Posts written by Ayni

view post Posted: 1/4/2009, 15:51 Ancora NIBIRU o cos'altro? - Ipotesi fantascientifiche.
eh... si continua ad alimentare il mito del decimo pianeta.
Che poi di planetoidi (minori) ce n'è già 'na cifra.
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Comunque se Sedna è stato scoperto solo tra il 2003 e 2004, può pure darsi che ricerche mirate su modelli studiati al computer portino alla scoperta di qualcos'altro.
E meno male, perchè oramai probabilmente Nibiru ha perso anche l'ultima corsa per essere a destinazione entro il 2012 e rischiamo di trovarci spiazzati senza l'ospite principale.
view post Posted: 27/3/2009, 17:00 Industria in crisi. - L'industria come e perchè.
uh che drastico... vabè che molti di quelli che si son visti fregare dai banchieri sarebbero ben contenti di impugnare i forconi.

Mah, io credo che senza andare da un eccesso all'altro, è innegabile che ci vorranno dei correttivi negli attuali sistemi di borsa e finanza.
Ciò naturalmente non significa tornare a portare due uova per avere in cambio un etto di farina, bensì di porre in atto dei meccanismi o delle regole che cerchino di salvaguardare il commercio sano (che sia di titoli, strumenti finanziari, o beni reali), da quello che si è dimostrato truffaldino.
Si tratterebbe quindi di migliorare lo strumento, piuttosto di eliminarlo. Anche perchè le conseguenze negative per l'industria e l'economia si sono fatte sentire. Quindi servirebbero proprio per il suo stesso interesse.

Il ragionamento del contadino per quanto semplice, mi pare proprio questo, e lo dice a parole chiare, doveva crollare un sistema fatto così, e io aggiungo che se no lo si corregge, tra una decina d'anni saremo punto e a capo (quando l'economia si sarà ripresa e saremo ancora in periodo di vacche meno magre) - com'era successo a fine anni novanta con i bond argentini e così via.
E' l'avidità... corretto, l'avidità degli investitori, realizzare profitti a due cifre semplicemente spostando un click.
Ma per uno che realizza qualcosa, ce n'è un altro che perde, è inevitabile. Troppo semplice il giochino.

Ora la cosa che fa preoccupare non sono secondo me gli ipotetici ecologisti ingrifati che vorrebbero veder scomparire l'umanità (ammesso che esistano, perchè non ne ho ancora incontrato uno) ma invece i responsabili molto reali dei meccanismi perversi come i mutui sub-prime rifilati come obbligazioni alla gente e che viziano il sistema, siano tutt'ora a piede libero.
Non sono ovviamente i manager della Goldman e Sacks, o della Lehman Bros, oppure quell'altro truffatore che è finito in cella di recente. Quelli hanno le loro responsabilità, ma mi riferisco per esempio a colui che è stato responsabile con l'amministrazione Bush di quella che a detta di molti, è stata una delle cause fondamentali dello sfascio, seppur poco evidente ora. Ovvero quella specie di deregulation nella finanza, per dirla in parole povere.
Ora lo stesso è stato scelto per rimpiazzare alla bene e meglio, il nuovo ministro dell'economia (se non erro con la qualifica) nella amministrazione Obama, perchè l'altro era stato fatto dimettere in seguito allo scandalo di qualche colf pagata in nero o contributi non versati...

Ma oltre a questo ce ne sarebbero anche altri già citati en passant.
view post Posted: 27/3/2009, 12:51 Industria in crisi. - L'industria come e perchè.
Ragazzi, sentite che ne pensa un Contadino, dal suo Blog.

CITAZIONE
La fine del mondo (della finanza)

Il contadino da sempre aveva l’idea che qualcosa non può funzionare a lungo con gli interessi. Niente cresce per sempre mentre un po’ tutti si aspetta(va)no che la moneta autogenera un 4% ma meglio un 10-14% di altra moneta così, per magia dei mercati. Beh, sembra che la profezia era azzecata.

E i famosi speculatori siamo tutti, quasi:

L’idea che la speculazione sia una patologia dei mercati è frutto di una visione totalmente irrealistica del funzionamento dell’attuale sistema capitalistico. La speculazione non è una patologia dei mercati finanziari, ma è il loro motore. Senza speculazione, le borse si svuoterebbero. La stragrande maggioranza degli operatori finanziari in borsa specula, perché questo è quello che chiedono loro di fare clienti grandi e piccoli, inclusi decine di milioni di piccoli risparmiatori che dai loro investimenti si attendono grandi profitti, e possibilmente rischi minimali. E’ la cupidigia di profitto a muovere i mercati finanziari.

Quello che ringrazia per una frenata secca dell’economia è il pianeta, e la speranza è che questa crisi serve a ripensare l’economia nel senso di una “economia naturale” (evidentemente il contadino non ha voglia di riscrivere le cose e mette solo il link).

mi pare che ne abbia da insegnare a molti...
view post Posted: 16/3/2009, 19:41 Industria in crisi. - L'industria come e perchè.
Un po' come dire: esiste l'Italian-cialtrone-way, l'american-cialtrone-way, il german-cialtrone-way etc.etc. ... ??
Cmq. non credo che tutte le cose buone risiedano all'estero.

Beh forse avendolo più sott'occhio e sentendone più gli effetti diretti sulla pelle noi ci focalizziamo più sul nostro.
Di sicuro in quanto a cialtroneria scaliamo le classifiche, comunque.
Poi è vero che non è questione di politica, perchè se guardiamo bene anche se l'Italia dalla fine della monarchia è passata attraverso il fascismo, cinquant'anni di DC a scalare verso l'intrallazzo e poi a parte qualche break, siamo ancora a dx - lo style è quello di promettere il 1.000.000 di posti di lavoro o togliere l'ICI, o (dalla parte opposta) proporre il sussidio per i disoccupati.
servono solo da specchietto per le allodole.
Qua quello che credevi un po' meno peggio finisce per essere il più galeotto.
qui abbiamo confuso l'astuzia creativa, il proverbiale genio italico, con il cercar di fregarsi gli uni con gli altri per tirare a campà.
E ci estingueremo se non cambiamo direzione.

Di sicuro questo rallentamento delle attività economiche è molto globale: non guarda in faccia a nessuno.
Certo se fossimo veramente furrrrbi cercheremmo di parare il colpo come meglio si può e non è che ci siano molte speranze con queste premesse.

A proposito del rallentamento globale, ci ragionavo sopra nei giorni scorsi, poi sabato ho ascoltato di striscio uno che sosteneva una determinata teoria economica che qui chiamerei del non-sviluppo.
non recessione, ma a-sviluppo.
Non ricordo se si chiamava così e non so se è proprio quello che intendeva lui, ma in pratica io l'ho collegato alla ricerca di un modello di sviluppo contrario a quello che effettivamente mi pare sia stato posto in essere finora nel mondo industrializzato.

Il tizio portava l'esempio dello sviluppo della chiocciola, osservando come le spirali del suo guscio si fermano ad un certo numero, 4 o 5, ma se dovesse per ipotesi "creare" un'altra spirale oltre a quelle che ha già, le servirebbe tanta forza e attività, quasi quanto quella che ha impiegato a costruire le precedenti 4 o 5 tutte insieme.
Non ce la farebbe mai, per le sue dimensioni, perciò la natura mantiene quello sviluppo ad un certo livello e non oltre.

Ora con l'ultima crisi, la cosa più lampante è stato il crack del settore finanziario, dove istituzioni intoccabili si sono improvvisamente rivelate come un castello di cartone e sono venute giù in un giorno.

Ma se se osserviamo l'andamento delle borse, e in parallelo l'economia reale, è qualcosa di ciclico: ogni decade o due abbiamo un tracollo, e ultimamente questo è sempre più chiaro e anzi il tracollo è sempre più devastante.

Si evidenzia quindi che lo spingere la produzione sempre e a tutti i costi genera degli scompensi poichè questa arriva ad un punto teorico in cui tocca un livello massimo oltre cui diventa negativa per se stessa; essendo però il sistema schiavo di sè stesso non riesce a disimpegnarsi, creando queste bolle di sovrapproduzione che poi crollano schiacciate sul loro stesso peso.
Un po' come le famose bolle speculative dei mercati finanziari moderni, dove le contrattazione di chi compra e chi vende si ammassano le une sulle altre e tutto l'insieme viene via via sopravvalutato per inerzia (e in modo fittizio) reggendosi su se stesso per un meccanismo perverso stile scala-reale (il vecchio gioco truffaldino).

Il modello su cui intervenire e porre in atto dei correttivi è insomma è questo.
Più facile a dirsi che a farsi, forse...
E il discorso è puramente teorico. Però mi ha incuriosito questa cosa.
Come si diceva qualche giorno fa, ma quante auto, computer, hi-fi, cellulari dobbiamo continuare a produrre e continuare a consumare per sostenere tutta la baracca?

Non vi pare che qualcosa non torni...???
view post Posted: 13/3/2009, 19:09 Fusione a freddo. - Fisica
lol

tipo... così?

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Edited by Ayni - 13/3/2009, 19:26
view post Posted: 13/3/2009, 12:03 Solare fotovoltaico con accumulo - Ingegneria e tecnologie moderne.
grazie per l'incoraggiamento eh!
rimane lo stesso anche senza pastoio burocratiche? Dia etc. le posso fare in proprio, domande e così via?
ma allora come speri di fare quello fai_da_te per la produzione di
idrogeno?
view post Posted: 13/3/2009, 11:10 Solare fotovoltaico con accumulo - Ingegneria e tecnologie moderne.
CITAZIONE (Lawrence @ 13/3/2009, 10:29)
Ah, sono prezzi all'istallazione. Il privato se li sogna... :lol:

ah ecco.
beh fammi un preventivo valà, per pm

Per la tua idea comunque due conti si potrebbero fare se fai una stima sulla produzione di idrogeno e di energia elettrica dal generatore.
view post Posted: 13/3/2009, 10:04 Fusione a freddo. - Fisica
mah... mi sono perso qualcosa o non si è capito ancora esattamente che tipo di reazione avveniva?

speranze... dev'essere per il fatto che spesso la classica botta di culo spesso ha fatto salti inaspettati, nel progresso.
Può darsi comunque che la caratteristica chimica del palladio possa riservarci ancora alcune sorprese.. magari utilizzandolo in altro moro, chissà.

A proposito di fusione, che ne dite di quel processo legato alle onde sonore??
view post Posted: 13/3/2009, 09:53 Solare fotovoltaico con accumulo - Ingegneria e tecnologie moderne.
CITAZIONE (robo67 @ 12/3/2009, 20:21)
Quando l'andamento sinusoidale scenderà nella semionda negativa probabilmente avremo che il genere umano sarà involuto al livello di un protozoo, col quale entrerà in competizione dal punto di vista intellettivo.

no, ma... guardate che se ne vedono già in giro eh?!
:woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot:

ma no dai che bene o male la carretta và avanti: un tempo ti sbattevano la clava in testa e moriva solo uno, poi schiacciando un semplice bottone ne ammazzavi a miGlioni, oggi invece abbiamo eliminato anche lo sforzo di schiacciare il bottone.

PS: law, ma dove li trovi i pannelli a 1200 euro cadapezzo? per quanta produzione?
view post Posted: 12/3/2009, 17:51 Solare fotovoltaico con accumulo - Ingegneria e tecnologie moderne.
haha :P :P :P :P

comunque per chiuderla qui, quel che non si vede è appunto il costo di certe cose. Son d'accordo con te sul fatto che il periodo della corsa agli armamenti era inevitabile, però cazzarola abbiamo costruito tanti armamenti da rendere incompatibili alla vita umana almeno qualche decina di pianeti come la terra. ma vuoi mettere!
E ora dobbiamo ri-ciucciarceli indietro uno ad uno.

Quello che volevo evidenziare è che per l'opinione pubblica sembra che certe cose non costino niente.
Minchia uno si mette a sfruttare il sole: eh mannaggia diventa subito fessacchiotto perchè non conviene.

Il punto è che con il sistema che abbiamo ereditato di qualcuno in malafede che orienta le scelte di molti, come ricordavi giustamente tu, è il peggio del peggio e purtroppo si continua ad applicare, perchè per qualche motivo viene fatto passare per il migliore e più conveniente.
A parte poi avere tanta di quella zavorra attaccata in secula seculorum, (che continuiamo ad accumulare, tra l'altro).
Tu guarda la ex urss che ho citato prima... azz ora ce l'ha tutto il mondo sul groppone, perchè non è mica come la munnezza che - anche se non è vero - sembra che chi ce l'ha se la tiene e son cavoli loro... tra impianti che producevano materiale per la fissione e per gli armamenti dismessi, centrali decrepite, è una mina.

Bon, ma io ho la testa calda, è meglio se torniamo invece all'impiantino fai da te.

Quindi sarebbe da rendersi indipendenti, e ok.
Ma non in abbinamento con il solare fotovoltaico sovvenzionato, giusto?
Con quello hai la sovvenzione di 42 eurocent o 39, in più l'Enel ti sconta fino a pareggio la corrente che consumi.

Però se ti fai solo la corrente, in pratica risparmi solo quella dell'ENEL. E puoi accendere l'impianto di condizionamento, lavatrici,freezer,etc.etc.
Mi pare che come costo annuo medio si aggiri sui 6-700 euro.
Oh, bozz, ma con l'idrogeno mica si riesce a creare invece elettricità per fare anche l'acqua calda, no?! che già sarebbe più conveniente.
Eppoi quanto sarebbe una stima di produzione?
Il risparmio medio annuo con un impianto solare termico stimato, si aggira sui 1200 euro.
view post Posted: 12/3/2009, 13:17 Solare fotovoltaico con accumulo - Ingegneria e tecnologie moderne.
diciamo però che a livello nazionale, di sera non è proprio un problema così pesante come di giorno, dove le richieste sono molto più elevate.

boh, non ho dati per fare conti vari, ma se non lo usi di giorno, non so se...

Beh, ovviamente se uno vuole rendersi indipendente però vabè, è pur sempre un sistema valutabile.

Allora quanto costa un motore, con serbatoi, pannelli, sistema di elettrolisi...?

A proposito del solare, neanche io volevo entrare nella diatriba senza fine, però quel coso al chilowatt non so di quante cose tenga conto.
Hai tenuto presente anche dei costi che ti ho detto io?
cioè io son convinto che se prendo un kg di materiale fissile e ci vedo quanto esce in energia, non c'è paragone, ma oltre ai costi diretti di costruzione e gestione, sai quanti altri costi ci sono?
e per lo smantellamento di una centrale? Riparazioni, manutenzione, decontaminazioni dei materiali...
Proviamo a far firmare a quelli che vogliono far una centrale, una richiesta per farla sotto casa loro... vedrai che coro di nononononono che arriva.

Comunque appunto ripeto, volevo portare questo ragionamento su un altro piano che non sia solo quello della calcolatrice, perchè non basta più. (ed è fondamentalmente errato per come lo si fa oggi)
Cioè rendiamoci conto che potenze nucleari come l'ex URSS e gli USA hanno buttato al vento dei gazzilioni di dollari per armamenti nucleari (e anche di più vecchi, ma vabè), ora come ora stanno ancora spendendo decine di milioni di dollari per riconvertirle o smaltirle se è possibile.
Come a dire che a parole è tutto facile, in pratica no.
Ora io se devo spendere decine di milioni di dollari (o euro, nel nostro caso) al punto in cui siamo oggi, preferisco spenderli in qualcosa di diverso.
Non è solo il conto della serva che dobbiamo fare, perchè d'accordo che costa e inquina anche produrre un pannello fotovoltaico, ma l'uomo è un animale che sporca, allora prendi un'auto e vediamo quanto costa all'ambiente, tutti i prodotti di elettronica, l'hardware, i climatizatori e così via.
L'uomo è un animale che sporca, è uno scempio da quel punto di vista.

Secondo me si tratta di spostare invece la bussola e da qualche parte dovrà pur iniziare, ma porca l'oca per assistere l'ex-URSS per il controllo di tutti gli armamenti e dei propulsori nucleari stiamo spendendo miliardi, e tra l'altro non sappiamo neanche realmente "quanto" sia reale lo sforzo che si fa - o piuttosto i fondi se li intascano i soliti noti..., è mai possibile che investire su qualcosa di assai meno pericoloso e problematico sia un problema?

Da tener presente che per l'ex-URSS ho detto "controllare" o meglio gestire, tenere sotto controllo... che non è lo smaltimento, la soluzione, che effettivamente NON C'E'.

Il mio punto di vista è: si d'accordo, ok, costa.
Ma quanto costa vivere da schifo?
Stiamo scoppiando di rifiuti e finalmente ci stiamo avviando verso il riciclo con difficoltà... pur essendo esso stesso un ripiego costoso e non la soluzione, prima di arrivare di scoppiare di rifiuti per scorie o materiale contaminato (strutture, muri, materiali dismessi da pseudo-bonificare), sarà forse il caso di pensare a qualcos'altro?

Fatto sta che se in altre nazioni sono partiti prima con le centrali, noi non lo abbiamo fatto; oggi noi siamo a piedi e gli altri stanno investendo in altre fonti, mentre noi siamo tutt'ora in ritardo.

Insomma oramai se vai a comperare due cartucce di inchiostro ti danno in omaggio una stampante, che poi per smaltirla costerà molto di più di quanto è costato produrla.
Qualcosa non mi torna.

AH, PS: da tener poi presente che l'uomo è fondamentalmente stupido, perchè cavolo avrebbe speso tutti quei soldi in armamenti nucleari?
(si lo so c'erano i furbi che ne hanno approfittato, ma sono stati stupidi lo stesso visto quel che siamo costretti a fare noi oggi per porre rimedio agli errori del passato - e di questo nessuno sembra accorgersene)
view post Posted: 12/3/2009, 10:34 Solare fotovoltaico con accumulo - Ingegneria e tecnologie moderne.
uh come sei pessimista in fatto di convenienza. Lo so, lo so, tutto vero i problemi sono reali, ma ci sono in ogni caso, con ogni "fonte" energetica. Di sicuro ci saranno quelle che forse sono più convenienti e quelle che lo sono meno, ma non sempre la convenienza è quella che balza agli occhi, spesso è invece la necessità che ci fa mettere in secondo piano la convenienza.

Ad esempio spendiamo stramiliardi all'anno in combustibili fossili per l'auto perchè non c'è alternativa attualmente.
Ma spesso è uno sfizio, non una necessità.
Che differenza c'è con lo spenderli per produrre energia elettrica?
L'auto è una "necessità", lo è anche la corrente.
E se valutiamo i costi per generarla, certo al primo impatto ci sembrano molto elevati con i pannelli, ma c'è una diatriba infinita su quali possano essere i reali costi del nucleare e quanto possa essere veramente conveniente, costi nascosti ce ne sono un casino.
Hey, sembra conveniente rispetto ad altre, ma ne siamo proprio sicuri?

Ma consideriamo solo il fatto che in Italia abbiamo mantenuto (in tutti i sensi) delle installazioni per la produzione di energia nucleare, per decenni senza produrre un accidente; che poi ci sono terreni, magazzini, impianti, etc. che dire delle persone che ci lavorano, la manutenzione, le scorie... Si certo le spazzatura si ficca sotto al tappeto... lol ma in realtà sono costi elevati, elevatissimi.

Cioè ho il sospetto che molte volte sembri solo apparentemente più facile sfruttare una fonte di energia che un'altra, ma in realtà i costi effettivi non siano molto lontani.

Il pannello fotovoltaico (certo se ci saranno sviluppi ulteriori sarà anche meglio) alla fine quando l'hai installato sul tetto hai un minimo di manutenzione e dei rischi che possono essere coperti da una polizza assicurativa la quale incide lievemente sui costi di produzione, ma quanto costa la manutenzione ed i rischi di un impianto nucleare?
Metti che io abiti a 10 o 50 km. da una centrale e abbia casa e dei terreni, a chi riuscirò a venderli? quando?
Metti che ci sia una fuga di materiale radioattivo, quanti saranno nella mia stessa situazione?
Il valore delle aree? lo sviluppo futuro?
SOno centinaia di miliardi alla volta eh?!
Le centrali sono di sicuro convenientissime per le iene che ci ronzano attorno e ambiscono a spolpare il cosciotto succulento.

Finita la sua vita il pannello diventa un rifiuto, ma dopo 20 -25 anni se pesiamo il pannello e lo confrontiamo con tutti i rasoi per la barba che abbiamo consumato, mi sa che saremo vicini.

Quindi concludendo, se tutto è un costo, tutto non conviene in senso stretto.
Però personalmente mi avvicino di più a chi cerca di escogitare qualcosa con il solare, che prova a vedere se salta fuori qualcosa, e sulla convenienza, diciamo che a sto punto preferisco spendere qualcosa di più ma cercare di essere autosufficiente o almeno andare al pari.
Tanto se non si spende qui, si spenderà di là in un modo o nell'altro.

Per l'ossigeno pensavo più a rivenderlo, tipo a quelli che lo usano in bombole per saldare (costa na cifra), certo che uno da solo con la bomboletta non ci può far nulla, è vero.

Comunque, scusa, non ho capito bene se lo scopo finale è accumulare idrogeno per uso industriale o produzione elettrica (sempre industriale) ?
Per uso civile già la vedo più dura: come pensi di fare visto che i consumi di elettricità sono molto poco costanti...
view post Posted: 11/3/2009, 19:29 Solare fotovoltaico con accumulo - Ingegneria e tecnologie moderne.
L'idea è affascinante, però mi ronza in testa il fatto che ad ogni trasformazione perdi energia.
Perchè la baracca regga bisognerebbe riuscire a produrre molta più corrente elettrica di quella che si riesca a mettere in rete grazie alla bassa tensione. due conticini?
Poi, vabè la sicurezza, lo stoccaggio dell'idrogeno (eventuale) e di tutto l'ossigeno che avanza che ci facciamo? si potrebbe rivendere pure quello....?

comunque sto sempre più valutando di installare un impianto fotovoltaico. Con il contributo in conto energia sembra convenire quel tanto che basta.
view post Posted: 5/3/2009, 12:13 Industria in crisi. - L'industria come e perchè.
il riparare... questo verbo in via di estinzione.

lol... e come và dalle tue parti co 'ste piogge?

Comunque dopo l'ottimismo, il "spendete gente che l'Italia ne ha bisogno", ora anche in Italia è emerso dal sottofondo il "mannaggia com'è dura, e il 2009 sarà anche molto peggio del 2008" (cit.Trem0nti)

Però c'è una cosa che sento ripetere spesso e francamente mi inquieta un pochino.
La gente comune si chiede dovunque quanto durerà questa crisi, a volte anche qualche intervistato o intervistatore chiede "ma quanto durerà?"
Ecco, pazienza per chi vede un futuro grigio, ma chiederselo così, assomiglia ad aspettare e cercar conforto per saper quando la giostra ricomincia a camminare e con lei anche lo sballo ... probabilmente significa non aver capito nulla.
view post Posted: 3/3/2009, 16:47 Industria in crisi. - L'industria come e perchè.
Sono d'accordo con Law.
già, l'auto è trainante, certo che però è diventata quasi un "vincolo" questo fatto.
Cioè abbiamo il parco auto nuovo o seminuovo, ma quante auto dobbiamo comperarci per sostenere l'economia?
mi sà che i tempi attuali stanno facendo diventare sempre di più una necessità, quella di rivedere la tipologia dei beni da produrre.

PS: a proposito degli ecologisti, comunque, prima li paragonavo a nibiru, perchè non riesco proprio a vederli come entità a se stante che sia responsabile di qualche cosa.
Invece quegli altri...i rinco che sono sparpagliati un po' dappertutto, beh, quelli si. ma sono mine vaganti come il virus dell'influenza e più che altro rispondono alla legge miope di avere tanto e subito, non importa altro.
Provo a farvi sorridere con una storiella che mi è venuta in mente.
In questa storia, il re di un certo luogo, lamentandosi che i dazi non gli assicuravano più molte entrate, se la prese con il daziere schiaffeggiandolo.
Il re era naturalmente vittima di parassiti che spillavano quattrini con mille sotterfugi.
Allora il daziere (che era quello che spillava più quattriini di tutti) tutto inc.zzato uscì dal castello e appena giù nella piazza fece una sonora ramanzina al capo delle guardie perquotendolo col bastone e minacciandolo in ogni modo, prima di tornare al suo impiego.
Il capo delle guardie a sua volta se la prese con le guardie (massa di masnaideri e mercenari, mangiapane a tradimento); ne fece frustare alcuni e gettare in galera altri, e andò a sollazzarsi.
Le guardie a loro volta se la presero con il popolo contadini e mugnai, pretendendo ancora più gabelle per loro (intanto) e rovesciando alcune case, picchiando gli uomini etc. per essere meglio ascoltati, affinchè la gente non rubasse più, denunziassero il giusto, pagassero le tasse.
Così in quello sfortunato paese, finì che la povera gente non avendo nessun altro con cui prendersela, se la presero con i muli che tiravano l'aratro, i carri e giravano le macine dei mulini, prendendoli a bastonate sul groppone per farli produrre di più.
Curiosamente quei muli non avevano nulla a che fare con quelli di oggi, che fanno tutt'altro, ma a quel tempo si chiamavano tutti "Verdi".

PS2: del documentario/trasmissione mi è piaciuto molto soprattutto quella che in alcune picro realtà, si è dimostrata la carta vincente.
Ovvero l'innovazione, la ricerca.. il costruire qualcosa di nuovo, l'innovazione che anche qui in Italia si riesce a fare.
sono un sognatore?
Ditemi di no, vi prego.
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