Kepler : search habitable planets., Alla ricerca di pianeti simili alla Terra.

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maxwell2
view post Posted on 5/3/2009, 17:40




Lancio la bottiglia di champagne , per varare la nuova sezione dedicata all' astronomia, astrofisica e dintorni. ^_^ ;)

Inizio parlando della missione della NASA denominata Kepler,in onore del grande astronomo e matematico tedesco che formulo' le tre famose leggi sull moto di rivoluzione dei pianeti.
La NASA con questa missione vuole analizzare e catalogare i possibili pianeti o stelle simili al nostro sistema solare.
Con la sonda Kepler si ispezionerà grazie a dei sofisticati sistemi di rilevazione a distanza che impiegano un fotometro e una lente ( Schmidt )con una apertura di 0.95 metri , una zona ben delimitata della nostra via lattea.
Tale zona o quadrante su cui verrrà indirizzato il telescopio della sonda Kepler è compresa tra 4 principali costellazioni e alfa stellari, quali la cost della Lira , del Cigno , di Orione e infine la costellazione dell' Aquila.
I risultati saranno sicuramente interessantissimi e ricchi di nuove prospettive non solo per l' astrofisica , ma anche per la tecnologia sviluppata e per l' umanità intera.

Home page della missione kepler è molto ricco di info news e didattica che lo rendono molto accessibile a tutti.Eccolo:

http://kepler.nasa.gov/

:woot:
 
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maxwell2
view post Posted on 6/3/2009, 11:04




Il lancio del vettore con la sonda Kepler è previsto per 04:49 ore italiana di Sabato 7 Marzo, dalla base di Cape Canaveral a Miami.

Torniamo allo scopo della missione , ovvero cercare pianeti o stelle binarie che potrebbero svilluppare la vita( con base carbonio e idrogeno) simili a quella terrestre.
Infatti secondo la classificazione HZ( sta per habitable zone) un pianeta per poter ospitare e sviluppare un forma di vita necessita di alcuni parametri planetari e atmosferici.
Questi parametri sono molto importanti e si basano su un grande composto indispensabile alla formazione della vita: l' acqua.
Un' altro dei fattori è la posizione planetaria rispetto alla propria stella,( Sole) affinche l' acqua non si solidifichi ( ghiacccio) o evapori( gas) .
Si 'puo espremere in U.A ( unità astroniomiche pari alla distanza sole-terra di 150.000.000 KM) la distanza per considerare probabile lo svilluparsi della vita , tenuto conto delle condizioni atmosferiche e distanza dalla stella.
Per la terra , l' HZ è un fattore di 0.9 e 1.6 UA rappresentato dalla posizione della Terra nei riguardi del Sole .
Marte è poco sopra questo valore , invece , Venere è poco sotto.
Quindi secondo gli astrofici un pianeta che si troverà in questo intevallo delimitato dalla HZ ha buone probabilità di essere candidato a pianeta abitabile e degno di una analisi fotometrca di kepler.....

Edited by maxwell2 - 26/3/2009, 13:57
 
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maxwell2
view post Posted on 19/3/2009, 16:41




Ecco alcune foto .
La partenza del razzo delta2 della missione Kepler :
image

http://kepler.nasa.gov/media/mpeg_files/Ke...4low2997fps.mov
Questa animazione riproduce l'orbita eliocentrica di Keplero durante la sua missione di osservazione fotometrica della via lattea.

image
La foto qui sopra mostra un quadrante di osservazione fotometrcia dove la sonda Kepler punterà i suoi strumenti .Nella fattispecie si tratta della costellazione del Cigno con la via lattea come sfondo. :woot:


image
La sonda Kepler con le sue strumenatzioni di bordo.


image
Questa , illustra la zona di nebulosa dove kepler "guarderà" per analizzare e registrare dati sulla formazione e presenza di gas ionizzati di idrogeno.

:woot:


 
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gyppe
view post Posted on 19/3/2009, 16:56




Caspita interessantissimo, sono molto contento di questi passi avanti.

Ora mi è tornata una domanda a riguardo che mi faccio da tempo, e visto che ci troviamo nella sezione adatta ora ve la dico.
I telescopi orbitanti come funzionano?
Voglio dire, se si trovassero in orbita geostazionaria apparirebbero fermi per noi ma in rotazione rispetto al punto da osservare, quindi presumo che siano orbitanti. Ma come si fa a tenerli fissi su un dato punto?
Sicuramente ci sarà bisogno di correggere ripetutamente la posizione, e questo consuma gas pressurizzato, combustibile o chissà quel che usano per farlo, e allora come si fa a tenerli tanti anni su come hooble (non so come si scrive) ?
 
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view post Posted on 19/3/2009, 17:09
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Immane Rompiball

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Ma, Gyppe, una volta stabilizzato in orbita sul suo punto di Lagrange il satellite lì resta, solo ogni tantissimo viene corretta la sua orbita per evitare che la cambi. Il puntamento degli strumenti è elettrico tramite servomotori.
Anche per i satelliti geostazionari. :o:
 
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maxwell2
view post Posted on 19/3/2009, 17:20




I satelliti geostazionari , cioè con un ciclo orbitale terrestre, usano degli stabilizzatori tramite mini ugelli di scarico ( mediante espulsione di gas nobili), che permettono al satellite di correggere l' orbita rispetto alla terra.
Naturalmente nulla dura in eterno.
La loro orbita "artificiale ", ha una durata che puo' esssere di 5-10-15 anni .
Kepler , invece , è stato inserito in un orbita eliocentrica( vedi filmato) con la nostra stella come punto di riferimento e la sua missione durerà , circa 4 anni!!!
 
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gyppe
view post Posted on 19/3/2009, 17:27




Uhmmm, spetta spetta.
Un satellite geostazionario appare a noi fermo visto che ruota alla nostra stessa velocità, ma ovviamente si muove anche lui rispetto allo spazio esterno.
Infatti si parla di geostazionario, non spazio spaziostazionario. :P
MI sembra strano, altrimenti come si fa?
Magari i satelliti orbitanti, visto che a noi appaiono in movimento in realtà sono fermi nello spazio?

 
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maxwell2
view post Posted on 19/3/2009, 17:45




Si gyppe , geostazionario significa appunto con orbita sincronizzata rispetto alla terra.
Se lo ossservi da terra appare sempre nel medesimo punto nel firmamento .L' orbita del satellite quindi sarà sempre al di sopra dell' equatore terrestre.Con un ' altezza , mi pare , di qualche decina di migliaia di Km...
 
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gyppe
view post Posted on 19/3/2009, 18:03




Ecco appunto, quindi vuol dire che con quel telescopio posso osservare un dato punto solo per pochi istanti ogni rotazione, oppure che gli stabilizzatori di bordo per diciamo 150° devono correggere parecchio e per gli altri 180° non si può inquadrare nulla.
 
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maxwell2
view post Posted on 19/3/2009, 18:20




No.
Se visioni il filmato della nasa che ho allegato pocanzi , ti rendi subito conto di come sia un orbita eliocentrica , Gyppe.
Noterai subito che lo specchio di Keplero è puntato sempre nella stesso quadrante predefinito.E puo' arrivare a osservare circa 100.000 stelle!!!
 
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gyppe
view post Posted on 19/3/2009, 18:27




Ah perfetto ora me lo vedo, anche se ci metterò un pochino.
 
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triac60
view post Posted on 20/3/2009, 00:36




Una domanda maxwell
Finora sono stati osservati dalla terra solo dei pianeti di dimensioni Gioviane, la risoluzione ottica di keplero ci permetterà di osservare pianeti di dimensioni 'Terrestri' ?
 
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view post Posted on 20/3/2009, 09:38
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Immane Rompiball

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Scusatemi se insisto, ma un satelli geostazionario ha un periodo di rotozione uguale al periodo di rivoluzione terrestre, ma non sta fermo nello spazio. Il fatto che ruota ad una velocità circolare uniforme lo rende soggetto ad una spinta verso l'esterno dovuta alla forza centrifuga. Non parte per la tangente a causa dell'attrazione di gravità terrestre. Tutti i satelliti sono dotati di razzi per la correzione dell'orbita per evitare che se ne vadano o che cadano sulla terra, ma non sono questi a tenerli costantentemen nel punto voluto. Nessun tipo di satellite viene tenuto in posizione costantemente dai razzi. Anche quelli militari che girano su orbite molto basse e spesso rallentati dai residui di atmosfera.
Il punto di bilanciamento delle forze, tra la centrifuga, la massa, la velocità di rotazione e l'attrazione di gravità si chiama punto di lagrange e se massa, velocità ed attrazione di gravità sono costanti pure quel punto è costante.
Il fatto è che il vuoto non è esattamente vuoto e basta e la massa del satellite non è così grande da non essere rallentata dal pulviscolo, dai residui di atmosfera, dal vento solare, dalle chiavi inglesi dimenticate, ecc... :rolleyes:
 
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maxwell2
view post Posted on 20/3/2009, 12:36




CITAZIONE (triac60 @ 20/3/2009, 00:36)
Finora sono stati osservati dalla terra solo dei pianeti di dimensioni Gioviane, la risoluzione ottica di keplero ci permetterà di osservare pianeti di dimensioni 'Terrestri' ?

Certamente lo scopo della missione Keplero è appunto questo , identificare pianeti simili come massa,orbita ,inclinazione polare e periodo di rotazione attorno alla propria stella( nonchè luminosita e caratteristiche gassose di quest' ultima).
Per questo motivo , dopo aver raccolto dati dagli osservatori astronomici terrestri e orbitali , si è visto che esistono molti sistemi multipli che potrebbero appartenere alla classe della terra.
Come dicevo prima il fattore HZ , ovvero habitable zone, è uno strumento che porterà ad esaminare una certa classe di pianeti simili a quelli terrestre con distanze in UA ( unità astronomiche) compresa tra Venere e Marte.
Tutti sistemi multipli che corrisponderanno a questi parametri orbitali e fisici( presenza di acqua allo stato solido , liquido e gassoso ) potranno essere analizzati dalla sonda Keplero.
Anche per poter determinare la probabilità di trovare sistemi multipli similari a quello terra -sole e tracciare una possibile curva che identifichi la possibilità di trovare pianeti con condizioni atmosferiche riconducibili a quella terrestre.
 
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gyppe
view post Posted on 20/3/2009, 13:39




Quindi in pratica penso che per poter inquadrare sempre lo stesso punto, innanzi tutto come ho detto quando si trova dietro la terra non può certo vedere nulla, almeno che non stia su un'orbita molto sopra l'equatore, e poi deve sicuramente ruotare anche su se stesso in modo da mostrare a noi sempre la stessa faccia, in pratica esattamente come la nostra luna, anzi, in modo simile diciamo. Ora dovrei averci preso no?
 
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