CITAZIONE
Per chi dovesse servire, dopo alcune prove ho scelto una resistenza di base di 470 ohm, ottengo così più corrente in uscita dal trasformatore, senza però avere alcun riscaldamento del finale
Il finale é più facile che si riscaldi se la resistenza di base é troppo alta piuttosto che bassa.
Considerando ad esempio che sul collettore del transistor debba scorrere una corrente di 2A sulla base occorre far circolare una corrente pari a: Ib=Ic/hfe minimo
che, nel caso del C5027 sarebbe pari a: Ib=2/40=0,05A=50mA
Per calcolare la resistenza R1 occorre usare la formula: (Vpin3diIC1-VbU$1)/Ib -> (12V-0,6V)/0,05=228ohm
Tu stai usando una resistenza da 470 ohm eppure tutto funziona ugualmente perché evidentemente l'hfe del transistor é circa 80 (quindi vicino al limite superiore indicato dal costruttore).
Se tu avessi una corrente di base insufficiente la corrente di collettore sarebbe inferiore ai 2A desiderati per pilotare correttamente il trasformatore.In questo caso il transistor lavorerebbe fra la condizione di spento (quando il 555 fornisce sull'uscita uno 0) e la zona lineare (quando il 555 fornisce invece un 1).
La zona lineare é quella parte delle caratteristiche di uscita in cui il transistor lavora con un hfe (quasi) costante e fornisce quindi una proporzionalità fra Ib e Ic.
La zona lineare é però caratterizzata dal fatto di far lavorare il transistor con una tensione Vce (collettore/emettitore) anche di molto superiore a quella di saturazione (che é dell'ordine di 0,1-0,2V).
In saturazione il transistor dissiperebbe una potenza pari a: Ic * Vce =2 * 0,2=0,4W
In zona lineare si potrebbe avere una Ic di solo 1A, ma la Vce diventerebbe dell'ordine di qualche volt (es.2V) quindi la potenza dissipata sarebbe pari a: 1 * 2=2W ovvero una potenza decisametne superiore alla condizione di saturazione.
Se non si sa qual'é l'esatta corrente assorbita dal primario del trasformatore si può collegare l'oscilloscopio fra collettore ed emettitore del transistor e abbassare R1 fino a quando non si ottiene una tensione prossima a quella di saturazione dichiarata dal costruttore.