Allora, si, primario e secondario in un trasformatore normale stanno uno dentro l'altro. L'ordine non influenza granchè il funzionamento, ma di solito il primario sta all'interno della spola, mentre il secondario sta all'esterno. L'importante è che la maggior parte del flusso che viene generato dal primario coinvolga a pieno il secondario disperdendone il meno possibile. Diffidate di chi vi racconta che ci sono trasformatori con zero flusso disperso.
Però, questa non è la regola, nei toroidali la geometria è diversa, e pure è diversa nei trasformatori con nucleo a doppia C. Su una C c'è il primario sull'altra il secondario.
Nei trasformatori di uscita per audio, per ottenere un miglior accoppiamento tra primario e secondario con la minor quantità di flusso disperso alle alte frequenze, si adotta il sistema di alternare strati di primario a strati di secondario. E per ottenere minor effetto capacitivo tra gli strati, si usa dividere il trasformatore in sezioni trasversali.
CITAZIONE (tonno16 @ 10/6/2010, 15:02)
bene, posto qui qualche domanda, poichè penso che il tutto sia connesso col trasfo d'uscita.
allora, mettiamo caso che abbia un ampli classe A da x watt con una sola valvola...perciò è d'obbligo mettere un trasformatore d'uscita.
per semplicità introduciamo un segnale sinusoidale a 400 hz. una volta che la semionda positiva arriva all altoparlante, la bobina si ecciterà verso una direzione, quindi si muovera verso l'altro (verso l'altro per prendere un punto di riferimento). una volta che non si ha più segnale della semionda positiva, poichè sta per arrivare quella negativa succede una cosa: la bobina prima eccitata, deve ritornare al suo stato iniziale e per farlo si sposterà verso il bassi, ma così facendo produce una tensione negativa.
ecco questa tensione negativa, in teoria in assenza di segnale o meglio ad amplificatore spento, dovrebbe tornare indietro nel TU e addirittura nell amplificatore. Bene, com'è possibile questo?
Ancora co sta storia...
Non si può pensare ad un fenomeno in quel modo. In effetti, non succede affatto quello che stai dicendo. L'ho ripetuto fino alla noia. Ma andiamo e ripetiamolo ancora.
La bobina di un altoparlante è una bobina, altrimenti si chiamerebbe in modo diverso. La membrana dell'altoparlante è collegata alla bobina. La bobina è immersa in un campo magnetico statico. La bobina se viene alimentata si comporta come una qualsiasi bobina. Genera una forza elettromotrice contraria a quella con la quale si alimenta, e questa si chiama mutua induzione. Il fatto che si muova avanti e indietro costituisce un carico che disperde energia che proviene dall'alimentatore/generatore/amplificatore o alternatore mosso dalla bicicletta dove pedala lo zio Tom. Questo carico si comporta come una resistenza in parallelo alla bobina. Maggiore è l'energia che dissipa l'altoparlante convertendo l'energia elettrica che assorbe dal generatore in energia meccanica, ovvero, oscillazioni pneumatiche dell'aria, tanto più quella resistenza in parallelo alla bobina diventa bassa. Per questo, un altoparlante messo sotto vuoto, o senza sospensione si comporta in modo puramente induttivo. Ecco, perchè si parla di 8Ohm di impedenza e non di resistenza.
La corrente che passa nell'altoparlante ha una fase e un'intensità dovuta al carico induttivo, a quello resistivo e alla differenza del potenziale che viene applicato dal generatore meno quello autoindotto dalla bobina stessa.
Ti ga capio?
CITAZIONE
Altra cosa, essendo l'amplificatore ancora accesso, e con il segnale a 400 hz, mi sembra ovvio che la bobina dell altoparlante ritorni indietro con una velocità stabilità dalla semionda che sta per diventare negativa se non sbaglio. ecco, ma quella tensione generata dal ritorno del movimento verso il basso, (escluso il fatto che ritorni nell'amplificatore) non rincontra l'altra semionda negativa generata sta volta dal amplificatore???? cosa sucede per ovviare a tale problema? è ovvio che l'energia del movimento di ritorni della bobina è inferiore rispetto a quella della semionda generata dall ampli. ma quindi queste due tensioni negative, cosa fanno??
Non sono entrambe negative. Sono due tensioni, una in fase e l'altra no. La differenza vettoriale fornisce la tensione complessa equivalente alla loro differenza algebrica (complessa, vettoriale). Questa tensione determina la corrente, sempre da calcolarsi come vettore tenendo di conto che I=V/Z dove I,V e Z sono vettori.
Quindi, migliore è l'accoppiamento con l'aria, leggi cassa acustica, dell'altoparlante e maggiore è l'energia convertita in suono dall'altoparlante. Un altoparlante sottovuoto ha ai suoi capi una tensione che è sfasata di quasi 90 gradi rispetto alla corrente e quindi, non converte potenza elettrica in potenza acustica, quindi, nel tempo energia.
Pensaci un pò...