Con la mia pluridecennele esperienza, n'èvvero, posso permettermi, con somma modestia, di indicare alcuni punti di riflessione sull'argomento. (Da leggersi come farebbe Gasmann).
Alta fedeltà o Hi-Fi (High fidelity) vuol significare letteralmente "il più possibile simile all'originale audio".
Tutti sono esperti di alta fedeltà oggi, e anche ieri per carità, la megalomania e la presunzione umana (italica in special modo) non hanno conosciuto limiti di tempo, ma alcune prove mi hanno dato modo di riflettere.
Tra i tanti lavori che ho fatto nell'ambito della libera professione ho anche fatto il tecnico riparatore di Hi-Fi.
Nel tempo libero in occasione delle consegne e/o dei prelievi del materiale da riparare ho avuto modo di organizzare, insieme ai commercianti più fondamentalisti, delle prove di ascolto con "grandi" marche di amplificatori, diffusori e riproduttori. Da quelle prove è emersa la "tara" mentale degli amanti dell'Hi-Fi esoterico.
Ecco una lista delle prove e dei risultati. Le prove sono state eseguite in una stanza di medie dimensioni, sempre la stessa per tutte le prove, con le pareti tappezzate da tende pesanti e da pannelli di insonorizzazione.
1- L'amplificatore con il volume leggermente più alto suona meglio.
Nel mezzo a molte casse e molti amplificatori tutti accesi abbiamo scelto un sistema solo per fare una prova senza far capire ai presenti cosa cambiasse nella comparazione tra due audizioni che componevano la prova stessa. L'unica cosa che cambiava era che la prima audizione era a 3dB di livello più alta. Tutti indifferentemente hanno dichiarato che il primo amplificatore senza dubbio alcuno, "suonava" meglio del secondo che sicuramente era di scarsa qualità, forse un giapponese che era in bella mostra acceso ma non collegato a nulla. Quindi, in una comparazione tra due audizioni, quella a volume più alto sembra più gradevole di quella a volume più basso.
2- L'effetto psicologico controlla il parere.
In questa prova abbiamo usato lo stesso sistema senza nessuna variazione di alcun tipo. Quindi il suono prodotto nella prima audizione era uguale a quello della seconda. La differenza stava solo nel fatto di aver fatto sapere che il primo amplificatore era un Mark & Levinson ed il secondo un amplificatore costruito da me, in bella mostra anche quello, acceso ma non collegato a nulla.
Dei dieci audiofili presenti soltanto uno ha riconosciuto onestamente, in modo molto imbarazzato di non aver notato differenza alcuna, con disapprovazione generale degli altri che chiaramente hanno sentito che il mio era evidentemente peggiore.
3- Conoscere o gradire un brano musicale fa pensare ad un miglior sistema di amplificazione.
Come nella prova 2, abbiamo fatto due audizioni dello stesso pezzo nelle stesse condizioni ma di due pezzi diversi. Uno con l'Aida di verdi e l'altro con non ricordo quale pezzo sconosciuto. Entrambe le registrazioni ottime della Deutsch Grammophone. Sicuramente il primo amplificatore era il migliore risultato indiscutibile.
4- La comparazione tra amplificatori di alta qualità non è distinguibile.
Questa prova è stata fatta dicendo a tutti, circa una ventina di persone, che dovevano scegliere il nome di un amplificatore da abbinare ad ogni prova, in quanto l'unica cosa che cambiava tra le varie prove era solo l'amplificatore e basta, il resto rimaneva invariato. Il risultato fu puramente casuale. Due erano concordi ad affermare che li avevamo imbrogliati perchè avevano saputo delle prove precedenti e che avevamo in realtà, usato sempre il solito sistema in dieci audizioni tutte uguali. Gli amplificatori erano tutti di ottima qualità ma erano dieci amplificatori diversi da prezzi molto diversi.
Vorrei ritornare sul significato di alta fedeltà. Questo è un concetto un pò vecchiotto che comprendeva in se il giudizio totale di un sistema composto da un "grammofono". Quindi il complessivo, piatto, braccio, testina, amplificatore e diffusore. Oggi, questo concetto lo usiamo a sproposito quando parliamo di un solo componente. In particolare descrivendo un amplificatore con la parola suona meglio questo di quello gli audiofili più evoluti danno prova dell'ignoranza abissale, della superbia e della presunzione che hanno.
Queste persone, eccetto rare eccezioni, non hanno frequentato il conservatorio e non conoscono la musica, non ne capiscono un tubo di elettronica e di tecnica del suono, spesso non sanno suonare uno strumento musicale che non sia il campanello di casa, passano il tempo ad ascoltare lo stesso pezzo di musica classica che ormai conoscono a memoria e ad esprimere pareri insindacabili. Ma sono molto utili per influenzare le scelte degli acquirenti di questo o quel prodotto.