Ciao Hellblow
Io non conosco tutti i cavilli e le risposte complete ai tuoi quesiti, ma alcune cose le so perchè ci sono passato. Ci saranno altri che potranno completare quello che ti dirò, o magari confermare che non ne so nulla
Andiamo per ordine:
CITAZIONE
1) Cosa è brevettabile? Un software è brevettabile? Un circuito è brevettabile? Un sistema meccanico? Una struttura dati? Un videogioco?
E' brevettabile un qualcosa di innovativo che porta ad un risultato o ad una soluzione ad un problema più o meno specifico. Si può riferire ad esempio ad un farmaco, ad un processo produttivo, ad un nuovo materiale, un nuovo principio di funzionamento ecc. Il software, da quello che ho capito leggendo dei documenti, non è brevettabile, perchè vincolato dalle leggi di diritti d'autore/copyright, essendo compreso nelle opere dell'ingegno umano. Un algoritmo di elaborazione particolare non so se possa essere brevettato, come se fosse equiparato ad un processo produttivo, oppure se sia equiparato ad un software.
CITAZIONE
2) Dove andare per brevettare?
Il primo passo è quello di recarsi alla camera di commercio della propria zona. All'interno c'è un apposito ufficio brevetti che rilascia la documentazione e la modulistica per effettuare la domanda di brevetto. Oltre a tutti i dati anagrafici del titolare del brevetto il modulo contiene la descrizione dell'oggetto/processo del brevetto, delle innovazioni che porta rispetto ad eventuali oggetti similari già esistenti ed eventuali particolarità della nuova invenzione.
La camera di commercio ti permette di richiedere il brevetto italiano, una sorta di foglio di carta igienica che non tutela praticamente nulla dato che per emetterlo non viene effettuato alcun tipo di controllo sull'esistenza di brevetti simili. Il brevetto italiano serve solo per 2 motivi; il primo è verificare che quello che stai brevettando sia brevettabile (non è possibile brevettare l'acqua calda chiedendo il pagamento delle royalties a tutti quelli che si fanno una doccia non fredda). Il secondo per evitare che uno ti copi l'invenzione e ti chieda pure i danni dicendo che sei stato tu a copiargliela. In base alla cronologia delle richieste si vedrà chi è stato il primo a presentare la richiesta di brevetto.
Entro un anno dall'emissione di questa richiesta di brevetto (è dalla data della richiesta, visto che il benestare richiede anche anni prima che venga emessa) è possibile richiedere il brevetto internazionale a cui si allaccia la tua terza domanda.
CITAZIONE
3) Per quanto tempo, dove e come il brevetto mi protegge?
Mi pare di ricordare che il brevetto abbia durata di 10 anni, prorogabili di altri 10. La protezione ce l'hai in base a dove hai depositato la domanda di brevetto. Se l'oggetto/processo brevettato viene fabbricato in uno dei paesi in cui non hai depositato il brevetto non hai alcun tipo di protezione. Non ricordo invece se un oggetto fabbricato in un paese dove il brevetto non copre possa essere esportato in un paese dove esiste già un brevetto per lo stesso oggetto/processo.
Il brevetto ti protegge nel senso che se qualcuno commercializza un oggetto come quello brevettato (o comunque molto simile nelle parti essenziali) o sfrutta un processo brevettato puoi richiedere un risarcimento in vari modi:
1) Gli oggetti del concorrente devono essere ritirati dal mercato, la loro produzione deve cessare e apri una causa di risarcimento per i danni di immagine e di mancata vendita subiti.
2) Se il brevetto si riferisce ad un processo puoi richiedere i danni e pretendere che il concorrente non usi più tale processo. Oppure puoi consentirgli di sfruttare il processo, ma dietro pagamento delle royalties per ogni pezzo prodotto.
Tutto questo non è però nè automatico nè indolore. Per esercitare il diritto su di un brevetto occorre investire soldi per tenere a bada i pirati che lo possono violare, per inoltrare le cause nei loro confronti, per raccogliere la documentazione che attesti la loro violazione, ecc. Altro problema è che se i pirati in questione dopo che gli hai fatto causa chiudono e riaprono con un altro nome, dopo essersi adeguatamente riciclati, la tua causa cade nel nulla.
Insomma, una cosa non semplice.
CITAZIONE
4) Quanto devo spendere?
La spesa per il brevetto italiano è di 200-300€ cumulativi per i primi 3 anni (che si pagano in un'unica soluzione alla presentazione della richiesta di brevetto), prorogabili dal 4° anno in poi di anno in anno pagando cifre sempre più alte fino al 10° anno (le cifre restano comunque basse).
Per i brevetti internazionali le cifre aumentano di molto, dato che conviene affidarsi ad aziende specializzare nella presentazione di brevetti, visto che la richiesta di brevetto deve essere presentata all'ufficio brevetti di ogni singolo stato in cui si vuole fare valere il brevetto.
La presentazione avviene nella lingua originale del paese destinatario e implica, da parte di ogni ufficio brevetti, la verifica di eventuali brevetti già esistenti (e così ho risposto anche alla tua quinta domanda).
Ovviamente questa procedura è molto più complessa del foglio di carta igienica di cui ti dicevo prima, quindi molto più costosa (per un brevetto europeo ha sentito parlare di 10-15000€ per oggetti/processi non particolarmente complessi).
In linea di massima brevettare conviene solo se l'oggetto/processo è veramente molto particolare e se si prevede di avere un ritorno economico realmente grande. In caso contrario è in genere perferibile cercare di accertarsi che non ci siano brevetti molto simili già esistenti, evitando quindi di violarli, e produrre l'oggetto liberamente ritardando al massimo la copiatura da parte degli eventuali concorrenti e riempendo il mercato col proprio prodotto prima che loro ne abbiano pronto uno analogo.