Sono difficili da trovare, ma alcuni ATX arrivano ad oltre 800W di potenza, ed hanno incluse protezioni contro sovraccarichi e cortocircuiti... il problema è la corrente in uscita, un ATX così potente eroga oltre 70A dal trasformatore principale, lo schema sopra postato reggerà correnti così alte? Poi, un problema molto frequente che si verifica nella fase di modifica di un ATX, derivato dalla complessità dei circuiti anti sovraccarico, cortocircuito e quelli di feedback, è il non funzionamento dell' inverter.
Spesso, il circuito di switch che alimenta il primario del trasformatore, funziona solo se riceve il segnale di passaggio di una bassissima corrente nel secondario, c'è qualche porta logica che invia il segnale di feedback ad un altra porta che attiva l' inverter di potenza, questo mi è sembrato di capire smontando un alimentatore per notebook da 30W, ma probabilmente mi sbaglio su qualcosa...
Stessa cosa vale per gli ATX, se io modifico il circuito secondario a bassa tensione ed alta corrente credo di mettere fuori uso il sistema di feedback e di conseguenza non riuscire ad alimentare l' inverter principale.
Se poi l' ATX è di alta qualità c'è caso che sia montato su un circuito a doppia faccia, il che significa saldature SMD, quindi morire impazziti per tentare di rimuovere un resistore grande quanto un granello di sabbia...
Poi comunque resta il problema delle armoniche, uno dei pochi punti deboli della tecnologia switching...
Sapete consigliarmi qualche schema di un inverter ad onda sinusoidale (anche simulata) funzionante a 230V raddrizzati? Se così fosse basta acquistare un nucleo in ferrite ed avvolgere il rame di spessore variabile tra primario e secondario, poi raddrizzare, livellare e regolare con l' apposito circuito, ammesso che funzioni
Mi era pure venuta l' idea di utilizzare la piccola saldatrice TIG inverter che possiedo, per modificarla e farla diventare un alimentatore stabilizzato. Attualmente eroga 25.2V 80A, in fase di saldatura consuma quasi 2kW, e il trasformatore interno è piccolissimo, appena 40x35x12 mm, mentre uno lamellare a 50Hz non oso immaginare quanto sarebbe grande e quanto peserebbe...
Avevo idea di aprire il nucleo del trasformatore e riavvolgere il secondario, con filo più sottile e più giri, così anziché erogare (25/1,41) =
17,73Vac dovrebbe erogare intorno a 40Vac, così da fare un alimentatore da più di 50Vdc. Il problema è il circuito della saldatrice TIG, stampato a doppia faccia e saldature in SMD, quando l'ho visto ho chiuso ed avvitato tutto, ho sistemato la saldatrice nella custodia e messa a posto. Ne vale la pena "addentrarsi" nel complesso circuito superficiale a doppia faccia e modificare il circuito? Oppure utilizzo le vie alternative sopra citate, come l' ATX o un trasformatore a 50Hz?
Riguardo gli alimentatori a bassa frequenza: ho cercato su RS alimentatori toroidali con uscita 50V ma la potenza massima è 350W, e comprarne due viene 240€ e più, che son troppi considerando che devo aggiungere il super condensatore di livellamento da più di 100€
L' aspetto favorevole del trasformatore a 50Hz e che, non essendo alimentato ad impulsi come quello dell' ATX, non crea disturbi, ma, l' aspetto contrario, è che il condensatore non viene caricato 300 mila volte al secondo come nel caso dell' ATX, quindi deve essere di maggior capacità...
Non so dove mettere le mani, aspetto qualche vostro suggerimento!!