Allora, cerchiamo di descrivere in modo comprensibile quello che ho scoperto in questi giorni
Per prima cosa parliamo dell'antenna.
La yagi, è un tipo di antenna direttiva, caratterizzata da un'alto guadagno, e infatti viene utilizzata in tutti i casi in cui si ha una pessima ricezione o si ha poca potenza in trasmissione. In pratica la possiamo considerare a tutti gli effetti come un'amplificatore passivo, che funziona sia in ricezione che in trasmissione. Ad esempio se ho un trasmettitore con 1 W di potenza in uscita, e lo collego ad una yagi con un guadagno di 100, avrò una potenza di uscita relativa di 100W, e in pratica il tizio che riceve la mia trasmissione non si accorgerà mai se io trasmetto con questo sistema, o con un trasmettitore da 100W effettivi e un'antenna con guadagno unitario.
La stessa cosa avviene al contrario in ricezione.
Fantastico no?
Ah! Beh, il tutto naturalmente è vero se l'antenna e rivolta precisamente verso il punto in cui è situato il ricevitore.
Si trova davvero tanto materiale in rete, ma molti dati sono o troppo vaghi, o troppo complicati per chi non sa nulla a riguardo. Io ho trovato un bel software, scritto da un radio amatore, apposito per il calcole di queste antenne: Yagi calculator, scritto da VK5DJ.
Scusatemi ma non riesco più a trovare il link, e non posso caricarlo per via della scarsa connessione, comunque dovrebbe essere facile da trovare.
IL programma è semplicissimo, basta immettere la frequenza e il diametro del boom, dei direttori, del riflettore e del radiatore. Possiamo così progettarci la nostra antenna utilizzando i tubi che troviamo.
Siccome anche io di primo acchitto non sapevo come identificare direttori radiatori e quant'altro e addirittura dove saldare la calza della massa e il conduttore centrale.....
A grandi linee cerco di spiegarvelo.
In pratica una yagi non è altro che un semplice dipolo a cui sono stati applicati degli elementi parassiti. Quindi il radiatore non è altro che il nostro dipolo, al cui centro andrà collegata la calza di schermo, e a circa 1/4 della sua lunghezza il conduttore centrale.
Il riflettore è sempre il primo elemento, quello più lungo, e serve, come dice il nome a riflettere verso il radiatore il segnale captato, immaginatevelo come uno specchio, che riflette tutti i segnali captati e trasmessi verso un'unica direzzione. E questo che caratterizza la forte direzionalità di questa antenna.
I direttori sono i restanti elementi, che possono essere in numero minimo di 1 fino a 12 e anche molti di più. Più direttori abbiamo, e maggiore sarà la direttività dell'antenna e quindi anche il suo guadagno.
Il boom, non è altro che l'asta che sostiene tutti gli elementi. Dai dati raccolti, vi posso dire che per fare qualcosa di decente, per frequenze fino ai 300 Mhz, gli elementi possono essere elettricamente connessi con il boom, altrimenti sarebbe meglio tenerli isolati con dei tubicini in plastica come si vede nelle antenne tv, oppure come ho fatto io, utilizzando un tubo in plastica.
Nel programma che vi ho consigliato, si può specificare questo tipo di connessione.
Considerate che nel caso gli elementi siano collegati al boom, l'antenna verrà diversa, se ricordo bene più lunga, perchè va considerato il fattore di allungamento che è proporzionale al diametro del boom.l
Mi pare di aver scritto tutto per ora, arrivederci alla prossima puntata.