Brevetti, Come, quando e perchè...

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Hellblow
view post Posted on 8/8/2009, 15:04




Da buon figlio dell'università italiana ho studiato tutto quello che non mi serve, forse perchè il ministero dell'istruzione crede che cosi' da laureati poi sappiamo cosa invece dobbiamo studiare, chi sa...
Il punto è che nessuno in facoltà mi ha mai spiegato l'iter da seguire, come, quando, dove e perchè brevettare qualcosa. Fra le moltissime domande che mi sono posto prima di sbirciare in rete e cominciare a capirne qualcosa da solo ne elenco alcune:

1) Cosa è brevettabile? Un software è brevettabile? Un circuito è brevettabile? Un sistema meccanico? Una struttura dati? Un videogioco?
2) Dove andare per brevettare?
3) Per quanto tempo, dove e come il brevetto mi protegge?
4) Quanto devo spendere?
5) Come faccio ad esser certo che qualcuno non abbia brevettato quel che sto per brevettare io?

credo che in questa sede discutere della questione brevetto magari coinvolgendo persone che per professione o per hobby hanno già avuto esperienze sia di interesse generale. A voi la parola.
 
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gyppe
view post Posted on 8/8/2009, 16:10




Eh! Stesse domande che mi sono messo io tante volte.

Io qualche info l'ho recuperata ma poca roba e mica tanto certa, primo il costo già da qualche anno è crollato anche in Italia, bastano solo alcune marche da bollo e la documentazione da consegnare alla camera di commercio. Ci sono anche alcune società che si occupano di tutto per conto tuo, volendo ti compilano anche tutta la documentazione (si parla di qualcosa tipo 10 copie, relazioni, schemi), in pratica devi spiegare tutto nei minimi termini per proteggere tutti gli aspetti ma non dire cose troppo specifiche per evitare furti, a me queste agenzie hanno chiesto sui 500 euro in tutto, ma solo per l'italia, un brevetto internazionale proprio non saprei.
E' proprio questo il problema, se brevetti solo in italia hai la protezione solo qui mentre in tutto il mondo si può vendere tranquillamente. Il brevetto internazionale a quanto ho capito è parecchio complicato da fare dato che bisogna depositare ciascun brevetto in ogni stato europeo, se vuoi negli usa proprio non saprei, stessa cosa per giappone e cina (ma tanto penso che poco se ne freghino di certe cose).

Controlli sulla paternità e sui precedenti non vengono fatti, in pratica accettano di tutto tranne casi eclatanti come che so la lampadina, ma è famosa la registrazione di un "sistema di movimentazione su sospensione circolare" o qualcosa di simile, una registrazione del brevetto della ruota fatto per burla mi pare in america.....
E' compito tuo in caso ti rubino il brevetto andare a cercare negli archivi e riuscire a provare in sede processuale che tu sei stato il primo a fare la registrazione.
Si possono anche fare dei controlli preregistrazione a pagamento negli archivi della cdc, ma da come ho capito non sono attendibili più di tanto e validi solo per l'italia.

Per i brevetti internazionali poi ci sono migliaia di regole che non ho mica ben capito, se non sbaglio comunque se tu brevetti la ruota prima di tutti ma solo in italia e un'altro dopo ma a livello europeo vince lui anche sul tuo italiano, ma su questi aspetti non ci ho proprio capito nulla.

C'è poi da dire che in pratica il brevetto non tutela niente perchè in pratica tu brevetti quell'oggetto con quelle soluzioni ma basta che il bastardone cambi una virgola per avere la possibilità per legge di vendere il prodotto. Esistono i modelli di utilità per salvaguardare questo, in pratica se ho capito bene si brevetta l'idea, esempio il concetto di frullatore e non la tua particolare soluzione, ma anche qui mi pare di capire che se salta fuori la philips e si mette a vendere il frullatore tu hai praticamente zero possibilità di fare qualcosa.

Ad esempio mio zio brevettò le lame circolari che si utilizzano oggi per tagliare l'asfalto per tracciare scavi per il posizionamento di nuove condutture o cavi nelle strade, non so se hai presente. Fu una grande idea, ricordo che da bambino per fare questo un operaio doveva prima tracciare l'asfalto con un martello pneumatico e successivamente arrivava la ruspa per rimuoverlo, ora lo stesso si poteva fare un la lama montata sul braccio meccanico con risparmio notevole di tempo. Beh brevettò l'idea e investì parecchi soldi per costruirsi un'officina e produrli lui stesso. Andò avanti forse 1 anno finchè una grossa ditta si mise a fare il prodotto ovviamente vendendolo ad 1/10 del suo e senza incorrere in alcun problema perchè cambiarono un piccolo particolare.
Lui rimase con un pugno di mosche, eppure se ci pensi una ruota in acciaio per il taglio dell'asfalto ha ben poche possibilità di interpretazioni, eppure....

Da come ho capito io la questione è più o meno questa.
Da parte mia avrei tante piccole idee, se fosse come tutti sognano le brevetterei e starei ad aspettare i profitti oppure costruirei un laboratorio per produrle in proprio, ma dato la situazione preferisco non fare niente, almeno quando vedo che viene messa in commercio non mi rodo più di tanto e non mi sono fatto false illusioni.

L'ultima è quella del come volevo battezzare wheeldisplay, sfruttando quei giochetti con i led in rotazione che tracciano immagini ma che avrei montato sulle ruote delle automobili, bella idea immagina quanti appassionati di tuning l'avrebbero comprata o quante grosse case automobilistiche di lusso, avevo anche quasi finito il prototipo ma poi lasciai perdere. Qualche tempo fa lo hanno messo in commercio, mai con le due lire che ho in tasca avrei potuto competere con quella casa... :/ Sono quindi contento di non essermi illuso e non aver speso soldi anche se pochi.



 
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robo67
view post Posted on 8/8/2009, 16:40




Ciao Hellblow

Io non conosco tutti i cavilli e le risposte complete ai tuoi quesiti, ma alcune cose le so perchè ci sono passato. Ci saranno altri che potranno completare quello che ti dirò, o magari confermare che non ne so nulla :P

Andiamo per ordine:

CITAZIONE
1) Cosa è brevettabile? Un software è brevettabile? Un circuito è brevettabile? Un sistema meccanico? Una struttura dati? Un videogioco?

E' brevettabile un qualcosa di innovativo che porta ad un risultato o ad una soluzione ad un problema più o meno specifico. Si può riferire ad esempio ad un farmaco, ad un processo produttivo, ad un nuovo materiale, un nuovo principio di funzionamento ecc. Il software, da quello che ho capito leggendo dei documenti, non è brevettabile, perchè vincolato dalle leggi di diritti d'autore/copyright, essendo compreso nelle opere dell'ingegno umano. Un algoritmo di elaborazione particolare non so se possa essere brevettato, come se fosse equiparato ad un processo produttivo, oppure se sia equiparato ad un software.

CITAZIONE
2) Dove andare per brevettare?

Il primo passo è quello di recarsi alla camera di commercio della propria zona. All'interno c'è un apposito ufficio brevetti che rilascia la documentazione e la modulistica per effettuare la domanda di brevetto. Oltre a tutti i dati anagrafici del titolare del brevetto il modulo contiene la descrizione dell'oggetto/processo del brevetto, delle innovazioni che porta rispetto ad eventuali oggetti similari già esistenti ed eventuali particolarità della nuova invenzione.

La camera di commercio ti permette di richiedere il brevetto italiano, una sorta di foglio di carta igienica che non tutela praticamente nulla dato che per emetterlo non viene effettuato alcun tipo di controllo sull'esistenza di brevetti simili. Il brevetto italiano serve solo per 2 motivi; il primo è verificare che quello che stai brevettando sia brevettabile (non è possibile brevettare l'acqua calda chiedendo il pagamento delle royalties a tutti quelli che si fanno una doccia non fredda). Il secondo per evitare che uno ti copi l'invenzione e ti chieda pure i danni dicendo che sei stato tu a copiargliela. In base alla cronologia delle richieste si vedrà chi è stato il primo a presentare la richiesta di brevetto.
Entro un anno dall'emissione di questa richiesta di brevetto (è dalla data della richiesta, visto che il benestare richiede anche anni prima che venga emessa) è possibile richiedere il brevetto internazionale a cui si allaccia la tua terza domanda.

CITAZIONE
3) Per quanto tempo, dove e come il brevetto mi protegge?

Mi pare di ricordare che il brevetto abbia durata di 10 anni, prorogabili di altri 10. La protezione ce l'hai in base a dove hai depositato la domanda di brevetto. Se l'oggetto/processo brevettato viene fabbricato in uno dei paesi in cui non hai depositato il brevetto non hai alcun tipo di protezione. Non ricordo invece se un oggetto fabbricato in un paese dove il brevetto non copre possa essere esportato in un paese dove esiste già un brevetto per lo stesso oggetto/processo.
Il brevetto ti protegge nel senso che se qualcuno commercializza un oggetto come quello brevettato (o comunque molto simile nelle parti essenziali) o sfrutta un processo brevettato puoi richiedere un risarcimento in vari modi:
1) Gli oggetti del concorrente devono essere ritirati dal mercato, la loro produzione deve cessare e apri una causa di risarcimento per i danni di immagine e di mancata vendita subiti.
2) Se il brevetto si riferisce ad un processo puoi richiedere i danni e pretendere che il concorrente non usi più tale processo. Oppure puoi consentirgli di sfruttare il processo, ma dietro pagamento delle royalties per ogni pezzo prodotto.

Tutto questo non è però nè automatico nè indolore. Per esercitare il diritto su di un brevetto occorre investire soldi per tenere a bada i pirati che lo possono violare, per inoltrare le cause nei loro confronti, per raccogliere la documentazione che attesti la loro violazione, ecc. Altro problema è che se i pirati in questione dopo che gli hai fatto causa chiudono e riaprono con un altro nome, dopo essersi adeguatamente riciclati, la tua causa cade nel nulla.
Insomma, una cosa non semplice.

CITAZIONE
4) Quanto devo spendere?

La spesa per il brevetto italiano è di 200-300€ cumulativi per i primi 3 anni (che si pagano in un'unica soluzione alla presentazione della richiesta di brevetto), prorogabili dal 4° anno in poi di anno in anno pagando cifre sempre più alte fino al 10° anno (le cifre restano comunque basse).
Per i brevetti internazionali le cifre aumentano di molto, dato che conviene affidarsi ad aziende specializzare nella presentazione di brevetti, visto che la richiesta di brevetto deve essere presentata all'ufficio brevetti di ogni singolo stato in cui si vuole fare valere il brevetto.
La presentazione avviene nella lingua originale del paese destinatario e implica, da parte di ogni ufficio brevetti, la verifica di eventuali brevetti già esistenti (e così ho risposto anche alla tua quinta domanda).
Ovviamente questa procedura è molto più complessa del foglio di carta igienica di cui ti dicevo prima, quindi molto più costosa (per un brevetto europeo ha sentito parlare di 10-15000€ per oggetti/processi non particolarmente complessi).

In linea di massima brevettare conviene solo se l'oggetto/processo è veramente molto particolare e se si prevede di avere un ritorno economico realmente grande. In caso contrario è in genere perferibile cercare di accertarsi che non ci siano brevetti molto simili già esistenti, evitando quindi di violarli, e produrre l'oggetto liberamente ritardando al massimo la copiatura da parte degli eventuali concorrenti e riempendo il mercato col proprio prodotto prima che loro ne abbiano pronto uno analogo.



 
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maxwell2
view post Posted on 17/8/2009, 14:48




Cerchero' in base alle mie conoscenze sull' ufficio brevetti , di rispondere alle tue domande.

Riposta 1: Tutto cio' che puo' portare un miglioramente tecnologico e/o innovativo in un qualsiasi campo industriale o altro. Mi pare che sia anche compreso il software ma in modalità limitata ed esente , naturalmente , da copyright.

Risposta 2: Solitamente nei capoluoghi di provincia, per esempio , Milano , Torino ,Roma ci sono uffici specifici attivati dal ministero dello sviluppo economico.Basta cercarli o richiedere l' ubicazione anche in comune della tua città.

Risposta 3 : Il brevetto puo' durare da 3-4 anni al massimo 10 anni .E non ti tutela totalmente .Quindi chiunque puo' copiare ma con caratteristiche strutturali differenti, il tuo brevetto.

Risposta 4 : dipende, se "fai da te" , naturalmente si risparmia, altrimenti cè un tariffario in base all' onorario.
Si puo partire dalle 120-150 euro , fino ad arrivare ai 3500 euro , in base al numero degli stati che si richiede essere valido il brevetto.

Risposta 5: andando a consultare, se possiedi alcuni dati del brevetto , sul sito UIBM, ufficio italiano brevetti e marchi on line.Oppure metterti nelle mani di un consulente.

Spero di esserti stato utile. ;)
 
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view post Posted on 24/8/2009, 09:00
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Immane Rompiball

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Gli altri ti hanno già dato molti spunti, ma ecco le mie "impressioni".


CITAZIONE (Hellblow @ 8/8/2009, 16:04)
Da buon figlio dell'università italiana ho studiato tutto quello che non mi serve, forse perchè il ministero dell'istruzione crede che cosi' da laureati poi sappiamo cosa invece dobbiamo studiare, chi sa...

C'è chi sostiene che sia un complotto politico/corporativo e che ne ha le prove. Insomma, la scuola non deve insegnare cose che vanno in conflitto con le corporazioni economiche e/o la politica. Altrimenti addio alla "loro" economia.

CITAZIONE
Il punto è che nessuno in facoltà mi ha mai spiegato l'iter da seguire, come, quando, dove e perchè brevettare qualcosa.

Infatti. Chi esce dall'università non deve avere ambizioni se non andare a lavorare come dipendente e basta. Chi vuole fare la libera professione sarà libero solo di andare a prestare consulenza alle grandi aziende ad un prezzo simile a quello del dipendente. Tanto nessuno è indispensabile e c'è pieno di persone che ti fanno concorrenza tutti ignoranti allo stesso modo. Lasciate ogni speranza o' voi che entrate in questo paese di sconsolate genti...

CITAZIONE
Fra le moltissime domande che mi sono posto prima di sbirciare in rete e cominciare a capirne qualcosa da solo ne elenco alcune:

1) Cosa è brevettabile? Un software è brevettabile? Un circuito è brevettabile? Un sistema meccanico? Una struttura dati? Un videogioco?
2) Dove andare per brevettare?
3) Per quanto tempo, dove e come il brevetto mi protegge?
4) Quanto devo spendere?
5) Come faccio ad esser certo che qualcuno non abbia brevettato quel che sto per brevettare io?
...

Quindi:

1) Si, un software è brevettabile come algoritmo o come soggetto a diritti d'autore per opera dell'ingegno. Un circuito è brevettabile se è veramente innovativo come modello di utilizzo di componenti o effettivamente, come innovazione tecnologica, ammesso che lo sia. Un sistema meccanico più che mai visto che la forma dei componenti potrà essere originale. Una struttura dati, non saprei, questa non credo. Un videogioco si, è opera dell'ingegno e quindi soggetta a diritti d'autore, come un romanzo o un film.
2) In camera di commercio all'ufficio brevetti.
3) Per quanto tempo non saprei, e come ti protegge dipende molto da cosa hai brevettato.
4) Non saprei, varia in continuazione in base al governo che vige.
5) Tramite ricerche nei siti dei brevetti nazionali o internazionali.

In genere però, credo che sia utile brevettare qualcosa che veramente ha un valore di idea da proteggere. Io ho sempre "inventato" per lavoro, software e circuiti, oltre che a meccanismi complessi di ogni genere. Ma questi avevano valore solo limitatamente al cliente che me li commissionava. Nessun altro sarebbe stato interessato al tempo che ho perso a svilupparli. Poi, per serietà professionale, non ho potuto vendere il software sviluppato per un'azienda ad un'altra concorrente quando questa intendeva modificare le macchine originali anche le rare volte che avrei potuto, anche se avrei potuto, visto che il software era comunque di mia ideazione e proprietà intellettuale. In campo industriale non sono mai riuscito a vendere del software generico per impieghi di vario tipo perchè le piattaforme non erano mai neppure lontanamente somiglianti tra loro. Questo, però può non valere per altri campi.
Per quanto riguarda i modelli di utilizzo una volta ho registrato un'idea palesemente valida ed interessante, ma dalla quale non ho mai estratto un centesimo bucato. Perchè? Perchè siamo in Italia. Se arriva un tedesco della Siemens con il tappo per il lavandino tutti a fare "OOOOOOOOHHHHHHHH" che invenzione... Se arrivi tu con il teletrasporto tutti di dicono che non serve a nulla, meglio un biroccio tirato dai ciucci.
Ma questo è solo il mio punto di vista, forse (ma dove?) esistono realtà diverse. ;)
 
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robo67
view post Posted on 16/12/2009, 22:50




Aggiorno lo stato dei brevetti in italia.

Circa 2 settimane fa ho incontrato 2 addetti di un'azienda che offre consulenze per la registrazione di brevetti e marchi.
Ebbene mi hanno riepilogato la procedura necessaria per richiedere un brevetto in italia e all'estero.
Fino a un anno e mezzo fa richiedere il brevetto in italia era solo una formalità, nel senso che tu potevi richiedere il brevetto per l'acqua tiepida (l'acqua calda era già stata inventata da un pezzo) e te lo davano dietro pagamento di una tassa di registrazione.
Nessuno, si preoccupava di verificare che l'acqua tiepida fosse già esistente, fermo restando che se ad un certo punto fosse saltata fuori una violazione di un brevetto già esistente il nuovo brevetto sarebbe risultato nullo e il trasgressore avrebbe dovuto prendersi tutte le conseguenze derivanti dalla violazione, anche se fatta in buona fede.

Per i brevetti esteri le cose sono sempre andate meglio (e qui mi fermo con i commenti per non cadere nel solito anti-italianismo), nel senso che le verifiche venivano fatte e se risultava che il nuovo brevetto entrava in conflitto con uno già esistente si veniva informati del fatto e si veniva invitati a chiarire meglio le novità introdotte dal nuovo brevetto; in questo modo viene stabilito con precisione il confine che separa le competenze del nuovo brevetto da quelle del vecchio, in modo tale da fare convivere entrambi ma con divisioni nette.
Tocca quindi al titolare del nuovo brevetto doversi spiegare e aggiustare il tiro, magari in più volte, fino ad ottenere il limite di esistenza della sua idea.

Tutto questo, come dicevo, fino ad un anno e mezzo fa.
Ora anche l'italia si è adeguata alla procedura.
Alla richiesta del nuovo brevetto viene avviata una ricerca fra i brevetti già esistenti. Se al termine della ricerca risulta che l'idea di fondo è già stata brevettata da qualcuno il titolare della nuova richiesta viene informato del fatto.

A questo punto cosa accade? Vorrebbero saperlo anche i 2 consulenti che ho incontrato, nel senso che non viene specificato nulla.

Alcune tesi parlano che il richiedente del nuovo brevetto stenda una relazione in cui spiega le sue ragioni e la novità della sua invenzione, fermo restnado che poi non si sa cosa farà l'ufficio brevetti dopo avere ricevuto la comunicazione. Forse la verificherà, la elaborerà e manderà all'inventore il nuovo responso (brevetto ok /brevetto da modificare ancora), o magari non farà assolutamente nulla e l'inventore non saprà cosa fare. (The italian cdc way)

Altre tesi parlano invece di tacere e attendere, in caso di violazione reale, che sia il giudice a decidere chi ha ragione. (The italian pizzamandolino/mariuolo way).

Praticamente ancora una volta ci siamo distinti sul fatto di fare le cose col c..., recependo solo metà delle cose e tralasciando le altre.
Alla fine anche un inventore in perfetta buona fede può rischiare di passare per un copiatore di idee altrui, senza che nessuno lo informi in anticipo. <_< :unsure: :( :angry:

Alla fine di un'ora di colloqui ha tirato come conclusione che brevettare un qualcosa è quanto meno masochistico, dato che si tratta di spendere diverse migliaia di euro per poi rischiare di farsi fare causa per la violazione di un brevetto.
Tanto vale tenersi in tasca i soldi per pagare una parte dei danni in caso di violazione.
 
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view post Posted on 17/12/2009, 09:20
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Immane Rompiball

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... <_<

Io direi che in caso che il titolare del brevetto nuovo ha sempre ragione, come si è permesso il titolare del brevetto antecedente di precederlo?
Quantomeno multerei il titolare del brevetto vecchio per eccesso di velocità, perchè egli non può non aver violato il codice della strada visto che è arrivato prima. Anzi. Lo multerei anche per corse automobilistiche abusive. Scommesse clandestine... badenda e libbbredda... -_-


:lol:

 
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maxwell2
view post Posted on 17/12/2009, 17:32




Mah, io penso che nel caso di "omonimia di brevetto" si possa dar ragione , in sede di verifica , a colui che ha presentato in data antecedente al brevetto in questione.
Non penso ci siano delle ripercussioni amministartive, tipo multe o altro.Perchè il brevetto "nuovo" non è stato sfruttato a livello industriale.
Certo diversa cosa è la contrafazione che è considerata dal codice giuridico, un reato.
Nel caso di registro di un brevetto, è bene tener presente la possibilità di similitudine di una idea che verebbe valutata inseguito ad una ricerca in archivio....
 
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