CITAZIONE (GILA75 @ 29/12/2010, 12:01)
accidenti che casino!!!
CITAZIONE
La y=f(ξ) è invece, la rappresentazione della tensione in funzione della frequenza.
ecco, qui già m'incasino!
Normale, ma la cosa è molto semplice, anzi di più, almeno fino a quì. Il problema è che non ti figuri nella mente questa faccenda e perciò ti sembra mostruosamente incasinata.
Tutto questo vuol dire che:
Hai presente l'oscilloscopio? Eh? Si? Bene. Nell'asse delle Y cosa c'è? La tensione misurata. E nelle X cosa vedi? Il tempo che passa. La "cosa" che vedi nello schermo, sul piano cartesiano si chiama in matematica, è la funzione (da non scambiare con la funzione d'onda di una particella subnucleare come in tanti fanno, quella è tutt'un'altra cosa). Quindi, possiamo dire che quella linea non sono altro che la congiungente di tutti quei punti dello spazio cartesiano del display dell'oscilloscopio che coincidono con la descrizione della funzione. Della funzione di che? Diciamola giusta. Di Y in "funzione" di X. Per questo si chiama "funzione" abbreviando, e quindi si scrive y=f(x).
Nel nostro caso x=t cioè l'asse delle ascisse o asse "x" rappresenta lo scorrere del tempo.
Naturalmente noi possiamo decidere cosa diamine rappresentare negli assi e se noi mettiamo nelle ascisse invece che il tempo, la frequenza otterremo l'indicazione del contenuto della tensione in funzione della frequenza.
CITAZIONE
In poche parole, il mio segnale viene suddiviso nelle varie armoniche?
Quindi la portante a frequenza f0 avra' un valore di per esempio un volt, l'armonica un valore magari di mezzo volt ecc...?
La prima armonica non c'è, un'armonica è un multiplo intero della fondamentale. C'è la fondamentale la 2ª armonica che è il doppio, la 3ª armonica che è il triplo, la 4ª armonica che è il quadruplo e così via. Però il segnale potrebbe anche essere composto dalla somma di due frequenze non armoniche, queste daranno uno spettro che indica intensità del segnale e frequenza dell'onda 1 dell'onda 2 della somma delle due e della differenza delle due più la somma e la differenza di tutte le loro armoniche se ne hanno. Una sinusoide pura non ha armoniche.
Il segnale non viene suddiviso come si potrebbe pensare in una serie di filtri ma viene analizzato e "trasformato".
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In pratica io con una fft faccio quello che dovrei fare con dei filtri ,cioe' con dell'hardware, ma tutto via software?
Ecco, non esattamente. Non è la stessa cosa.
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Io avevo pensato per fare un piccolo analizzatore di spettro di usare dei filtri attivi e poi multiplexare i canali del covertitore ad
quindi avrei (mettiamo) 5 file di led da 8 led ciascuna che si accende sempre a vu-meter, ma solo per quel determinato campo di frequenza.
Si può anche fare un analizzatore con quel sistema ma ti servono più filtri e più convertitori, mentre con la FFT fai tutto con un solo convertitore e senza filtri.
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La FFT in pratica fa questo? Si smazza tutto via software, senza hardware esterno?
Da come posso capire allora, se è così, superato lo scoglio della difficoltà del software è molto vantaggiosa.
Certo. Gli oscilloscopi digitali fanno proprio così.
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Anche se non mi è chiaro come un convertitore AD possa distinguere:
se io immetto 1000 hz a 2 volts il convertitore per esempio lo quantizza a 100 bit, ma anche se io immetto 500 hz e ho la stessa intensità mi segnera 100 bit e quindi?
Il convertitore campiona, converte in numero digitale intero a n bit, tipo 8, 10, 12, 14, 16 bit, il valore di tensione che legge in ingresso. Come valore... P.es.
Per un convertitore a 8 bit con ±5Vfs:
0V= 0000 0000
5V= 0111 1111
-5V= 1000 0000
0.039V=0000 0001
-0.039V=1111 1111
1V= 0001 1001
-1V=1110 0111
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Ovvio che mi sfugge qualcosa
Ovvio...