Law mi dispiace, ma tutti gli schemi che ho trovato riportano reattori analoghi a quello del link.
Le uniche differenze stanno nel fatto che il rigeneratore può essere separato dal reattore oppure contenuto nello stesso involucro e nel modo in cui viene trascinato il catalizzatore.
In tutti gli esempi sono raffigurati i multi cicloni che ti hanno lasciato perplesso.
A questo punto non so più a cosa pensare. Resta unicamente il cracking a letto fisso, ma l' efficienza è più bassa ed i grattacapi abbondano.
In pratica dovresti preriscaldare bel oltre il punto di fusione la carica e immetterla in uno dei 3 reattori finchè il catalizzatore non si avvelena.
A quel punto dovresti dirottare il flusso nel secondo reattore e flussare vapore nel primo.
Quando anche il secondo reattore si avvelena dovrai deviare la carica nel terzo reattore, deviare il vapore nel secondo ed immettere aria nel primo. E così via.
Dovrete quindi organizzare l' impianto in modo da recuperare calore in abbondanza per produrre tutto quel vapore e stare ben attenti a non insufflare aria prima del dovuto, altrimenti farete i fuochi di San Giovanni.
Inoltre il vapore deve essere sufficientemente caldo da non "freddare" il letto catalitico, altrimenti il successivo step di rigenerazione non potrà avvenire e tutto il processo si bloccherà. (NB la combustione con aria dei residui carboniosi serve sia a rigenerare il cat, sia a fornire il calore necessario al processo.)
La carica deve essere insufflata dall' alto, aria e vapore dal basso.
Le pressioni di esercizio sono di circa 2 atmosfere. Con i catalizzatori vi potete sbizzarrire: allumina, silice, argille, zeoliti, acidi di Lewis vari etc. l' importante è che sia roba acida.
Potreste provare a realizzare un reattore prototipo di piccole dimensioni su cui studiare il catalizzatore migliore per il vostro grasso e le condizioni operative più performanti (Partendo da una T di cracking di circa 500 C°).
Fisicamente dovrete prendere un bel cilindro di acciaio inossidabile, riempirlo con il cat. ed iniziare a fare delle prove, ma la porosità e la dimensione adatta dei grani dovrete estrapolarla da soli, lo stesso vale per le dimensioni definitive ed il tempo massimo per cui il reattore può lavorare prima di dover essere rigenerato.
Questo è l' impianto di cracking meno costoso di cui ho notizia, quindi, se l' efficienza vi soddisfa, non potete sperare di spendere di meno.
Spero non mi sia sfuggito nulla
Edited by DamnLarsen - 8/11/2013, 01:54