No law, anche io tutte le saldatrici che ho visto mescolano direttamente i gas, ovviamente non viene stoccato ma utilizzato subito.
Ecco perchè anche se mi sarebbe molto utile non ho mai cominciato a costruirla, si è vero in rete si vedono molti ragazzini che si sono fatti il "vasetto" ma siccome a me servirebbe per usarla non mi va proprio di usare una scatoletta di plastica per stoccare una miscela di ossigeno e idrogeno puri accanto a delle piastre percorse da alta corrente, anche se si parla di pressioni di massimo 1atm è comunque pericoloso, un pezzo di plexiglass sparato a 300ms in un occhio o magari conficcato sulle parti basse e addio, e poi non mi andrebbe proprio di dover mandar fuori donne e bambini ogni volta che la devo usare e indossare una conchiglia di adamantio
Comunque visto che il sistema si usa già da parecchio tempo, almeno un centinaio e oltre di anni, sicuramente la possibilità di farlo c'è. Ho trovato due belle foto che mostrano una saldatrice smontata:
http://i17.tinypic.com/2po6s7k.jpghttp://i19.tinypic.com/47sp3es.jpgSi vede molto bene che non è certo complicatissima, però la camera di elettrolisi è parecchio robusta, saranno circa 10mm di acciaio, infatti leggendo le caratteristiche di quelle in commercio si vede che pesano parecchie decine di kg anche le più piccoline.
Probabilmente quella massa di acciaio è sufficiente a reggere anche una combustione di qualche centinaio di ml di miscela gassosa, ma sarebbe interessante vedere quanta pressione si può generare dalla reazione per avere idea di che resistenza sia necessaria.
Per logica penserei che dalla combinazione dei gas visto che si trasformano completamente in acqua la pressione diminuisca invece che aumentare, quindi al massimo ci sarebbe un'implosione, purtroppo a quanto pare non è così anche se non mi spiego il perchè.
Ad esempio nel rinascimento era di voga nei salottini un gadget scientifico, mi pare si chiamasse pistola da salotto, un contenitore di vetro che in pratica si riempiva di gas attraverso l'elettrolisi e poi con un scintilla si faceva esplodere provocando un grande botto, fu infatti così che per caso scoprirono che i due gas di combinavano in acqua pura.
Il punto è che l'aggeggio non esplodeva, purtroppo però se le saldatrici commerciali sono fatte con 30-40kg di acciaio un motivo ci sarà...
Comunque il problema è sapere quanta pressione si può sviluppare per usare una camera adatta, in questo modo se si fa l'elettrolizzatore come si deve in modo che sia impossibile che le piastre possano venire in contatto e fare scintille il pericolo è praticamente zero.
Anche nel caso in cui le piastre non siano coperte visto che si usa bassa tensione non dovrebbero esserci problemi, comunque si può studiare bene la camera in modo che un serbatoio esterno lo mantenga sempre piena.
L'amperaggio richiesto è basso, si parla di una decina di ampere, un trasformatore si trova molto facilmente, il resto è abbastanza semplice, bisogna montare qua e la qualche reticella antiritorno di fiamma, un gorgogliatore si fa con facilità, il cannellino si può anche comprare oppure farne uno provvisorio con un tubo pieno di reticella metallica molto sottile per i ritorni e un capillare in rame come ugello.
Ah! Dimenticavo, l'idrogeno stando per lungo tempo a contatto con l'acciaio permea nella struttura infragilendolo e abbassando il punto di rottura a fatica, bisogna tenere conto anche di questo.