Me lo ricordo Daniele, e sto cercando di aiutarti, ma credimi, non è facile...
Per quanto riguarda il generatore quello non va bene per il PWM, l'idea del generatore è venuta prima, quando tu mi hai chiesto come avevo fatto io a fare il riscaldamento a induzione e quando tu mi hai chiesto come far passare una corrente da 1.8A quadra nel tuo solenoide. Io, infatti ho usato qualcosa di simile.
Ad ogni modo, 1:6 = dal 16% circa sull'impulso positivo fino a 6:1 84% circa del duty cycle. Poco per fare un buon PWM, ma non è detto che per te non sia sufficiente. Non saprei, perchè ancora non ho capito, e non ci hai chiarito cosa diamine ci vuoi fare ed in elettronica prima si deve capire e dopo fare.
Le uscite del generatore sono a 50Ohm di impedenza perchè quello è lo standard dei carichi applicati.
L'offset DC sarebbe la componente continua sovrapponibile al segnale.
I dB sono il 20logV1/V2... è una storia lunga da spiegare.
Di solito un attenuatore attenua tutto il segnale DC compresa.
Poi veniamo al tuo solenoide. Se meccanicamente a te interessa una forza tra solenoide vincolato ed un nucleo ferromagnetico vincolato in senso opposto, il solenoide può essere alimentato in corrente continua e fare da elettromagnete, senza troppi sbattimenti. La resistenza interna dipende esclusivamente dal tipo di avvolgimento e dalle dimensioni fisiche dell'oggetto e non dalla sua impedenza. Puoi avere decine di induttanze da 35mH di diverse dimensioni e con resistenza interna diversa, da 1000 ohm fino a qualche ohm. Dipende da come è stato costruito.
All'inizio chiedevi di come si comportava la corrente nel solenoide in un circuit RLC. Questo ha poco senso, perchè se non alimenti quel circuito con qualcosa questo non fa nulla, non ci passa corrente in quanto non c'è tensione da nessuna parte. A seconda della forma della tensione applicata questo circuito si comporterà in modo diverso. Poi abbiamo tolto il condensatore, ma una capacità parassita rimane sempre ai capi della bobina, cioè in parallelo alla bobina.
Abbiamo anche detto però che la tensione applicata sarà variabile ma con una frequenza per cui la capacità sarà trascurabile. Poi siamo arrivati all'onda quadra e agli impulsi del PWM. Tutto questo discorso non ha nè capo nè coda, stiamo ravanando tra argomenti sparsi. Cosa dovevi farci non l'hai ancora detto. Io ho sempre presunto ciò di cui tu hai l'aria di non voler rivelare.
Se vuoi tutelarti dai ladri di idee sappi che è da un pezzo che esistono attuatori magnetici di ogni tipo per ogni utilizzo. E che questi attuatori non sono altro che delle semplici bobine o solenoidi, come preferisci, che si alimentano in corrente continua. Oppure si simula il valore medio della corrente continua tramite un PWM che si ottiene nei modi più disparati per fare un controllo di forza di trazione. Un integrato L294 fa questo lavoro fino a 2A, mi sembra di ricordare. Cerca STM L294 e trovi il datasheet. Gli attuatori li trovi quà:
http://it.rs-online.com/web/search/searchB...7&Ntt=solenoidiL'integrato L294 lo trovi quà:
www.st.com/stonline/books/pdf/docs/1331.pdfSe i valori di quell'induttanza ti vengono fuori da calcoli teorici, questi dovranno pur essere basati su dei dati di progetto. Basandoti su questi puoi optare per un'induttanza diversa ed evitare di avere una stufa da 272 ohm di resistenza interna. Un'induttanza essenzialmente deve essere un'induttanza non un calorifero...