Ciao a tutti.
Il 7 maggio alle 21,00 circa si è svolta nel mio Liceo una lezione riguardo l'acceleratore di particelle (LHC) del CERN di Ginevra.
Rigurdo al guasto ci hanno detto che il problema è stato causato da una saldatura fatta male (o addirittura assente) che collegava l'alimentazione ad una delle elettrocalamite che forma il dipolo magnetico necessario per far curvare le particelle nel tunnel circolare. Tra i due terminali, dopo essersi disgiunti, è scoccato un arco elettrico che ha poi bucato la camera criogenica che conteneva l'elio liquido per creare l'effetto superconduttore. L'elio liquido quindi, dopo essere fuoriuscito e passando dallo stato liquido a quello aeriforme, deve aver causato una specie di "rigonfiamento" che ha cambiato la posizione delle elettrocalamiti che circondano l'acceleratore. Quindi penso che ora debbano fare una serie di riparazioni e di controlli... anche perchè, secondo quello che ci è stato detto, sono stai messi un po' sotto pressione coi tempi della realizzazione e hanno fatto le cose un po' di fretta
. Tra l'altro si sentono tutt'ora sotto pressione perchè temono la concorrenza di altri paesi (non mi ricordo se Cina o Giappone) che anche se hanno acceleratori molto meno potenti (mi sembra sui 2TeV) stanno facendo diversi passi avanti sull'identificazione delle caratteristiche dei Bosoni di Higgs.
La lezione è stata molto interessante, maggiormente quando si è parlato in termini semplici riguardo le caratteristiche costruttive di LHC... è devastante la tecnologia che hanno usato per le bobine per le elettrocalamiti (che caratterizzano il 54% circa del costo totale di LHC). In particolare è curiosa la tecnologia usata per il filo della bobina.... o meglio, sembra essere una specie di nastro largo pochi cm e spesso 1mm composto da un fascio di tantissimi e sottili fili di una lega molto particolare (mi sembra contenente titanio) in grado di offrire una resistenza zero al passaggio della corrente (ovviamente a basse temperature)... e permettendo il passaggio anche di ben 20000Amper
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Poi una buona parte della lezione è stata dedicata ai misteri della materia... riguardo le varie particelle subatomiche, di quelle che formano protoni e neutroni e dell'antimateria. La cosa che mi ha colpito è che nella fisica delle particelle, ad ognuna di esse ne corrisponde una simile ma con caratteristiche contrarie. Per esempio per ogni elettrone vi è un antielettrone, per ogni protone vi è un antiprotone e così via. Ma non solo... da quello che ho capito vi sono alcune particelle che possono essere rappresentante come un numero intero (cioè col numero 1)... ma ve ne sono altre come i quarks che vengono rappresentati con numeri non interi (frazioni quali 2/3, 1/3 ecc.)... e per ognune di esse ve ne sono altre relative che differisco da queste di +/- 1/2 (più o meno un mezzo)... questa cosa non l'ho capita molto perchè sono cose che non ho ancora studiato in fisica... comunque il fatto che queste particelle non possano essere rappresentate da un numero intero implica che queste non possano essere divise tra loro (per esempio tra i quarks di un protone o di un neutrone) perchè più si allontanano tra loro e più la forza che agisce per tenerle unite aumenta... una specie di energia infinita.
Comunque l'obiettivo principale dell'acceleratore è quello di scoprire quelle particelle presenti al momento (o dopo pochi ns) del BigBang, come i Bosoni di Higgs... infatti questo tipo di particelle avrebbero una massa molto grande, ma instabile e per ciò decadono in poco tempo dando origine alla normale materia.
La cosa che però mi preoccupa un po' è che non hanno la minima idea di quello che potrebbe capitare con questo tipo di esperimenti... buchi neri, strangelet... non si capisce. Insomma vanno un po' alla cieca, non avendo "formule" o comunque modelli simulativi in grado di stabilire con certezza cosa potrebbe avvenire.
Anche perchè secondo il progetto ALICE (quello appunto dedito alla scoperta dei Bosoni di Higgs) non prevedono lo scontro di elettroni o di protoni, ma di ioni di piombo.
Si pensa che il progetto avrà inizio in autunno-inverno e da quello che ci hanno fatto capire, non possono correre il rischio di nuovi guasti-fallimenti. Ovviamente non hanno intenzione di partire subito alla massima potenza (sui 14TeV) ma di stare all'inizio sui 10TeV... speriamo in bene, sia per la ricerca, sia per la nostra pelle
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Questa piccola relazione non sarà di certo completa e tecnica non sapendone molto della materia in questione, però ho pensato che potesse essere interessante
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Il 15 maggio ci sarà una conferenza interamente dedicata al progetto ALICE (quello tanto preoccupante)... se ci vado vi faccio sapere che grilli hanno per la testa
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