Il suono esoterico delle valvole., Bufala o realtà?

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view post Posted on 26/5/2006, 11:01
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Immane Rompiball

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Ripropongo quì una discussione rimasta su XmX. Aggiungo solo i miei post, così nessuno avrà da ridire.

Ecco un link importante per chi non conosce il suono delle valvole e ne vuole un'impressione. Un testo un pò polarizzato dallo spamming dei trasformatori Plitron, ma dietro c'è del vero.


The Triode Guild


Sarebbe interessante intavolare una discussione accessa come quelle sulla politica sui seguenti argomenti non tanto tecnici quanto "psico acustici" dove anche i meno preparati possono dire la sua.

1- Le valvole suonano? O è il CD player o il giradischi a farlo?
2- Tutti componenti della linea di amplificazione influenzano il suono, si/no, perchè.
3- Le registrazioni sono di qualità costante o qualcuna è meglio di altre?
4- Il media di supporto della musica influsce sul suono? I dischi sono di vinile nero, i CD di polypropylene trasparente.
5- Gli altoparlanti sono tutti uguali o ci sono particolari esoterici anche in quel caso, tipo cono in fibra di foglia di banana...
6- Il mercato propone di tutto ma siamo sicuri di non incorrere nel consumismo comprando ampli digitali con 12 e più canali e di ottenere risultati poco confortanti?

Nella catena di amplificazione audio soltanto gli altoparlanti "suonano". :)
Il suono non è altro che ciò che il nostro orecchio percepisce sotto forma di onde di pressione che si propagano nell'aria. Una chitarra suona, un basso, un tamburo, un violino, i piatti, tutti in maniera diversa "perturbano" la pressione dell'aria con delle onde di forma diversa che si diffondono nell'ambiente riverberando o venendo assorbite dagli oggetti, ascoltatori compresi che che lo riempono.
Un CD player non suona, un amplificatore neppure, un preamplificatore neanche e neppure il filtro cross-over, forse in senso molto lato un giradischi, nel senso che il movimento della puntina quando è nel solco produce un minimo suono.
Ma l'elemento che "suona", cioè che produce i suoni, di tutta la catena audio è l'altoparlante. :)
Il bistrattatissimo altoparlante. O l'insieme di altoparlanti che costituisce il diffusore o cassa acustica.
Date un ocho a questo link (non voglio fare pubblicità per carità) e poi continuiamo con la discussione...

Royal Device

Tutti i gusti son gusti, ma la musica si divide in generi. Ci sono generi musicali da cardiopalma e da isterismo collettivo, ci sono generi popolari un pò "sonnoleggianti", c'è il rock hard, l'eavy metal, il punk, il new age, ecc... ma due generi in modo particolare hanno degli ascoltatori "esigenti" che non si accontentano di sentire il motivetto, o il frastuono o il contenuto dissacrante, ma vogliono sentire la vera timbrica degli strumenti e le caratteristiche vocali del cantante, il "melange" della fusione dei suoni dei vari strumenti con tutte le armoniche indistorte, e la dinamica originale come se il pezzo non fosse riprodotto ma suonato ex-novo in casa propria. Questi due generi, ma senza l'esclusione di tutti gli altri, sono la "classica" ed il "jazz".
E allora entra in campo l'esoterismo dell'hi-fi. La ricerca della perfetta riproduzione. Tutto viene scelto con cura, i japponesi addirittura partono, e con ragione, dall'architettura della stanza. Poi con le casse di design e costruzione particolare. Poi l'amplificatore e infine il lettore, che spesso rimane un piatto giradischi ancora molto stimato per motivi reconditi, ma non troppo.
Ecco delle casse a tromba esoteriche (o presunte tali):

image

E questo è un articolo di Bruce Edgar sulle casse a tromba per impieghi Hi-End.


http://www.enjoythemusic.com/Magazine/manu...re/whyhorns.htm

Allora, partiamo dalla musica. Sicuramente sapevate che le ottave sono le armoniche pari di una scala ben temperata. Cioè se prendiamo una tastiera di pianoforte e premiamo il LA dell'ottava centrale questo produce una nota fondamentale a 440Hz, per esempio. Un'onda di pressione acustica che oscilla 440 volte al secondo tra pressione e depressione. TUMMMMMMM....
Se premiamo il LA dell'ottava superiore, noteremo che le due onde sono uguali, ovvero, le due note sono entrambe LA. Ma il LA dell'ottava superiore è di tonalità più acuta. Il La dell'ottava superiore oscilla a 880Hz, il doppio. Il LA dell'ottava ancora più in alto oscilla a 1760Hz, il quadruplo del primo LA. E così via. Ogni nota della tastiera è un multiplo intero pari della nota dell'ottava più bassa. Quindi un'ottava rappresenta il doppio della frequenza.
Gli accordi sono insieme di note, che messe insieme sono gradevoli all'orecchio e tutta la musica è scritta in modo da essere tale senza stonare. Ma... se alla musica originale registrate in modo perfetto (supponiamo) si aggiunge una distorsione che esalta le armoniche (multipli delle forme d'onde originali) pari queste onde aggiunte si mescolano in modo naturale alle armoniche delle musica colorandola si ma non dissonando, stonando. Mentre se si aggiunge una distorsione che esalta le armoniche dispari, 3,5,7,9 volte la frequenza della musica riprodotta, queste onde non cadono dentro le note della scala ben temperata e disturbano in modo percettibile l'ascoltatore come una voce stona in mezzo ad un coro, e la cosa anche se di minima entità si avverte in modo disgustoso.
Esempio, il LA a 440 è intonato con il LA a 880, seconda armonica e con il LA a 1760Hz quarta armonica. Mentre la terza armonica a 1320 Hz non cade sulla frequenza di nessuna nota della tastiera e neppure la quinta armonica a 2200 Hz che dissonano in modo proporzionale alla loro entità ovvero in proporzione al livello della distorsione.
Se siete arrivati fin quì adesso capirete perchè le valvole "amplificano" meglio dei transistors.
Le valvole e tra di esse soltanto i triodi amplificano il segnale introducendo una distorsione armonica solo su armoniche pari, quindi intonate con il resto della musica. Mentre i pentodi o i transistors o quant'altro introduce distorsione armonica anche o solo di armoniche dispari e quindi stonata e sgradevole.
Questo a causa della forma delle caratteristiche anodiche o di collettore dei transistors.


Triodi:

image

Pentodi:

image


Non vi voglio togliere il sonno con dimostrazioni matematiche, ma le curve caratteristiche anodiche, quelle che determinano l'andamento della tensione in uscita rispetto a quella del segnale in ingresso, del triodo si descrivono con una funziona matematica che distorce il segnale in ingresso in modo tale che le armoniche prodotte sono in prevalenza di valore pari. Mentre per il pendodo sono dispari. Quindi il pentodo ed anche il transistor "stona". Questa è ovviamente un'affermazione ridicola ma rende bene l'idea, non la usate in certi ambienti o vi prenderanno per le mele, mentre i certi altri vi prenderanno per "guru". :lol:

Un altro fattore che favorisce le valvole in genere, è il fatto che costano care. ;)
Può sembrare una fesseria ma è così. Il transistor è economico, quindi se ne usa una gran quantità e si ottiene una grande amplificazione ad anello aperto dal nostro amplificatore. Poi si richude l'anello riportando una buona parte del segnale dall'uscita all'ingresso introducendo molta reazione negativa e quindi la distorsione di quelle curve di cui parlavamo sparisce. Niente distorsione niente armoniche, nè pari nè dispari, problema risolto. Neanche per idea. Un amplificatore complesso con un alto fattore di amplificazione intorno al milione per intendersi, non è molto stabile agli impulsi. ;)
Esempio:
L'amplificatore è in funzione. Il segnale in ingresso è misero, perchè c'è solo un violino che suona a una corda una melodia lagnosa a basso volume il segnale di reazione è minimo perchè il segnale in uscita è minimo come pure quello in ingresso. Ad un certo punto interviene il timpano con energia, avete presente Così Parlò Zaratustra? Il segnale in ingresso diventa enorme e istantaneo l'ampli ritarda ad amplificare, la reazione è lontana dall'intervenire e tutto il milione di X di amplificazione amplifica la percussione del timpano mandando in saturazione lo stadio finale che genera tutte le sue brave armoniche dispare e a anche di più. Solo in ritardo interviene la reazione che quieta l'amplificatore abbassando in modo esagerato il segnale che ha saturato lo stadio finale, ma a quel punto l'amplificazione è troppo bassa e quando arriva un altra onda della percussione il segnale è nuvamente distorto. Questo intervento ritardato della reazione non si fa sentire sempre ma solo in certi momenti della musica e risulta tremendamente sgradevole. Questa si chiama distorsione da intermodulazione nella risposta ai transienti.
Ma le valvole che c'entrano? Le valvole non sono economiche come i transistors quindi niente eccessiva amplificazione e grande reazione, solo un tantinello di amplificazione in più e un pochinino di reazione per togliere quel pochino di distorsione possibile. Poca reazione nessuna distorsione da intermodulazione nella risposta ai transienti.
I più esoterici pretendono che non vi sia affatto reazione negativa nel loro amplificatore che deve essere rigorosamente a triodi e single ended in classe A. Altri si accontentano via via di meno al diminuire delle loro esigenze "esoteriche" da guru zen della musica... ;)

Un'altra flosofia "esoterica" molto seguita e con ragione detta le regole che vedono un minimo numero di componenti allo stretto necessario ma di qualità altissima. In altre parole meno componenti ci sono minore distorsione e rumore si ottiene dai circuiti di amplificazione, tanto ad arrivare ad amplificatori con due sole valvole per canale con stadio di uscita single ended in classe A con triodi a catodo riscaldato direttamente. Le tensioni di riscaldamento in corrente continua e stabilizzate a semiconduttori. L'anodica raddrizzata a valvole con filtro ad induttanza di ingresso, e niente reazione negativa.
Un amplificatore di questo tipo, se ben costruito, collegato ad un buon lettore e ad adeguate casse, riesce a riprodurre un'intera orchestra senza l'ombra distinguibile ad orecchio umano di suoni sgradevoli aggiunti anche se la distorsione armonica totale si può aggirare intorno al 5% alla masima potenza.

image


Questo è un esempio di un amplificatore di quel tipo con valvole 300B, triodi a riscaldamento diretto di nuova produzione, (forse russa) con anodo in grafite e contatti dorati.

L'intero articolo si può leggere in: http://www.enjoythemusic.com/magazine/equi...wavacmd300b.htm


Scusate se si salta un pò di palo in frasca, ma eliminando i post intermedi anche se un pò incoerenti e bislacchi, il risultato migliore è questo.
 
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view post Posted on 22/12/2006, 12:02
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Immane Rompiball

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Una breve recensione delle bufale che si dicono sulle valvole e sulla riproduzione musicale.
Risposta in frequenza, capacità di ingresso, amplificazione, deviazione delle curve caratteristiche sono termini tecnici troppo freddi per gli amanti bufalici della super alta fedeltà per gli amanti del suono esoterico.

Quindi, per farsi un'idea e se chi legge è un tecnico anche due risate, dal sito:

http://www.tnt-audio.com/accessories/300b.html

ho tratto alcune definizioni pittoresche di ciò che un amplificatore può fare al suono di una registrazione che manco hanno mai sentito dal vivo e che quindi non sapranno mai quale è la fedeltà del loro oggetto di culto.

-Le valvole sono ben bilanciate e precise. (Cioè hanno lo stesso peso?)
-Il bilanciamento è neutrale. (Vuol dire che esiste un bilanciamento non neutrale?)
-Mancanza di dettaglio e aria. (:wacko: se sono sotto vuoto...)
-Impianto molto rivelatore. (Insomma fa lo spione?)
-Presentazione più dolce e rilassata. (Anche con un pezzo dei Van Der Graff Generator o di Braian Eno?)
-Impianto troppo invadente. (Vuol dire che ti caccia di casa!)
-Tranquillizzare il suono. (Vuol dire un "molto vivace" diventa un "con calma")
-La freschezza delle altre valvole. (Vuol dire che sono bruciate?)
-Valvola può risultare sfuocata. (Nella foto?)
-La stessa impronta sonora. (Sta parlando del complesso "Le Orme")
-Livello di dettaglio migliore. (Sono state fate a suon di martello).
-Rumore di fondo inferiore. (Si potrebbe capire che esiste un fondo superiore).
-Il basso risulta più snello e meglio definito. (Una persona di un metro e sessanta che fa sport.
-Un pizzico di calore in più. (Vuol dire sovralimentare i filamenti?)
-Certe valvole hanno un altro suono. (Quando vengono percosse?)
-Le valvole più rivelatrici. (Doppi diodi?)
-Spietatamente rivelatrici. (Triplo diodo triodo ECLLL32)
-Mettere a nudo la musica. (Mha!)
-Il giusto punto di equilibrio tra musica ed analisi del suono.
-Il suono perde qualcosa.
-Il difetto di una valvola può essere nel suo aspetto.
-La 300B presenta la luminosità di una lucciola esaurita.

Mi sto sbellicando dalle risate, ma come si fa scrivere queste cose? Chi non è qualificato farebbe miglior figura a tenere per se queste opinioni che in rete chiunque le può leggere e farsi di lui una cattiva opinione. -_-

Questo pezzo non potevo evitare di criticarlo (mi perdoni l'autore).
CITAZIONE
Una delle caratteristiche di un impianto high-end è rappresentata dalla capacità di mostrare le eventuali differenze tra diverse registrazioni. Non intendo dire che voi possiate riconoscere se si tratta di Beatles o di Stones, ma le differenze di apparecchiature, processi e sfumature tra le registrazioni devono essere chiare. Si tratta della capacità di far capire quando a cantare è Paul McCartney piuttosto che John Lennon, evidenziare la differenza tra una "Telecaster" ed una "Stratocaster" ma la cosa più importante è quella di riuscire a capire quando un brano di un album è stato registrato in un altro studio rispetto ad un altro. Questa può essere un'arma a doppio taglio in quanto un tale impianto vi farà trascurare le registrazioni mediocri, al punto tale che inizierete ad ascoltare solo registrazioni ben fatte.

In tutto l'articolo si parla di riuscire a discernere particolari insignificanti quali la differenza che fa tra una valvola e l'altra di marche diverse e poi si paragona la voce di due persone diverse che cantano? Oppure di due chitarre così diverse nel suono? È importante riuscire a capire di uno stesso brano se è stato realizzato in uno studio piuttosto che in un altro? Anche il più cesso degli amplificatori fa sentire quelle differenze a meno che non sia bruciato per metà e gli altoparlanti appesi con un filo e con la gomma della sospensione ammarcita... basta non essere sordi e stare ad ascoltare... :woot:
E infine... chi è che scarta le registrazioni migliori in favore di quelle più schifose? :woot:
Ecco, questo è il mondo dell'Hi-Fi Hi-End... -_-
E andiamo anche a tradurre certi articoli... ma sarà poi vero? :unsure:

Edited by Lawrence - 22/4/2008, 12:13
 
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view post Posted on 8/1/2007, 15:44
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Immane Rompiball

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Voglio continuare il mio soliloquio, disquisendo su cosa intendo io per sistema hi-fi hi-end ovvero "serio".

Non vi spaventate se le mie affermazioni contrastano un pò con quelle della massa di hifisti esoterici. Vi invito solo a pensarci un pò sopra, a fare alcune verifiche, infine cercare di seguire la mia logica e poi se ancora avete qualche dubbio esprimerlo.

Quindi, partendo dal principio che si voglia riprodurre con fedeltà qualche strumento musicale in casa, occorre avere un'idea del suono che esce da questi strimenti. Prendiamo ad esempio qualcosa di molto comune tipo una buona chitarra acustica e un bravo suonatore di chitarra e li mettiamo a sedere in mezzo alla nostra stanza adibita ad ascolto, proprio nel punto a metà tra i punti dove abbiamo intenzione di mettere le casse ed apprestiamoci ad ascoltare. Noteremo che malgrado ci possano essere dei riverberi e degli echi o assorbimenti dovuti all'acustica della stanza, il risultato sarà stupendo. Poi aggiungiamo anche un sax con relativo musicista, poi magari anche una cornetta e relativo cornettista, disponendo di amici o di soldi per pagarli, aggiungiamo anche un bassista, e volendo strafare anche un percussionista. Non voglio dire un batterista con relativa batteria, perchè occorrerebbe una stanza bella grande per contenerli. Man a mano che si aggiungono musicisti, il livello sonoro della musica si alza, specialmente quando aggiungiamo il percussionista o addirittura la batteria.
Sicuramente quel frastuono attirerà i vicini ed i passanti, poi anche le forze dell'ordine se si insiste. Ma quella è vera alta fedeltà. Se si disponesse di un luogo abbastanza grande ed il gruppo che suona fosse abbastanza bravo direi che è l'ideale per ascoltare della buona musica.
Ora che ci siamo fatti l'idea di cos'è la musica ci siamo anche fatti l'idea di che livello sonoro produce. Quindi, la prima cosa da abbandonare con l'alta fedeltà della musica riprodotta è proprio il livello sonoro. Se trascuriamo i Pink Floyd che avevano una potenza di amplificazione audio di qualche decina di KW (forse anche qualche centinaio non ricordo), ma già un gruppetto Jaz produce un livello sonoro molto alto, se poi vogliamo riprodurre un'intera orchestra...
Suppongo che siate d'accordo su questo. Da un sistema casalingo non si può chiedere il livello sonoro di ciò che è stato registrato se non ci si limita ai gruppi che cantano acapella o i solisti di qualche strumento non tanto "rumoroso". Non tanto perchè non si possa fare tecnicamente quanto perchè "socialmente" pericoloso.
Ciononostante un amplificatore da qualche watt anche se seguito da enormi casse ad elevatissimo rendimento neppure è adatto. Quindi addio ai single ended monovalvola a triodo a riscaldamento diretto super esoterici. A meno di non usarne qualche decina contemporaneamente.
Se usiamo casse ad elevato rendimento in una stanza di circa trenta metri quadri con soffitti alti intorno ai quattro metri, con le pareti ben tappezzate di tende o di arazzi magari con parquet in legno e qualche divano "molle" qua e là una potenza appena adatta potrebbe essere intorno ai 50+50W massimi di amplificazione. Questo se non si ha la pretesa di rimanere indecisi se sono le casse a suonare o il nostro amico batterista che si è prestato per l'occasione con adeguata registrazione del suo pezzo riuscito meglio.
Ma... 50W veri (non quelli finti definiti di punta, di picco, ecc...) non sono pochi per delle valvole che oltretutto non devono presentare una distorsione significativa, ovvero inferiore al quasi percettibile 1%. Vero è che esistono valvole da trasmissione che facilmente raggiungono potenze dell'ordine dei KW. Ma purtroppo, abbiamo a che fare con la banda audio. Da 10Hz fino a 20Khz. E per motivi tecnologici quelle valvole non si possono usare. In definitiva i 50W per canale sono un buon compromesso, se si usano casse ad elevato rendimento. Mentre se si usano casse del tipo chiuso o anche bass reflex 50W di dimostrano decisamente pochi.
A questo punto, abbiamo scartato gli amplificatori super esoterici da 5-10W a triodo a riscaldamente diretto, single ended, senza reazione negativa. Anche perchè senza reazione negativa la distorsione in quegli amplificatori può raggiungere il 10% o più alla massima potenza. È vero che la massima potenza non viene quasi mai raggiunta, e che perciò lavorando a bassa potenza intorno ai 2W la distorsione sparisce? No. Come abbiamo detto e dimostrato praticamente sopra, se abbassiamo il volume sarà come sentire chi suona da molto, molto lontano. Come mettere un'orchestra in mezzo ad un campo e godersi lo spettacolo da un chilometro di distanza. Se questo è quello che considerate Hi-Fi, allora il SE a triodo a riscaldamento diretto senza NFB è quello che vi serve.
Ma se volete apprezzare la musica ad un livello appena paragonabile a quello "dal vivo" non potrete fare a meno di un amplificatore un pò più potente e più che altro più complesso.
Un push pull, magari di soli triodi, che è vero che vanno meglio dei pentodi ma che distorcono di più dei single ended senza reazione negativa. Ma con la reazione negativa un Push Pull di pentodi ha una distorsione inferiore a quella di un amplificatore single ended senza reazione. Perciò, viene spontanea una domanda:
Se un amplificatore single ended a soli triodi senza reazione negativa distorce del 10% ma la distorsione in questione colora il suono (non più Hi-Fi cioè conforme all'originale) ma non in modo "stonato" essendo le armoniche prodotte dal triodo solo armoniche pari, perchè deve risultare migliore di un push pull di pentodi con reazione negativa con una distorsione dello 0.1% che produce si armoniche dispari stonate ed indesiderate ma non percepibili?
Beh, sembra una fesseria ma la risposta esiste. Perchè è più semplice costruire un buon amplificatore single ended senza reazione negativa che un buon amplificatore push pull con reazione negativa. E più che altro perchè spesso il livello di amplificazione ad anello aperto dell'amplificatore in push pull viene tenuto alto come pure il livello di reazione portando la distorsione a livelli bassissimi, intorno allo 0.005% o anche meno alla massima potenza, fino a prima del clipping. Questo era considerato un buon risultato negli anni passati fino a che non è stato scoperto che una così bassa distorsione armonica andava a scapito della distorsione alla risposta ai transienti o della distorsione da intermodulazione. Ma se il guadagno ad anello aperto viene mantenuto appena al livello necessario che combinato con la reazione produce una distorsione sotto il 1% abbiamo ottenuto un amplificatore in classe AB push pull con qualità superiori a quelle di uno con un triodo in SE.
La qualità del suono di un amplificatore in Push Pull ben costruito risulta quindi adatta insieme ad una buona potenza resa per pilotare casse a tromba esponenziale full range o aiutate da un twetter per rinforzare la risposta agli acuti molto di più di quello che certi "esoterici" vogliono far intendere. ;)
 
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view post Posted on 9/1/2007, 11:11
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Immane Rompiball

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Continua il soliloquio.
Se siamo in cerca di qualcosa che ci faccia sentire la musica il più possibile fedele alla registrazione dobbiamo analizzare proprio questo punto.
Nel post precedente ho parlato di strumenti musicali reali suonati dal vivo. Ora vorrei andare un attimo oltre con alcune riflessioni. Parliamo di musica classica. Tutti gli strumenti di un'orchestra classica sono rigorosamente acustici. E la musica classica stessa è stata scritta quando certe timbriche moderne erano impensabili e anche improponibili. La musica clasica ha quindi una copertura della gamma audio quasi completa, e per deliziare lo spettatore del teatro che stava ad ascoltare i musicisti usavano gli strumenti per solleticare ora questa ora quell'emozione ora tutto l'insieme della percezione acustica. L'insieme delle frequenze e delle intensità sonore nella musica classica è quasi sempre molto complessa e perciò di difficile elaborazione da parte dell'elettronica che la registra. Allo scopo, si usano molti microfoni che arrivano ad un mixer che le smista su registratori una volta a nastro ora (forse) digitali a più piste per poi venire riprocessata e codificata in stereo per la diffusione su CD o su altro supporto. Ora il punto è proprio questo. La registrazione ed i mezzi impiegati per realizzarla. Vengono impiegati molti microfoni, questi possono essere di ottima qualità ma anche di scarsa qualità. Poi anche se di ottima qualità possono anche essere difettosi a causa di maltrattamenti vari. Il mixer non è certo un mixer a valvole, triodi in particolare ma a transistors o anche a circuiti integrati. Gli amplificatori microfonici non sono certo il top di quello che si può accreditare allo stato dell'arte di quello che viene dopo, cioè il nostro amplificatore esoterico a triodi a riscaldamento diretto in classe A single ended senza reazione negativa oppure al Futtermann OTL. Per eliminare il rumore di modo comune dei cavi e dei microfoni appesi sopra l'orchestra oppure in prossimità degli strumenti, o ancora in mano ai cantanti, si usano dei microfoni con uscita differenziale con all'altro capo del cavo subito dentro i pre o il mixer dei trasformatori adattatori di impedenza differenziali che eliminano il rumore indotto nei cavi. E come sappiamo i trasformatori non sono esattamente un dispositivo lineare e neppure perfetto. Alcuni amplificatori microfonici moderni usano circuiti integrati amplificatori strumentali con ingresso differenziale molto costosi, ma anche molto migliori dei vecchi trasformatori, ma dentro gli IC sappiamo che ci sono i transistors, e a detta degli audiofili, questi suonano male. Una volta che il suono prodotto dagli stupendi strumenti musicali acustici è arrivato al microfono e convertito in segnale elettrico, abbiamo detto, che passa attraverso molte manipolazioni transistorizzate dentro il mixer, ma il peggio si ha quando questo segnale elettrico viene registrato su nastro. Il nastro è un dispositivo magnetico ancor peggiore dei trasformatori di ingresso. Anche se il registratore è un Nagra professionale, all'interno troviamo ancora transistors e circuiti integrati che tramite (orrore) una testina magnetica "scrivono" sul nastro. Ma poi nel post-processing una testina magnetica rilegge quei segnali contribuendo ancora alla distorsione dei medesimi ed ancora passa attraverso transistors e transistors per arrivare di nuovo ad un registratore a nastri, questa volta su due piste e con questo abbiamo il master per i CD.
Qualcuno avrà da obiettare che ci sono registrazioni da master digitale, certo, ma lasciando ancora invariata la strada dal microfono al pre al mixer e poi fino a... dov'è che comincia il digitale? Dopo il registratore miltipista o subito? La qualità migliore si otterrebbe se la registrazione fosse fatta su un hard disk con un sistema di conversione analogico digitale ad ampia banda passante. Ma, un sistema digitale ad ampia banda passante produce molti dati al secondo, un sistema a sedici piste digitali produce tantissimi dati al secondo e maggiore è la banda passante e maggiore è la quantità di dati da registrare sull'hard disk che non può perderne neppure uno. Poi, supponiamo di avere un post-processing digitale dove i dati che rappresentano i segnali audio non vengono mai ritrasformati in segnali analogici fino alla masterizzazione sul master digitale che produrrà il CD oppure il SA-CD finale. Questo garantisce la linearità dei segnali? No. Durante il post processing digitale, il mixaggio e l'elaborazione dei segnali provenienti dai sedici canali (o più) viene fatta tramite algoritmi matematici che spesso possono introdurre errori che si tramutano in distorsione del segnale finale con relativa perdita di fedeltà. Quello che il sistema ha introdotto, e non è poco, è la decisiva fine del rumore di fondo prodotta dalle registrazioni e successive ri-registrazioni fatte con i nastri, anche se di recente i sistemi dolby e Dbx ci erano arrivati vicino.
Ora, un'altra aberrazione introdotta nella registrazione del master è "l'opinione" del regista che ascolta e corregge secondo il suo gusto oppure quello che lui crede sia meglio registrare e come. Quindi quello che sentiamo non è la registrazione piatta di quello che l'orchestra ha suonato ma qualcosa di simile interpretato dal regista che ha composto la registrazione.
Continua...
 
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view post Posted on 10/1/2007, 12:09
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Bene, quando compriamo un CD, un SA-CD, un DVD audio, o anche un vecchio LP (ancora peggio), compriamo una registrazione che è stata mixata, filtrata, equalizzata, compressa, digitalizzata, eccetto per l'LP o la cassetta (ma le compra sempre qualcuno?).
Quando scartiamo l'acquisto e lo mettiamo dentro il riproduttore, procediamo alla riconversione da digitale ad analogico (eccetto per l'LP e la cassetta), e poi crediamo (i puristi esoterici dell'HI-FI) di poter giudicare con questa l'impianto che viene dopo senza mai aver neppure sentito ciò che in origine era la fonte di quei suoni. Qualcuno sostiene che le registrazioni su LP sono migliori di quelle del CD addirittura perchè si sente il fruscio, la distorsione dovuta alla compressione RIAA e alla successiva riequalizzazione, alla ridotta banda di frequenze e alla pessima dinamica. Ora è giusto dire che non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace. Ad ogniuno i suoi gusti. Ma se parliamo di alta fedelta all'origine dei suoni, questo nulla ha a che vedere con i gusti. Se io registro un gruppo di amici che stonano come bufali, è giusto dire che la musica riprodotta fa schifo, ma questa nulla ha a che fare con la fedeltà con la quale viene riprodotta. I bufali che si scatenano potranno non piacere, ma potrebbero essere molto ben riprodotti.
Dallo stadio seguente al riproduttore, i segnali che rappresentano ciò che è stato inserito alla registrazione, possono subire ancora distorsioni e adattamenti da parte di tre elementi, l'amplificatore, il diffusore e l'ambiente.
Mentre non possiamo fare nulla, se non siamo musicisti e registrarci per conto nostro (che poi sarebbe la meglio), sulla musica che compriamo, possiamo fare molto per poter apprezzare meglio quello che qualche volta ci capita di comprare di buono.
L'amplificazione a valvole e la migliore scelta e gli altoparlanti a tromba esponenziale full range sono la logica conseguenza. Non per il fatto che un amplificatori usi delle valvole deve per funzionare bene, così non tutte i diffusori a tromba fanno il loro lavoro, ma se costruiti con certi criteri fanno sentire la differenza.
I motivi per cui comprare o costruire un sistema di questo tipo sono tanti e tutti giustificati dal risultato di qualità e di investimento dei propri soldi e/o del proprio tempo. Ma di questo ne parlerò nel prossimo post.
 
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view post Posted on 23/1/2007, 11:25
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Immane Rompiball

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Ecco una nuova puntata.
Perchè un amplificatore a valvole piuttosto che un commerciale a transistors, a mos-fets, magari in classe "D", oppure un "coso" multicanale tipo dolby digital 7.1 ecc... ?
Ecco alcuni motivi che dal mio punto di vista fanno propendere per un classico a valvole.
La musica "seria" ma anche la pop rock e jazz ha una sola provenienza, dal punto di vista dell'ascoltatore, dall'orchestra, dal palco o dal luogo dove il gruppo suona. Perciò l'ascoltatore non si trova nel mezzo all'orchestra o al gruppo rock o jazz, ma davanti ai musicisti. L'effetto stereo "allarga" la sorgente del suono fino a riportarla a simulare l'effetto dimensionale dell'intera orchestra. Quindi che diamine andiamo a cercare sette altoparlanti più un subwoofer? :wacko:
Dal mio punto di vista sono altri gli aspetti che contano. Per prima cosa dobbiamo considerare la qualità dei componenti che fanno funzionare l'amplificatore e per quanto tempo dureranno. Un aspetto sempre trascurato dai "consumatori". Quando si compra qualcosa ci si aspetta che duri in eterno senza rompersi o degradarsi in alcun modo. La realtà è che dopo aver comprato un oggetto "consumer" o "usa e getta" questo viene usato finchè ci sembra una novità, poi abbandonato. Quindi se dopo due o tre anni viene buttato perchè non funziona più il "consumatore" non si meravigia più di tanto. Ma gli oggetti usa e getta non possono costare patrimoni ed essere costruiti con materiali di alta qualità.
I prodotti moderni per Hi-Fi sono tutti o quasi di plastica metallizzata e all'interno ci sono circuiti integrati smd e componenti insostituibili. La vita di quel tipo di prodotto è limitata al termine di garanzia. Cioè, dopo aver fatto causa a chi te li ha venduti dopo otto anni, ti viene sostituito l'apparecchio, con chissà cosa visto i modelli cambiano ogni tre mesi.
Io penso che un amplificatore di altissima qualità ti può accompagnare per tutta la vita. Un oggetto costruito con componenti di altissima qualità e materiali costosi, tipo ottone, argento, acciaio inox, ferro stagnato, particolari dorati, condensatori in mica argentata, valvole di alta qualità, conduttori e materiali per le connessioni in plastica che non si deteriora, in teflon o ceramica, è bello anche solo da collezionare. Un "plasticone" che dopo dieci anni si è ridotto in polvere e qualcosa di gommoso all'interno no.
Un amplificatore di alta qualità costruito totalmente a mano con telaio in ferro stagnato e mogano, con rifiniture in ottone lucido, zoccoli in porcellana e teflon, con componenti montati a terminale di altissima qualità è senz'altro un oggetto da tenere per tutta la vita.
Se uniamo anche il fatto che amplifica il segnale audio in modo egregio, non mi piace dire "suona" perchè come ho spiegato prima gli amplificatori amplificano gli strumenti suonano, direi che chi può permetterselo un amplificatore a valvole artigianale, e per chi ne è capace autocostruito, vuol dire possedere qualcosa che negli anni conserva il suo valore e svolge la sua funzione.
Certamente, anche i componenti di altissima qualità si guastano. Ma se c'è la possibilità di sostituirli il problema è limitato. E se una radio a valvole Allocchio Bacchini del 1920 funziona ancora con i suoi componenti originali ad eccezione della valvola rettificatrice mi immagino quanto possa durare un amplificatore che usa componenti di qualità ben più alta e tecnologia più moderna.
Lo stesso concetto può essere applicato ai diffusori. Due casse di legno pregiato costruite a mano e coni di altissima qualità tipo i Lowther, ad alto rendimento a tromba esponenziale full range sono casse per sentire la musica per una vita senza stancarsi. Se il nostro scopo è sentire musica e non cercare all'infinito il sistema di amplificazione all'ultimo grido come gli appassionati di Hi-Fi e non di musica fanno. ;)
 
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mariomaggi
view post Posted on 29/6/2007, 17:24




Ciao Lawrence,
"soliloquium interruptus" :P

quando suonavo la chitarra nel complesso avevo costruito un pre a EF86 con anodica alimentata a pila a 9 V e con uscita catodica. Filamento in DC, ovviamente. Era uno spettacolo, ora non ho piu' tempo, se qualcuno ha voglia di provarlo, ricordo che quel circuito era invidiato soprattutto a segnale bassissimo.

Ciao
Mario
 
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view post Posted on 3/7/2007, 09:01
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Immane Rompiball

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Ciao Mario, e benvenuto nel forum. Lo sapevo che eri una "persona seria" -_-

Nel senso che le persone serie giocano con le valvole... gli altri ci rimangono secchi...:lol:
Anche se con soli 9V di anodica... :unsure:
La EF86 è un bellissimo pentodo a basso rumore. Sicuramente se posti lo schema potrà essere utile ai tanti che passano, visto che questo è il thread più visitato del forum. Dai, rispolvera i bei tempi quando si suonava la chitarra e non si pensava ad altro... :rolleyes:
 
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fouri3r
view post Posted on 7/9/2007, 12:37




Ciao a tutti,
io montavo impianti hi-fi car e di ampli ne ho sentiti, quello che ho visto in questi anni è che PER UN BUON IMPIANTO CI VUOLE UN BUON ORECCHIO DI CHI TARA, cioè:
-le casse vanno bene di cartone, ho sentito di tweeter con polvere di diamante che arrivano a 40KHz si e poi 20KHz in più chi li ascolta.......i cani!!!!In seta vanno più che bene.
-per gli ampli ne ho sentiti di tutti i gengeri, fatti con le tecnologie più strane, a dir la verità per un buon ascolto un valvolare tutto di rispetto, sono di un suono caldo che fa paura, ma la gente sembra che ci sente anche i battiti del cuore di chi canta....
L'alimentazione influisce ma quando da: la tensione costante, la corrente che serve, e non crea disturbi.....che gli vuoi di più!!!
Le vie bastano 2 e tutto messo in tree-mode(se usi un sub), altrimenti le fasi chi le riprende!?!L cosa che fa suonare un impianto sono i FILTRI tutti passivi fatti come si deve..
Dove lavoravo tutti con 10.000euro di impianto e poi alle gare VERE chi vinceva era il padrone del negozio con 2.000euro di roba dentro....ahahahah..come suonava!!!
L' 80% di quello che dice la gente, è tutto messo in testa da chi vende!!!!!!!!!!!!
Per le sorgenti penso che i cd fatti bene, registrati come quelli di musica classica, cioè con criterio, sono di lusso!!!
E non dico altro su tutta la gente che ci sta intorno.........
Questo è quello che penso, non voglio offendere nessuno, ma riporto la mia esperienza e chi la pensa diversamente...libero di farlo....io sono pronto al confronto e a cambiare le mie idee se qualcuno mi dimostra il contrario!!!!!!
Ciao a tutti.
Riccardo
 
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view post Posted on 7/9/2007, 14:00
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Immane Rompiball

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CITAZIONE
L' 80% di quello che dice la gente, è tutto messo in testa da chi vende!!!!!!!!!!!!

Ecco. Allora dei nostri... :lol:

CITAZIONE
Per le sorgenti penso che i cd fatti bene, registrati come quelli di musica classica, cioè con criterio, sono di lusso!!!
E non dico altro su tutta la gente che ci sta intorno.........

Ancora ragione... Vai che sei dei nostri... ;)

CITAZIONE
E non dico altro su tutta la gente che ci sta intorno.........

Allora conosci anche tu gli sburianati del quartierino... :lol:

Vabbè, dai. Quì stiamo cercando il pelo nell'uovo. Ma credo di avere una buona ragione per farlo. Come ho scritto sopra, se un amplificatore o una cassa tu la devi vendere, devi per forza fare i conti con il mercato, ma se la devi fare per te, per tuo uso e consumo, un pò di cura dove serve, costi quel che costi te la puoi permettere no?

Il buon orecchio non basta che lo abbia chi mette insieme l'impianto. Deve averlo anche chi lo compra e deve essere convinto di ciò che ascolta, altrimenti ti fa diventare imbecille a cercare cose che non ci sono. Tu prova a vendere un impianto ad uno sburianato di Hi-Fi e poi te ne accorgi al primo amico che gli capita in casa e gli dice che "si il tuo impianto va benino ma è poco fluido con i bassi e troppo sdilinquanto sugli acuti, i medi poi mi sembrano troppo estrinsechi. Il mio è molto più bilanciato sui bassi, più intrinseco nei medi e decisamente più bilanciato sugli acuti. Poi è evidente che l'errore di fase supera per lo meno i 3.5 gradi centigradi..." :lol:
Vedi se non ti chiama per cambiare tutto... :lol:
Ma, ripeto, quì non si parla di Hi-Fi, anche se sembrerebbe, si parla di elettronica e della fisica, della tecnica e della tecnologia che sta dietro all'Hi-Fi. Insomma, quello che ci interessa in questa sezione, è la parte scientifica e musicale dell'alta fedelta, anche il lato storico lo accettiamo. Ma in questa sezione non si parla del lato commerciale, a meno che non si tratti dei componenti elettronici. Perchè quel lato e la gente che lo pratica lo aborriamo. <_<

Edited by Lawrence - 10/9/2007, 10:07
 
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fouri3r
view post Posted on 7/9/2007, 14:27




Ciao,
ti posso dire che in riguardo al punto di vista scientifico, con un mio amico stiamo per incominciare a livello di laboratorio un test sul comportamento delle valvole, ci vorrà qualche mese, ma alla fiine vifarò sapere il risultato della ricerca!!!!!!!!!!!
Ciao.
Riccardo
 
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view post Posted on 10/9/2007, 09:09
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Immane Rompiball

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Tienici informati, e se guardi in giro, sul forum, ci sono molti link a siti dove puoi scaricare molti libri di elettronica sulle valvole degli anni 50 dove trovi di tutto e di più.
 
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fouri3r
view post Posted on 17/9/2007, 12:20




Ho letto un pò di articoli sulle valvole, a dir la verità gli unici validi (secondo me) sono quelli di Giuseppe Dia, pubblicati su eletronica flash che io pochi giorni fa ho scaricato dal sito ma che ora è chiuso :( .
Se riuscurete a trovarli da qualche altra parte......
Vi consiglio vivamente di leggerli,vi sfateranno tanti miti........e vi diranno cose molto senzate e veritiere sugli ampli a valvole.
Cmq se non li trovate pian piano farò dei riassunti e li pubblicherò qui.......
Riccardo
 
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view post Posted on 17/9/2007, 13:54
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Immane Rompiball

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Grazie, fouri3r. Ogni cosa nuova fa sempre piacere sentirla.
Noi non siamo "mitomani" :lol: e ormai sugli ampli a valvole sappiamo di tutto e di più. Certo che di fondamentalisti che si sono presi una sbandata per le cose strane c'è pieno. Se ti leggi qualcosa di quello che ho scritto o degli articoli che ho postato troverai che quì diamo pane al pane e vino al vino. Non ci illudiamo che gli amplificatori commerciali siano degli status symbol nè che siano a valvole e neppure che siano a qualcosaltro. Quelli che riusciamo a fare da noi, potenzialmente sono molto meglio di qualunque altro, ma solo potenzialmente, perchè richiedono un sacco di tempo, tanto studio, tanto lavoro e tanti soldi. Ma noi li facciamo per passione e per amore per qualcosa che ormai non si trova più in giro tanto facilmente. E non badiamo al tempo perchè li facciamo a tempo perso, lo studio ormai ce l'abbiamo, e i soldi li mettiamo quando li abbiamo.
Facci un esempio dei miti che ti ha sfatato quel libro e parliamone. I miti sono belli perchè sono dei miti, ma è ancor più divertente scoprire su cosa si basano e se queste basi sono di solida roccia o di morbida bufala... :lol:
 
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fouri3r
view post Posted on 17/9/2007, 15:06




Ora ti porto in piccolo esempio poi quando ho un pò di tempo (ho un esame vicino devo studiare) vi fornisco l'articolo, si dice che i migliori ampli non sono retroazionati....oggi sembra una che se hai un ampli con retroazione hai un cassonetto.... il Prof Giuseppe Dia dice:si è vero che riportando il segnale in gresso a frequenze alte la lunghezza d'onda diminuisce ed il segnale può non essre proprio in controfase all'ingresso e può creare dei rumori ma cmq da sua parte ha che salva il sedere in molti casi e chi conosce un pò di elettronica sa i suoi vantaggi e dice che in un pezzo di musica classica quando c'è il pieno, un ampli con la retrazione è molto migliore, io non ho provato ma per le mie conoscenze dei benefici della retroazione non stento a crederlo...poi cmq bisognerebbe provare!!!
Un'altra cosa è che il triodo è meglio del pentodo....dice che si è vero il triodo distorge la 2^ armonica, che è molto meno fastidioso, ma lo fa del 8% su 3W, invece il pentodo lo fa sulla 3^ armonica (che è più fastidioso) del 10% su 12W quindi portandolo a 3W si arriva anche allo 0.8-0.1%!!!!!!
Riccardo
 
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47 replies since 26/5/2006, 11:01   6842 views
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