Magnetismo, Dove viene immagazzinata l'energia magnetica?

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view post Posted on 17/4/2009, 14:36
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Immane Rompiball

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Sul magnetismo ormai sappiamo tutto. O quasi. Vorrei cercare di scoprire insieme il più possibile su questa parte della fisica che molti ignorano e che è oggetto di bufale e leggende metropolitane di ogni genere.
Quindi, la mia domanda è questa:
"Applicando una tensione ai capi di una bobina una corrente inizia a circolarvi accumulando nel tempo un'energia dovuta alla variazione di V per la corrente I Dal momento zero quando V è massima e I=0 fino al momento in cui I è massima e V=0. L'integrale del prodotto infinitesimale delle due funzioni V(t) e I(t) ci daranno una potenza che nel tempo t sarà l'energia accumulata dall'induttore. E questo lo sappiamo, ma perchè avviene? Cosa avviene nei pressi della bobina all'istaurarsi del flusso magnetico?"

Quì si può trovare qualche aiuto, ma l'insieme delle informazioni non risponde adeguatamente alla mia domanda in modo chiaro, qualcuno ci riesce?

http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_magnetico

Oppure:

http://en.wikipedia.org/wiki/Magnetism
 
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view post Posted on 11/5/2018, 12:02

Dormiente

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è vero...anche io ultimamente mi facevo questa domanda! diamo tutto per scontato ma andando a conoscere la natura intima delle cose vediamo che stiamo ancora indietro...ora faccio una domanda banale se dove sta la corrente sta il magnetismo allora pure una carica elettrostatica ha un campo magnetico?? ma non puo avere un solo polo...o no?
 
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view post Posted on 12/5/2018, 12:58
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GWFstory

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da qui...., quo, qua. Siete curiosi di saperlo, vero? No? Beh, tanto non ve l'avrei detto.

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Direi proprio che la risposta alla tua supposizione sia no. Il magnetismo si forma in base ad una corrente elettrica, seguendo la legge B=u0*N*I/L
dove B è l'induzione (campo) magnetica, u0 è la permeabilità magnetica nel vuoto, N è il numero di spire di un solenoide, I la corrente che lo attraversa e L la lunghezza del solenoide.
Al di là della trattazione teorica, del calcolo della lunghezza di un solenoide (che se stessimo parlando di un conduttoe elettrico steso creerebbe qualche dubbio sul suo calcolo), del valore di u0, ecc. la cosa che balza subito all'occhio è che si parla di I, quindi di corrente elettrica e, in ultima analisi, di cariche elettriche in movimento.
Quando le cariche elettriche sono ferme, come per l'appunto in caso di carica elettrostatica, la corrente è 0, così pure la corrente, anch'essa nulla.
Quindi il campo (induzione) magnetica è anch'essa nulla (sempre che nel mio ragionamento non abbia sbagliato qualcosa).

Semmai la carica elettrica genera un campo elettrico che, per alcuni aspetti ed effetti, somiglia ad un campo magnetico.
 
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view post Posted on 14/5/2018, 10:01
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Immane Rompiball

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Già, campi elettrici e magnetici vanno a braccetto, ed in pratica sono la stessa cosa che qualcuno qualche centinaio di anni fa ha diviso perchè gli effetti
fisici evidenti erano diversi. Le cariche elettriche "sono lì" i campi magnetici "pure". Entrambi sono senza massa e quindi si possono spostare alla velocità
della luce e nel vuoto lo fanno. Si ha un campo magnetico o elettrico quando il versore risultante dalla concomitanza delle risultanti campo magnetico o elettrico
indica un risultato diverso da zero. Una carica, o portatore di campo elettrico, quando si muove nello spazio genera un campo magnetico e viceversa.
Tutto ciò che è stato insegnato e tuttora si insegna su campi elettrici e magnetici rimane corretto, finchè non ci si azzarda ad entrare nella fisica quantica.
Quindi, una carica elettrostatica, ovvero un volume dello spazio dove il risultato del versore rappresentante le cariche elettriche è diverso da zero, non necessariamente
rappresenta una correlazione con un campo magnetico, ma se queste cariche per motivi elettrici si spostano, ovvero il versore non è più statico queste producono
un campo magnetico di versore equivalente. Ma, anche viceversa. Per curiosità, quando un conduttore raggiunge lo ZPE (zero point energy) tutti gli elettroni girano intorno
ai nuclei in modo sincrono in modo da conservare la loro energia, qualla appunto chiamata di ZPE.
Ma in rete si trova di tutto e di più. Basta stare attenti alle bufale... le trufale e le quadrufole... :)
 
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view post Posted on 14/5/2018, 10:29

Noioso

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Provo a rispondere alla domanda di Lawrence.
Sappiamo che per creare un campo magnetico occorre corrente su un conduttore, e che un flusso variabile nel tempo genera ai capi di questo una tensione.
Da queste due si deduce intuitivamente che l'energia magnetica viene immagazzinata proprio nel campo magnetico che l'induttore genera.
Forse per rendere più chiara l'idea si può pensare ad un analogia con il condensatore. Questo accumula cariche elettriche sulle sue armature, e finchè ai suoi capi non viene collegato nulla queste rimangono lì. Un induttore in modo simile quando si carica accumula energia creando un campo magnetico, e finchè rimane cortocircuitato (idealmente) ci sarà corrente che circola al suo interno mantenendo il campo costante fino a quando non si decide di prelevare energia trasformando il cortocircuito in una resistenza.

Ho come il dubbio però di non aver compreso la domanda, si cercava di capire qualcosa di più specifico?
 
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view post Posted on 15/5/2018, 09:51
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Immane Rompiball

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Bhò?!
Non me lo ricordo...
 
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