Valvola EL 519, Valvola EL 519

Quello schema era un bello schema prima della modifica...

Ma, come ho sempre detto, il difficile, oggi, nel fare un amplificatore a valvole è il trasformatore di uscita. Questo trasformatore è un compromesso incredibile tra efficienza, banda passante, potenza in uscita, peso, costo...

Un trasformatore 380/24 non è lontanamente approssimabile ad un trasformatore di uscita per amplificatori S.E. per impedenza del primario, corrente di saturazione del nucleo, rapporto di trasformazione ecc...
Oltre al fatto che ogni valvola, ogni tipo di valvola non ogni singola valvola ovviamente, ma almeno ogni tipo di valvola a seconda di come la si usa necessita di un trasformatore di uscita dedicato. Il resto del circuito sono fesserie comuni a tutti i circuiti con tensioni intorno ai 300-600V.
Il bias o tensione di polarizzazione di griglia controllo che è dovuta alla resistenza di catodo può essere adattata aumentando il valore della resistenza di catodo, appunto, e così ridurre la corrente anodica resa più ripida di curva per il fatto di aver collegato la valvola a triodo piuttosto che a pentodo. La connessione originale del circuito era, invece tipo ultralinear, cioè con reazione locale negativa di griglia schermo. Ma era per le KT88 tutt'altra valvola che non la EL/PL519.

Il problema con i trasformatori che hai usato non è il ferro. Non è neppure il filo. Il rapporto di trasformazione da 380 a 24 è di 1:16 circa... è un pò poco, perchè 8 ohm sul secondario diventano 2Kohm e per una EL519 finale di riga è un pò poco. Decisamente poco. Quelle preferirebbero 10Kohm e una tensione di alimentazione anodica di 600V... Mentre una EL34 o una KT88 ancor di più 2Kohm a 300V li reggono. Sono sempre pochi ma li reggono.
Poi, l'impedenza del primario a circuito aperto sta in parallelo a quei 2Kohm, riducendoli ulteriormente alle basse frequenze. Guardacaso il 90% della potenza di un amplificatore audio va a finire proprio alle basse frequenze. Per basse si intende 12Hz-25Hz.
Poi, parliamo del nucleo. Come ferro forse ci siamo, ma il fatto è che attraverso il primario ci passa la corrente anodica continua di polarizzazione. Quindi saturi indecentemente quel trasformatore e quando arrivano i picchi concordi alla polarizzazione questi vengono segati e l'induttanza crolla paurosamente facendo arrossare la valvola. Per questo motivo, i trasformatori per S.E. devono avere un gap in modo da non saturare il ferro. Ma se introduci un gap diminuisci l'induttanza e allora devi aumentare le spire e pure il ferro per poterle contenere.
Inoltre, quel trasformatore va bene per i 50Hz. A 25Hz hai la metà della potenza trasformabile, a 12Hz 1/4. Fatti i tuoi conti. Poi, alle alte frequenze si perde l'accoppiamento tra primario e secondario perchè il campo magnetico si disperde piuttosto che rimanere dentro il nucleo. Una ciofeca insomma.
Che funzioni è pacifico, se amplifichi un'onda a 50Hz o dintorni, saturazione a parte quel trasformatore va bene. Se usi un altoparlante da 16 ohm va anche meglio... ma stiamo cercando di farlo funzionare a tutti i costi. A questo punto non è meglio un amplificatore a mos-fet? O un ibrido? O un semplice transistor fatto bene?
Per lo schema il triodo S.E. funziona bene. Il pentodo S.E. funziona peggio. Il pentodo collegato a triodo, con la g2 connessa al catodo funziona meglio ma non come il triodo però è leggermente più potente. Il collegamento tipo quello dello schema funziona come una via di mezzo tra puro triodo e puro pentodo. Però si può anche collegare la reazione di catodo invece che di griglia schermo, che è più lineare. Non c'è un meglio o un peggio. Solo un compromesso tra potenza e qualità.

Che risposta sarebbe?

Occavolo, mi era sfuggita la seconda parte del post... ecco perchè non capivo cos'era la domanda... Ho letto la prima parte e ho risposto poi sono stato distratto e ho chiuso il post. Poi avendo risposto non ho letto il resto...
Ora cancello tutto sto casino incomprensibile...
Certo che verrei volentieri, purtroppo non posso dire nè si nè no. Forse riesco a venire, forse no. Mi deve partire un lavoro che non si decide a partire. E quindi se non inizio non finisco neppure. Ma se mi entra troppo tardi devo finirlo comunque entro agosto altrimenti con le ferie siamo fregati e quindi non potrò venire. Ma se non mi entra entro i primi giorni di luglio tutto viene rimandato a settembre e così potrò venire. Il punto è questo. La variabile è indipendente/dipendente. Indipendente da me, dipendente da quelli che per guardare la partita manco rispondono al telefono...

Ora non esagerare, non ho le ali e neppure l'aureola, non sono biondo, capelli lunghi e occhi celesti e non vado neppure in giro in sottana bianca a farmi chiamare "maestro"...
Quindi, se vengo potrete preparare il pane e il pesce che io li moltiplicherò, poi preparate un luogo dove camminerò sull'acqua, e portate pure il morto che lo risusciterò... E se non c'è vino a sufficienza ci penso io. Che la birra, la porteranno insieme all'oro e all'incenzo i tre extracomunitari...

... e tanto vino...