct Trasfer. Era ed è tutt'ora un mostro per l'automazione grazie alle istruzioni di IN,reg ed OUT,reg. L'area di I/O è di 256 Bytes che non è poco.
Soltanto i più moderni ed avanzati PLC sono paragonabili, sia come velocità che numero di I/O.

Il sistema costò un visibilio e andava benissimo troppo bene. Ma c'erano dei deficienti che volevano per forza imporre una copia di un AIM65 assolutamente inadatto, quindi di tutto il package che fu fatto, in una nuova macchina, vennero vendute in separata sede tutti i pezzi, ovviamente, eccetto la logica che era il pezzo che metteva insieme tutto rendendolo conveniente. Le solite soluzioni demenziale all'Italiana. Come comprare una ferrari a pezzi, separati ed al posto del motore famoso, mettere un diesel V8 Iveco. Perchè? Perchè la Iveco ci dà più garanzie sui pezzi di ricambio...
All'Italiana, dai. :stres: :wb: :wb: :wb:
 
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view post Posted on 24/8/2018, 13:24
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CITAZIONE
Se è di vitale importanza e non ci devi dormire la notte mi ci impegno, altrimenti preferirei evitare.

Proverò a rinunciarci...Certo che se dovessi fare farica a dormire te lo farò sapere, così potrai sentirti in colpa. 😃

CITAZIONE
Era ed è tutt'ora un mostro per l'automazione grazie alle istruzioni di IN,reg ed OUT,reg. L'area di I/O è di 256 Bytes che non è poco.

I microprocessori Z80 e derivati mi sono sempre piaciuti, per il set di istruzioni molto esteso. Io programmai in assembler sia lo Z80 che un suo derivato, il uPD70C10 della NEC. Con lo Z80 feci vari computer. Usando una scheda già utilizzata nell'azienda per la quale lavoravo, che lavorava a 4MHz e aveva 32KB di ram, 32KB di EEPROM e 32 I/O (2 Z80 PIO), realizzai un cronometro per i go-kart, con display LCD 2x16 caratteri e tastiera. Non avendo veri e propri debugger finii per usare un emulatore di EPROM abbinato al PC, che mi permetteva di scaricare velocemente il programma compilato sulla scheda. Il debugger me lo feci io, cominciando a sviluppare le routine per il display e usando quello per sapere il contenuto dei registri. Piano piano riuscii a realizzare il tutto, con registrazione dei vari concorrenti, tempi sul giro, tempi migliori e calcolo delle velocità medie e di punta. Non arrivai mai a usarlo in abbonamento a transponder o altro, quindi il cronometraggio era semi-manuale (si appoggiva a fotocellule messe a bordo pista, ma era il cronometrista ad indicare il numero del kart appena cronometrato).
Altre realizzazioni......le posterò in futuro, magari inserendo le foto.

Edited by Robo67 - 25/8/2018, 16:59
 
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view post Posted on 27/8/2018, 11:29
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Ecco quà, un sistema di controllo di qualcosa (qualcosa sta a significare che non è mai stato terminato e quindi il "qualcosa" è un'incognita) basato su multi processori su più schede eurocard. Il fatto è che il contenitore è stato interamente costruito da me proprio perchè doveva essere un sistema di controllo o di sviluppo o qualcosa del genere di quelle dimensioni con la facilità di essere modificato che altri contenitori non avevano, cestelli eurocard vari di commercio compresi. In effetti venivano solo dei parrucconi di fili di tutti i generi e alla fine non ci si capiva più un ciufolo.

Attached Image: DSCN0154

DSCN0154

 
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