| Cari ragazzi e (ragazze?) diffidate dal titolo, anche se forse essi (i gremlin) c'entrano. Non curate degli orrori ortografici e di sintassi che magari compirò in quanto stanchissimo. Stamane come vi ho scritto in tag (almeno credo) sono stato chiamato verso le 11 per andare a dare una mano, lavorando come un mulo fino alle 7... Esausto, sfinito, lavorando con quella maledetta mascherina per proteggerti dalle polveri, che farà anche bene ma ti soffoca e ti fa sudare, in un capannone in luglio agostato, con anfibi per proteggersi da vetri e pezzi di lamiera, con pantaloni in cotone pesante da lavoro sempre per proteggersi... Sfinito. Torno a casa e preparo 2 pizze, per me e la mia non so come chiamarla. Finita la cena voglio parlare. Non voglio lasciare li, mezzo morto e muto l'ennesimo discorso sul stare o non stare insieme. Ancora. Non mi bastano le mie mani per tenere il conto di quante volte sia successo. Ed ogni volta una parte del mio cuore spariva, lasciando posto al vuoto. Il mio cuore alla fine si è svuotato di ogni sentimento. In questi mesi, si stava un poco riempiendo, anche se avevo già passato e superato in questi 2 anni tormentati tutte le varie fasi ( tristezza, dolore, malinconia, rabbia, odio ecc). Eravamo tornati allegri e felici come prima, dopo che lei aveva ripreso la pillola e i suoi maledetti estrogeni erano tornati alla normalità (9 mesi quasi senza ciclo fa malissimo). Ho avuto una settimana di inferno a lavoro ed era normale che fossi scorbutico (esclusi i 95 gradi che ci sono a firenze), dato che potevo perdere il posto. Il lavoro per me è fondamentale, per poter aiutare sua madre (oramai sono un paio di mesi che non le posso pagare l'affitto, anche se per lei e con lei faccio mille lavoretti) per poter uscire qualche sera con l'annalisa e passare una serata diversa e divertente. E per poter fare progetti per il futuro. La pressione forse era un pò altina, ma ovviamente lei non lo capisce. Ha sempre sua mamma che comunque gli allunga 20 euro... Io se son senza soldi son senza soldi. Me li ha offerti in "prestito" mille volte sua mamma, escludendo che è in gravissime condizioni economiche, non accetterei mai dei soldi. Non li voglio neanche dai miei quando a bastonate mi costringono a prenderli.
Quindi ovviamente come già vi ho detto, lei è tornata sui suoi passi, ancora una volta mettendo in dubbio il noi. E appunto stasera, come già detto, ho voluto dire tutto.
Il mio consiglio è stato di non comportarsi così con la gente perchè rimarrà sola. Non son tutti buoni o stupidi come me che sopportano. Alla seconda volta, se non alla prima, ciao, vai a fan*****. Non ne posso più di questi ripensamenti. Ora oggi a lavoro, il capo mi ha chiesto che facevo ad agosto. Il che mi fa presupporre un qualcosa che non dico, per non attirare verso di me le ire di qualche dio o semidio che probabilmente c'è l'ha con me. Inoltre il nostro motto è diventato " Prima mettiamo a posto prima torniamo tutti a lavoro". Sono indeciso. IO ora sono indeciso. Lei mi dice che vorrebbe che me ne tornassi a casa, e se ho un lavoro devo pensare io cosa fare. Meglio tornare a casa, alla mia vecchia vita, ai miei amici, ai miei fantasmi e alle cose dalla quale sono scappato per poter stare finalmente tranquillo la notte e non sempre con l'ansia che mi distruggeva o rimanere qui? Forse potrei avere un lavoro qui. Che non è da buttar via, visti i tempi del kaiser che ci sono. La paga è anche discreta, anche se ora, non sapendo il mio futuro, non so neanche se è variata. Oramai qui mi son fatto un mio stile di vita, ho un appartamento tutto per me dove poter stare e fare quello che voglio( sarebbe come già accennato della mamma della anna, sono al piano di sotto) e dubito che riesca a tornare a casa, abbandonando questo stile che ho creato. Rimanere, partire e tornare alla terra natia come fu Itaca per Ulisse, trasferirmi in nuove terre incontaminate?
Non so sul serio se riuscirei a tornare su a casa. Intendo a stabilirmi nuovamente su. E vi ho già detto i perchè. Anche se effettivamente su ho tantissimo, tutto. Amici, luoghi, eventi.. Qui ho poco e niente. Ho qualche luogo, un'amica che conoscevo già e basta. Potrei stare qui e lavorare, mettendo soldi da parte e cercando un'altra dimora. Ma se mi trasferissi, mi allontanerei dal lavoro e perderei l'uso della macchina (non mia). E le cose si complicherebbero. Potrei stare qui e far finta di niente, essere uno sconosciuto che lavora e vive qui, dando un affitto e basta. So che è stata una grandissima delusione, ma non riesco neanche più ad arrabbiarmi. Sono dispiaciuto, sconsolato, quello si...
Ti impegni per fare qualcosa ed invece di ottenere risultati non ottieni niente. Fai di tutto per mantenerti il posto di lavoro e quando tutto sembra sistemato la ditta brucia. Ma i maledetti gremiln la finiscono di torturarmi? Dubito che una batteria difettosa esplodendo incendi 600 metri quadri di "capannone". Vabbè io stringo i denti che, oramai, son tutti consumati a forza di farlo e vado avanti. Certezze? Nessuna. Che farò? E lei, ci pensa mai al futuro signor Martin? Ma vorreste davvero dirmi che, essere come sono io è sbagliato? Alla mia età dovrei avere altri interessi? No, non esiste. E se sarò io ad essere sbagliato pazienza. Scartatemi pure, non importa, magari troverò qualcosa di meglio... L'una e mezza, alle 7 devo svegliarmi per non so quante ore di pesante lavoro. So che chiuderò la porta e non l'aprirò. Non andrò su, non cercherò e non mi farò trovare. Se non ci fosse sta cosa del lavoro andrei anche da un amico che è vicino a dove sono io, per un paio di giorni per staccare un pò. Inizierò a vivere come se fossi da solo, pensando solo a me stesso e se gli altri stanno male pazienza. Oramai che ci vuoi fare, se è questa la piega che deve prendere io non tenterò più di stirarla.
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