MTA: Un mini finale tutto pepe per studiare a casa in cuffia. E non solo

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svalvolman
view post Posted on 23/5/2012, 16:44




Signori & chitarristi illustrissimi, a voi l' MTA!

Un càzzìllo mooolto utile, implementato a suo tempo in una mia customizzazione di un DAVOLI Show II: Si tratta di un piccolo ampli a valvola per lo studio a casa, in cuffia. Penso di aver trovato in questo progetto delle soluzioni davvero interessanti. Avete i vicini che rompono? Vi scòccia accendere/sprecare la testa o il rack per tale "semplice occasione"? Bene questo è proprio quello che ci vuole! Il calore di un ampli valvolare single ended in classe A che COSTA POCO, CONSUMA POCO ed ha anche l' emulazione cassa-cabinet ! Tutto rigorosamente analogico, quindi. E poi, lo rivalvoli con 10 euro! Il trasformatore d'uscita è un comunissimo modello da alimentatore 230 - 6+6 V da 3 o 5 VA. Nessun modello speciale! Tutto materiale di facilissima reperibilità ed economicità.
Utilizzare come T.U. un modello da rete è possibile (specialmente su potenze così basse, poi) avendo però l' accortezza di NON accoppiarlo direttamente alla corrente continua; in esso deve transitare solo ed esclusivamente la corrente alternata del segnale musicale.

Proprio a questo scopo serve il condensatore da 1uF 400V ed il gruppo dei pochi componenti che gravita attorno al transistor TIP 50. Infatti esso svolge la funzione di carico attivo e ci permette di sfruttare appieno la resa disponibile (abbastanza modesta in verità, ma sufficiente per un paio di cuffie), il cosiddetto "swing" di tensione offerto dal triodo ECC finale.
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L' alimentazione non è molto critica e si può realizzare in modo anche minimalista. Per esempio, per il nostro l' MTA , si potrà utilizzare un trasformatore di recupero da una vecchia radio a valvole fuoriuso, oppure quello preso da una fonovaligia. Attenzione però che non si tratti di AUTOTRASFORMATORE, ma che abbia primario e secondario. E' molto importante perchè c'è il rischio di prendere delle scosse superbe assai... e se si è un cincinnino sfortunati, ci si rimette addirittura le penne! Ok?
Un esempio di tipico alimentatore potrebbe essere questo:
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Una piccola nota sull' alimentatore: Ricordate che, nel caso vogliate utilizzare come tubo una ECC88/E88CC al posto della ECC82, i piedini che fanno capo al filamento sono sempre 4 e 5, ma la tensione di alimentazione dev' essere di 6,3 VAC - circa 400mA (e non 12,6VAC - 250mA come per l' ECC82). Basterà adeguare il secondario dedicato del trasformatore di alimentazione.

Un' altra piccola nota sulla scelta della valvola: Come si può notare è stata prevista sia l' ECC82/12AU7 che la ECC88 (oppure le varie sue versioni europee o americane). La differenza tra le 2 consiste in una potenza d' uscita leggermente maggiore per l' 88, rispetto all' 82, unita ad una maggiore durata e robustezza (dovuta alla maggiore potenza dissipabile dell' ECC88, rispetto all' altra). Anche la sensibilità d' ingresso è maggiore con la 88.

Però, fondamentalmente le caratteristiche generali nel complesso, in questa applicazione, sono simili. Forse l' ECC88 suona più "pulita", essendo decisamente più lineare della 82. Beh, potete sempre provare quella che più vi aggrada, al limite, no?

Ah, dimenticavo... Questo apparecchio, anche se nato per pilotare delle cuffie, potrebbe essere anche sfruttato coi nostri pedalini, nella catena degli effetti, prima dell' ampli di potenza vero e proprio, per scaldare il suono e arricchirlo armonicamente. Potremo saturarlo ed inviare così un suono molto caldo e convincente anche a bassissimi volumi al nostro amato 100W. Imballiamo il piccoletto e non la bestia!

Basterà fare in modo che sulle due uscite dell' MTA (previste per le cuffie) siano perennemente collegate le due resistenze da 33 Ohm 1W (non usatelo senza carico, la valvola ne soffrirebbe, poverina!), in modo da simulare la presenza delle stesse e, tramite una presa jack, collegarsi ad una di queste per "uscire" verso l' ampli.

Alla prox, buona ispirazione sonora e
Ciao uàgliòooooo!
 
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