Ed eccomi qua con una piccola recensione di una serie di interruttori italiana di cui si trova veramente molto poco sul web.
Sto parlando della serie "ZEUS" della ditta produttruce di materiale elettrico italiana Rapizzi, facilmente riconoscibile tra le tante per il suo particolare aspetto, guscio in bakelite marrone, decalcomania gialla e rossa della ditta e levetta smaltata di rosso e verde a seconda che l' interruttore fosse aperto o chiuso.
L' interruttore di cui voglio parlare è molto particolare in quanto può essere considerato il primo magnetotermico d' Italia, come si può leggere in questa imamgine. (proveniente dal sito del museo elettrico virtuale "La luce", dove ho trovato molte cose che non mi sarei mai nemmeno immaginato!
www.museolaluce.com)
https://i570.photobucket.com/albums/ss149/N...DETT_PN_N2A.jpgQuesti invece sono i miei interruttori, che tra l' altro sto usando tutt' ora, e si dimostrano veramente validi nonostante l' età!
Da sinistra ci sono, un interruttore magnetotermico da 5 ampere bipolare, un interruttore magnetotermico unipolare da 10 ampere e un interruttore a fusibili (all' interno) da 20 ampere, si vede chiaramente il simbolo della ditta!
Il funzionamento di questi interruttori è molto curioso, più che magnetotermici sono solamente "magnetici", in quanto intervengono solamente per forti sbalzi di corrente (ad esempio un cortocircuito), ma non per sovraccarico.
Queste sono due foto dell' interno dell' interruttore da 5 ampere, si vede chiaramente come sono fatti i contatti, ed ancor più chiaramente si vedono le due grosse bobine di sgancio, avvolte intorno a due tubicini d' alluminio contenenti delle sbarrette in ferro, in caso di cortocircuito erano proprio queste sbarrette a scattare in fuori sollevando quanto basta i contatti mobili, per riarmare l' interruttore è sufficiente abbassare e rialzare la levetta (purtroppo in questo lo smalto colorato è molto rovinato)
Questa è la vera parte interessante dell' interruttore, le barrette una volta uscite dal tubicino, disarmando l' interruttore. (spunto di corrente di un grosso variac)
E qui la semplice operazione per riarmare l' interruttore, semplicemente spegnendolo e riaccendendolo. (non preoccupatevi, la tensione è stata tolta a monte mentre lo facevo laugh.gif)
Bene, sperando di aver fatto cosa gradita, qua si conclude l' analisi dettagliata degli interruttori del pannellino del mio laboratorio in cantina, dove mi sembrava un aborto affiancare PVC e magnetotermici da barra DIN con valvole, oscilloscopi e strumenti d' epoca!