push-pull classe A "Melvin Leibowitz"

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l.d.forest
view post Posted on 13/10/2011, 12:58




Salve a tutti gli appassionati di valvolari, volevo sentire il vostro parere di questa variante dell'ampli by Melvin Leibowitz. Amplificatore push pull con KT88 in classe A, carente di splitter, quindi il segnale all'ingresso non viene manipolato e portato a lavorare in classe A grazie a un generatore di corrente fatto con un LM317. Potenza 25w.
Forse la potenza un po scarsa?, ma forse vale la pena sacrificarla in funzione della qualità, potrebbe essere il Lm317 un po rumoroso?, magari sostituirlo con un Mosfet come sorgente di corrente.
Ci sono dei Kit della ODD Blocks, ma non è questo il punto, mi piacerebbe un giorno sperimentarlo con la mia testa e i miei mezzi senza ricorrere a un kit. Volevo sentire il vostro parere. Grazie.

Edited by l.d.forest - 13/10/2011, 16:22

Attached Image: ScreenHunter_3

ScreenHunter_3

 
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view post Posted on 13/10/2011, 15:43
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Immane Rompiball

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Come ti ho risposto per M.P. il circuito ha una provenienza affidabile, ma ci sono diversi ma e qualche se...
A me non piacciono i semiconduttori in mezzo alle valvole. A me non piacciono circuiti "strani" fuori dalla norma.
Questo non significa che quel circuito non funzioni bene, ma significa tante altre cose che implicano delle scelte personali. Questo si traduce, in "se a te piace così prova a vedere se funziona o se ti riesce di farlo funzionare" se ti piace, tienlo così. :)
 
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l.d.forest
view post Posted on 13/10/2011, 15:56




Grazie Law per la tua oppinione, molto apprezzata. C'è una cosa che mi rode, l'impedenza de TU (8k) non è un po alta, mi pare che per un PP con le KT88 si usi un valore attorno ai 5k.
 
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view post Posted on 13/10/2011, 17:48
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Immane Rompiball

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Non saprei perchè. Forse perchè lavora in classe A e non in AB1 non saprei. Bisognerebbe ricalcolare tutto. Comunque, in effetti, a prima vista sembra effettivamente alta. :unsure:
 
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l.d.forest
view post Posted on 13/10/2011, 20:41




stranamente gli 8k sono presenti in tutti i progetti che ho visto, nonostante cambino le valvole il valore è sempre quello, pure nel circuito originale di Melvin Leibowitz. Mi chiedo se magari potrebbe avere a che fare con la risposta in frequenza.

Attached Image: melvin

melvin

 
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l.d.forest
view post Posted on 14/10/2011, 15:42




Credo di aver capito perché 8k, l'impedenza di una valvola è Z=Va/Ia quindi +ò- 400v/100mA=4k, in classe AB1 quando la valvola V1 lavora al 100% ,l'altra V2 ,lo farà al 25% ò -, quindi l'impedenza che vedrà il trafo sarà 4k+1k=5k. per il secondo 1/2ciclo i ruoli delle valvole s'invertono ma il trafo vede sempre 5k. Nel caso del circuito classe A, V1 e V2 lavorano sempre al 100% quindi 4k+4k=8k.
E' un po banale questo ragionamento ma spero sia nella giusta direzione .
 
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view post Posted on 14/10/2011, 16:00
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Immane Rompiball

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Purtroppo il ragionamento fa un pò acqua.
Per "impedenza" del trasformatore, detto in modo ignorantesco, si intende esattamente l'impedenza che il trasformatore presenta sul primario quando sul secondario è presente il carico tipico. L'impedenza in questione dipende dal rapporto di trasformazione al quadrato. Ovvero, se sul secondario di un trasformatore con rapporto di trasformazione di 1:25 si connette una resistenza di carico di 8Ohm equivalente puramente resistivo degli 8Ohm di un altoparlante generico, questo trasformatore presenterà sul primario un'impedenza di:

Zp=8Ohm x 252=5Kohm.


Se il trasformatore ha due primari da 1:25 e si connettono in serie non si ottiene 10Kohm che sarebbe la somma di 5Kohm + 5Kohm ma 1:25+1:25= 1:50 e quindi:

Zp=8Ohm x502=20Kohm.

Questo, malgrado ogni sezione presenti sempre 10Kohm sul suo generatore.

Inoltre, la resistenza interna della valvola è data da Va/Ia. Questa rappresenta la resistenza equivalente in serie al generatore rappresentato nel modello equivalente del circuito di uscita della valvola e non l'impedenza vista sul primario del trasformatore.

Quindi, perchè tutti usano un trasformatore da 8kohm di impedenza? Forse, perchè quello è ciò che si trova in commercio. Chissà. :unsure:
 
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l.d.forest
view post Posted on 15/10/2011, 17:31




è vero il mio ragionamento fa acqua da tutte le parti, mi sono lasciato affascinare dai numeri, d'altronde l'uomo crede più ai miti che alla cruda realtà. Comunque non montano quel trafo perché non trovano altro, è da 50 anni che usano valori simili. Dunque ho scritto a un Americano che ha realizzato l'amplificatore, ecco la sua risposta:

_____________________________________________________________________________________________________________
Yes the impedances are higher. The reason is two fold. First all the amplifiers operate in class A mode. The constant current source prevents any departure into the AB area. Class AB amps are designed for higher levels of current flow when operating in the AB area, this results in the need for a lower impedance (different ratio of turns in the transformer to effectively couple the increased power). The second part is related to distortion. Maximum power transfer is obtained normally when the load and plate impedance are equal. However, significant reductions in distortion can be achieved if the ratio is different. With approximately 15-25% more load, the distortion can be reduced often by half. All my designs favor low distortion over power output.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
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view post Posted on 17/10/2011, 08:55
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Immane Rompiball

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Confermo che la risposta è logica non ci sono dubbi. Quella è una filosofia per ridurre la distorsione. Io preferisco altre soluzioni, ma le vie per ottenere un buon risultato sono infinite. ;)
 
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l.d.forest
view post Posted on 17/10/2011, 10:10




grazie per la tua conferma ma quando dici "altre soluzioni", ti riferisci a soluzioni di tipo costruttive o di dimensionamento(parlando sempre del Trafo). Puoi darci qualche consiglio. Grazie.
 
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view post Posted on 17/10/2011, 11:07
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Immane Rompiball

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No, intendo altro tipo di tecnologia. P.es. un SE in classe A, o un PP in classe AB con NFB... C'è da spaziare in lungo ed in largo scegliendo circuiti e valvole diverse. Ovviamente, si possono ottenere ottimi risultati in molti modi. Io non sono un fanatico di una sola cosa, solo quella e soltanto quella, anche se, ammetto, che di porcherie ce ne sono altrettante, e forse anche, di più da scoprire. :rolleyes:
 
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l.d.forest
view post Posted on 22/10/2011, 23:25




volevo fare un ultimo apporto a questo post, ho trovato questo bel grafico dove si può vedere il comportamento della potenza di uscita in funzione dell'impedenza del primario. Con un valore di 4k, superati i 15w di potenza si entra nella regione: class AB1, sotto questa potenza si rimane in class A. Con un'impedenza di 8k o maggiore, l'ampli si comporta sempre in class A o quasi fino la massima potenza 30w. Sara finalmente una questione di gusti personali dove collocarsi, ci sarà sempre un compromesso tra qualità e potenza.

Attached Image: po vs load

po vs load

 
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view post Posted on 24/10/2011, 08:45
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Immane Rompiball

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Uhmmmm...
La faccenda non è così semplice. La classe di funzionamento non viene stabilita solo dal carico anche se contribuisce e comunque non è il sistema corretto per studiare il comportamento del circuito.
Il carico anodico deve essere adattato di volta in volta all'altoparlante e non cambiando l'impedenza dell'altoparlante per cambiare il carico anodico.
Il bias della valvola, cioè la tensione di polarizzazione della griglia controllo, è quello che stabilisce con maggior efficacia la classe di funzionamento.
Sembrerebbe che il grafico dimostrasse che non avendo altra scelta per il TU che non quella, come si può cambiare la potenza in uscita cambiando l'impedenza dell'altoparlante mantenendo il solito rapporto di trasformazione.
Anche se ciò è possibile, non si otterrà mai ciò che si può ottenere con un trasformatore studiato ad hoc per il circuito e la polarizzazione delle valvole.
Un pò come mettere delle ruote di diametro più grande all'auto per farla andare più forte... :unsure:
 
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l.d.forest
view post Posted on 24/10/2011, 10:41




si sono perfettamente d'accordo, ho voluto condividere questo grafico perché mi è sembrato molto illustrativo e chiarificatore, almeno lo è stato per me. Tra i tanti punti scuri che ho o che avevo(questa discussione mi ha aiutato e ho ripreso il libri in mano), pensavo che quando un amplificatore era dichiarato Classe AB1, lo fosse in tutto il suo funzionamento. Guardando questo diagramma vedo che a bassa potenza(segnale di griglia debole) si comporta in Classe A e poi alzando la potenza con la manopola del volume, si passa alla classe AB. E' giusto, se stabilito un punto di lavoro e poi viene cambiato il carico, l'amplificatore non lavorerà più come dovrebbe e questo mi fa capire che quando dichiarano: che un ampli può sopportare un carico di 4 ò 8 ohm con una singola uscita è qualcosa poco credibile. Per ogni tipo di carico deve esserci un'uscita dedicata, altrimenti abbiamo una situazione che non è né carne né pesce.
 
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view post Posted on 24/10/2011, 10:55
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Immane Rompiball

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Sicuramente. Anche se negli amplificatori a semiconduttori la cosa è meno sentita.
Ovviamente, anche un amplificatore a valvole che ha un TU con carico di uscita previsto per 4 ohm può pilotare un carico da 8 e viceversa ma non si ottiene il massimo rapporto tra potenza in uscita e distorsione.

Gli amplificatori in classe A presumono che circoli sempre la corrente anodica. Quelli in classe B Solo per metà segnale, quelli in classe C per meno della metà del segnale (inteso come periodo), quelli in classe AB presumono che circoli sempre una corrente di bias per un periodo superiore alla metà del periodo del segnale.
 
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