Alimentatore da banco stabilizzato regolabile

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† Inevitable Shock †
icon7  view post Posted on 20/12/2013, 23:17




Ultimamente volevo comprare un alimentatore da banco stabilizzato regolabile da 1V a 30V, per alimentare il driver di un trasformatore di riga triplicato (flyback). Il prezzo è proibitivo, supera 800€, considerando che a me serve almeno da 750VA, e considerando che lo utilizzerò anche per il driver di una bobina di Tesla ad IGBTs (ancora in costruzione) e comunque per inverter vari, non sapevo se convenisse "costruirselo" per intero oppure comprare un alimentatore ATX per computer e modificarlo...

Da quel che ho capito la corrente di ripple deve essere più bassa possibile, altrimenti, se per esempio amplifico un segnale audio, crea disturbi.
Negli amplificatori in genere vengono utilizzati trasformatori toroidali, anche lamellari, ma non switching... come mai? Per l' uscita non "pulita"?

Se per esempio dovessi pilotare un driver per flyback audio modulato, l' utilizzo di un alimentatore switching tipo ATX comporterebbe disturbi?
Lo schema del driver: www.mh-audio.nl/gif/plasma/arc-speaker_TL494.png

Un toroidale da 750VA è più piccolo di un lamellare, è vero, ma è comunque troppo ingombrante e pesante rispetto ad uno switching, quindi, secondo voi, conviene il toroidale con ponte raddrizzatore, condensatore 50V 47'000uF e di seguito il circuito regolatore di tensione oppure un alimentatore ATX "modificato" con tensione e corrente regolabile? Qui spiega come fare: www.chirio.com/switching_power_supply_atx.htm

E, alla fine della pagina, l' autore commenta dicendo:

CITAZIONE
L'ATX modificato a 13,8V 20A è stato provato in collegamento ad apparati radio trasmittenti VHF e il rumore di fondo è trascurabile. Non adatto per HF in quanto presenta parecchio rumore. Buono il comportamento con assorbimenti impulsivi presentando la tipologia di switching una bassa impedenza in uscita.

Con il toroidale raddrizzato e livellato si verificano disturbi analoghi?

Lo schema qui sotto presenta il circuito regolatore di tensione,
CITAZIONE
From power transformer

è l' uscita diretta del trasformatore con nucleo in ferrite? In genere hanno tante uscite, a diversi voltaggi, rispettivamente (3,3/1,41)= 2,34V, (5/1,41)= 3,55V, (12/1,41)= 8,51V e quella a 0V. Se io prendo 0V e 8,51V, dispongo di tutta la potenza dell' alimentatore?

Lo schema del circuito regolatore:

atx_psp_lab_schema_01_2011
 
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† Inevitable Shock †
view post Posted on 29/12/2013, 21:46




Se utilizzo un inverter ad onda pseudo sinusoidale per alimentare il trasformatore in ferrite i disturbi si verificano ancora? Correggo parte di ciò che ho detto, gli amplificatori audio esistono anche switching... Perché però è preferibile utilizzare trasformatori toroidali o lamellari? Se nell' uscita dello switching metto una perlina ad anello in ferrite filtro le armoniche superiori che "disturbano" ? Oppure devo utilizzare condensatori di più grande capacità?
 
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view post Posted on 30/12/2013, 10:14
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Immane Rompiball

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Uhmmm...
Dunque, il circuito che hai postato è molto strano. Cos'è che regola l'uscita? Bhò... :wacko:
Un alimentatore stabilizzato da 750W è qualcosa di "enorme", per questo costa uno sproposito.
Il fatto che debba poter essere regolabile da 1V a 30V rende le cose ancor più costose e impossibili.
Un ATX non supera i 350W forniti in totale a 12V e 5V non è variabile e non è protetto in corrente.
Insomma, tradotto in parole comuni, una bella grana... :o:
 
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† Inevitable Shock †
view post Posted on 3/1/2014, 22:31




Sono difficili da trovare, ma alcuni ATX arrivano ad oltre 800W di potenza, ed hanno incluse protezioni contro sovraccarichi e cortocircuiti... il problema è la corrente in uscita, un ATX così potente eroga oltre 70A dal trasformatore principale, lo schema sopra postato reggerà correnti così alte? Poi, un problema molto frequente che si verifica nella fase di modifica di un ATX, derivato dalla complessità dei circuiti anti sovraccarico, cortocircuito e quelli di feedback, è il non funzionamento dell' inverter.
Spesso, il circuito di switch che alimenta il primario del trasformatore, funziona solo se riceve il segnale di passaggio di una bassissima corrente nel secondario, c'è qualche porta logica che invia il segnale di feedback ad un altra porta che attiva l' inverter di potenza, questo mi è sembrato di capire smontando un alimentatore per notebook da 30W, ma probabilmente mi sbaglio su qualcosa...

Stessa cosa vale per gli ATX, se io modifico il circuito secondario a bassa tensione ed alta corrente credo di mettere fuori uso il sistema di feedback e di conseguenza non riuscire ad alimentare l' inverter principale.
Se poi l' ATX è di alta qualità c'è caso che sia montato su un circuito a doppia faccia, il che significa saldature SMD, quindi morire impazziti per tentare di rimuovere un resistore grande quanto un granello di sabbia... -_-
Poi comunque resta il problema delle armoniche, uno dei pochi punti deboli della tecnologia switching...

Sapete consigliarmi qualche schema di un inverter ad onda sinusoidale (anche simulata) funzionante a 230V raddrizzati? Se così fosse basta acquistare un nucleo in ferrite ed avvolgere il rame di spessore variabile tra primario e secondario, poi raddrizzare, livellare e regolare con l' apposito circuito, ammesso che funzioni :rolleyes:

Mi era pure venuta l' idea di utilizzare la piccola saldatrice TIG inverter che possiedo, per modificarla e farla diventare un alimentatore stabilizzato. Attualmente eroga 25.2V 80A, in fase di saldatura consuma quasi 2kW, e il trasformatore interno è piccolissimo, appena 40x35x12 mm, mentre uno lamellare a 50Hz non oso immaginare quanto sarebbe grande e quanto peserebbe... :o:
Avevo idea di aprire il nucleo del trasformatore e riavvolgere il secondario, con filo più sottile e più giri, così anziché erogare (25/1,41) = 17,73Vac dovrebbe erogare intorno a 40Vac, così da fare un alimentatore da più di 50Vdc. Il problema è il circuito della saldatrice TIG, stampato a doppia faccia e saldature in SMD, quando l'ho visto ho chiuso ed avvitato tutto, ho sistemato la saldatrice nella custodia e messa a posto. Ne vale la pena "addentrarsi" nel complesso circuito superficiale a doppia faccia e modificare il circuito? Oppure utilizzo le vie alternative sopra citate, come l' ATX o un trasformatore a 50Hz?

Riguardo gli alimentatori a bassa frequenza: ho cercato su RS alimentatori toroidali con uscita 50V ma la potenza massima è 350W, e comprarne due viene 240€ e più, che son troppi considerando che devo aggiungere il super condensatore di livellamento da più di 100€
L' aspetto favorevole del trasformatore a 50Hz e che, non essendo alimentato ad impulsi come quello dell' ATX, non crea disturbi, ma, l' aspetto contrario, è che il condensatore non viene caricato 300 mila volte al secondo come nel caso dell' ATX, quindi deve essere di maggior capacità...

Non so dove mettere le mani, aspetto qualche vostro suggerimento!! :huh:
 
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view post Posted on 8/1/2014, 10:25
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Immane Rompiball

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Se io avessi una saldatrice TIG, me la terrei molto cara visto che costano sopra i 700 euro. :)
Gli switching hanno un rendimento altissimo, intorno all'85% perchè funzionano con onda quadra. Il trasformatore è piccolo perchè per ogni raddoppio di frequenza il trasformatore può ridursi della metà. Il trasformatore è in ferrite perchè un trasformatore in ferro sarebbe migliore, ma le perdite nel ferro lo renderebbero una stufa.
Purtroppo si deve sempre scendere a dei compromessi. Ma i compromessi possono essere buoni o pessimi. Gli alimentatori per PC sono delle ciofeche commerciali che devono costare poco e devono servire appena allo scopo, e così sono costruiti.
La cosa migliore è decidere a cosa serve un alimentatore e farne uno regolabile nel campo ristretto che si necessita.
Ricordo, però, qualche secolo fa, riparai un alimentatore misto switching lineare da laboratorio. Il primo stadio era switching e pre regolava la tensione in ingresso ad un secondo regolatore lineare mantenendo un delta appena sufficiente allo stadio lineare per funzionare, e quindi, dissipare il minimo possibile in tutta la gamma di regolazione da 1.2 fino a 35V.
 
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† Inevitable Shock †
view post Posted on 8/1/2014, 14:52




La mia fortunatamente è una piccola saldatrice TIG e MMA da 240 euro, per questo vista la sua potenza "forse" conveniva adattarla e farla diventare un trasformatore regolabile che costa il quadruplo... E' del tutto simile a questa ma me l'hanno fatta pagare di più -_- : www.ferramenta-utensili.it/product....accessori~.html
Però fa il suo lavoro molto bene, e non mi ha fatto nulla di male... il circuito interno è un doppia faccia con saldature SMD, meglio lasciarla così com'è... ;)

CITAZIONE
Ricordo, però, qualche secolo fa, riparai un alimentatore misto switching lineare da laboratorio. Il primo stadio era switching e pre regolava la tensione in ingresso ad un secondo regolatore lineare mantenendo un delta appena sufficiente allo stadio lineare per funzionare, e quindi, dissipare il minimo possibile in tutta la gamma di regolazione da 1.2 fino a 35V.

Questa invece può essere una buona soluzione, non ci avevo pensato, ottimizzare un alimentatore lineare come se fosse switching...
In teoria, la frequenza massima per un trasformatore con nucleo in ferro è 400Hz, altrimenti scalda. L' inverter che precedeva il regolatore lineare nell' alimentatore misto che tu smontasti molto tempo fa lavorava sempre a bassa frequenza, giusto? Le dimensioni del trasformatore erano quelle reali, quindi uno da 700w sarebbe dovuto essere grande almeno 15x15x12 cm ? Regolando la tensione si otteneva una variazione di tensione su L2, ovvero il secondario, ma la corrente in qualche modo può essere regolata? Forse al diminuire della tensione diminuiva anche la potenza che l' inverter erogava a L1.

CITAZIONE
La cosa migliore è decidere a cosa serve un alimentatore e farne uno regolabile nel campo ristretto che si necessita.

E' molto difficile... cioè, adesso devo regolare la tensione da 32V a 40V per il driver del flyback, ma domani potrebbe darsi che dovrò alimentare un driver per un diodo laser con 2,2V, e magari regolare pure la corrente, è vero che ci sono apposite resistenze, ma in fase sperimentale (visto che sbaglio molto spesso :D ) è più sicuro lavorare con 12V 2A più che con 12V 70A, e magari qualcosa va storto e mi esplode tutto in faccia :huh:
Oggi si può trovare in commercio qualcosa del genere oppure bisogna arrangiarsi con alimentatori lineari pesanti come dei treni o switching poco performanti? I toroidali li ho esclusi da subito perché costano oltre i 200 euro, di quella potenza... un lamellare costa lo stesso? Dove posso procurarmeli? La riluttanza del nucleo in ferro è maggiore di quella di un nucleo in ferrite, tipo negli switching?
 
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view post Posted on 8/1/2014, 15:22
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Immane Rompiball

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AAAAAHHhhhhhhh ecco. Quella non è TIG, ma solo una saldatrice inverter. Ne abbiamo una anche a lavoro. Comunque, saldano bene e fanno bene il loro lavoro. Continuo a pensare che io la lascerei fare così com'è, mentre un alimentatore me lo costruirei, anche per la buona ragione dei componenti SMD... :(

CITAZIONE
n teoria, la frequenza massima per un trasformatore con nucleo in ferro è 400Hz, altrimenti scalda. L' inverter che precedeva il regolatore lineare nell' alimentatore misto che tu smontasti molto tempo fa lavorava sempre a bassa frequenza, giusto? Le dimensioni del trasformatore erano quelle reali, quindi uno da 700w sarebbe dovuto essere grande almeno 15x15x12 cm ? Regolando la tensione si otteneva una variazione di tensione su L2, ovvero il secondario, ma la corrente in qualche modo può essere regolata? Forse al diminuire della tensione diminuiva anche la potenza che l' inverter erogava a L1.

Si, la frequenza massima è circa 400Hz, ma ci sono nuclei Metglass toroidali che vanno molto più su. Comunque, l'inverter di circa 30 anni fa lavorava intorno ai 400Hz. Però... considera che se un trasformatore da 1KW a 50Hz è (cito a caso) 150x150x200, a 100Hz può benissimo essere fatto con un nucleo da 150x150x100, mentre a 200Hz, sempre il solito KW può essere fatto con un nucleo da 150x150x50 e a 400Hz può essere fatto con un nucleo da 120x120x50 o 100x100x100 o giù di lì. Se si usano lamierini speciali come quelli in Metglass si risparmia molto peso perchè se si riuscisse ad arriva a 800Hz il KW di cui sopra (sempre ipoteticamente) potrebbe essere un 80x80x80 e così via. Poi, c'è da dire che se si lavora in PWM si riesce a regolare la tensione in uscita in base al carico sull'uscita e quindi si può fare una buona preregolazione prima di un regolatore lineare. C'è poi, la quantità di spire e la dimensione e la lunghezza dei fili del primario e del secondario ecc... molto favorevole.

CITAZIONE
E' molto difficile... cioè, adesso devo regolare la tensione da 32V a 40V per il driver del flyback, ma domani potrebbe darsi che dovrò alimentare un driver per un diodo laser con 2,2V, e magari regolare pure la corrente, è vero che ci sono apposite resistenze, ma in fase sperimentale (visto che sbaglio molto spesso :D ) è più sicuro lavorare con 12V 2A più che con 12V 70A, e magari qualcosa va storto e mi esplode tutto in faccia :huh:
Oggi si può trovare in commercio qualcosa del genere oppure bisogna arrangiarsi con alimentatori lineari pesanti come dei treni o switching poco performanti? I toroidali li ho esclusi da subito perché costano oltre i 200 euro, di quella potenza... un lamellare costa lo stesso? Dove posso procurarmeli? La riluttanza del nucleo in ferro è maggiore di quella di un nucleo in ferrite, tipo negli switching?

L'alimentatore variabile da 12 a 30V in laboratorio non deve mancare. Io ne ho uno lineare fatto con un trasformatore toroidale ed un regolatore LM338K su un congruo dissipatore ed è molto utile fino a 5A. Il campo di variazione lo "implemento" usando i secondari in parallelo o in serie a seconda se sono nella fascia tra 8 e 16 e/o tra 16 e 30V.
Ho imparato che per altre cose occorre fare sempre un alimentatore dedicato e farne a meno è poco utile.
Se cerchi in rete puoi trovare ogni sorta di trasformatore di ogni tipo e se cerchi Metglass trovi anche chi vende quei nuclei. Io ho imparato a riavvolgermeli, anche perchè il primario a 220V, che è quello più ostico, rimane sempre com'è, mentre è il secondario che puoi avvolgerti da te. Una buona sorgente di trasformatori in ferro sono gli inverter per computer scoppiati.
Mentre se vuoi dedicarti agli switching, allora devi trovare il nucleo giusto proveniente da saldatrici, inverter e/o comprarli alla RS o alla Distrelec o altro.
 
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† Inevitable Shock †
view post Posted on 9/1/2014, 15:15




CITAZIONE
Si, la frequenza massima è circa 400Hz, ma ci sono nuclei Metglass toroidali che vanno molto più su. Comunque, l'inverter di circa 30 anni fa lavorava intorno ai 400Hz. Però... considera che se un trasformatore da 1KW a 50Hz è (cito a caso) 150x150x200, a 100Hz può benissimo essere fatto con un nucleo da 150x150x100, mentre a 200Hz, sempre il solito KW può essere fatto con un nucleo da 150x150x50 e a 400Hz può essere fatto con un nucleo da 120x120x50 o 100x100x100 o giù di lì. Se si usano lamierini speciali come quelli in Metglass si risparmia molto peso perchè se si riuscisse ad arriva a 800Hz il KW di cui sopra (sempre ipoteticamente) potrebbe essere un 80x80x80 e così via. Poi, c'è da dire che se si lavora in PWM si riesce a regolare la tensione in uscita in base al carico sull'uscita e quindi si può fare una buona preregolazione prima di un regolatore lineare. C'è poi, la quantità di spire e la dimensione e la lunghezza dei fili del primario e del secondario ecc... molto favorevole.

Eh, ma il problema rimane... Utilizzando un nucleo che funziona bene a 800Hz ed un inverter a tale frequenza riduciamo solo le dimensioni, come l' esempio che mi hai fatto, ma resta sempre il problema dell' inverter e dell' onda quadra che genera disturbi.

Se dobbiamo utilizzare un inverter allora conviene andare sullo switching e salire oltre i 300kHz, così un trasformatore da 700W sarà massimo 5x5x3 cm, altrimenti utilizzando un trasformatore a 50Hz ci imbattiamo in più di 14Kg di peso ma nessun disturbo, ed il condensatore deve essere gigante, circa 5'000uF ogni ampere alla massima tensione, nel mio caso sarebbe (700W / 50V)= 14A

A questo punto, non mi interessa il peso del trasformatore, solo il prezzo e il rumore - ripple in uscita, che deve essere il più basso possibile. In genere per gli alimentatori da laboratorio si preferisce un trasformatore tradizionale a 50/60Hz, ma nei casi dove servono più di 1'500W si ricorre allo switching, riducendo i disturbi il più possibile.

Ecco, io costruendolo "home made" non dispongo di elevate tecnologie per sopprimere i disturbi di uno switching, quindi forse il lineare è meglio, e regolare tutto alla fine, dopo aver raddrizzato e livellato i 36V ac del trasformatore.
Lo so che lavorando in PWM si pre-regola meglio il trasformatore, ma diventa uno switching a tutti gli effetti, tranne per la bassa frequenza (800Hz coi Metglass). Al limite posso mettere tre trasformatori a 50Hz da 12V 20A con i secondari in serie, così raddrizzandoli ottengo 50Vdc...
Resta solo il circuito stabilizzatore e regolatore, magari (se possibile) con una tensione che va da 0,5V a 50V (chiedo troppo? :D :huh: ) O comunque almeno dai 5V ai 50V, niente di più, altrimenti il gioco non vale la candela, soprattutto i soldi che ci spendo sopra...

Il circuito regolatore che hai fatto con il regolatore LM338K regge intorno ai 5A? Ho trovato anche questo: http://it.rs-online.com/web/p/regolatori-d...ineari/0655644/, ma la corrente massima è 15A, a me serve da oltre 70A (700/12), considerando che alcuni driver richiedono quella potenza a 40V mentre altri anche a 12V :huh: Tipo la mitica DRSSTC di Steve Ward da 1kW, se la dovessi fare mi limiterò a 700W ;)

Capita sempre di trovare applicazioni che consumano 1W massimo a 3V ed altre che chiedono più di 700W di potenza a 50V... Si può senz'altro provvedere a costruire diversi tipi di alimentatori stabilizzati, il problema è il costo finale, se devo spendere 350 euro per un alimentatore da 30V a 50V da 700W, 250 euro per un alimentatore da 12V a 30V sempre 700W e 140 euro per uno da 1V a 12V da 150W spendo come se compro direttamente un alimentatore "commerciale" con tensione regolabile da 1V a 50V e corrente regolabile da 0,1A a 30A... Dovrei trovare qualche circuito stabilizzatore e regolatore adatto a potenze così elevate... -_-
 
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view post Posted on 9/1/2014, 18:36
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Immane Rompiball

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Ad un compromesso dovrai sempre comunque arrivare. L'importante è che il compromesso sia comunque vantaggioso.
Considera che i regolatori lineari hanno una reiezione del ripple molto alta e l'alimentatore misto vintage ne faceva largo uso. I regolatori tipo LM338K possono essere messi anche in parallelo... oppure si può usare uno o più transistors per aumentare la corrente in uscita.
Insomma, botte piena e moglie ubriaca non possono occupare lo stesso spazio nello stesso tempo. ;)
 
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† Inevitable Shock †
view post Posted on 9/1/2014, 19:45




CITAZIONE
I regolatori tipo LM338K possono essere messi anche in parallelo...

Questa potrebbe essere una soluzione, ma se usassi un variac raddrizzato, livellato e stabilizzato?

La tensione in entrata è 230V, in uscita da 0V a 250V, che raddrizzati sono 354V...

Intorno ai 12V un variac da 3'000W quanta potenza eroga?
 
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† Inevitable Shock †
view post Posted on 12/1/2014, 17:10




Aggiungo qualche dettaglio: il variac non è preciso, quando ruotiamo la manopola, tra ogni filamento ci sono almeno 3V di differenza, quindi, anche ruotando con una precisione millimetrica, il variac aumenterà di 3V seguendo l' ordine crescente: 0-3-6-9-12-15-18 .... Volts, quindi per circuiti dove è richiesta una tensione al decimo di volt questo sistema non va bene.

L' alimentatore ATX l' abbiamo escluso sia perché crea disturbi sia perché costa troppo in proporzione alle sue caratteristiche (250 euro)... rimane il lineare regolabile, con tanti regolatori LM338K o simili in parallelo...

Sorge un altro dubbio: l' alimentatore dovrei utilizzarlo anche per una saldatrice che funziona a 12Vdc, anche se fino ad oggi l'ho alimentata con un semplice trasformatore lamellare, quindi in alternata. La resistenza scalda più se la alimento in continua? (sempre 12V)
 
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† Inevitable Shock †
view post Posted on 12/1/2014, 23:04




Aggiungo qualche dettaglio sull' alimentatore lineare: C'è chi consiglia di utilizzare un trasformatore (lamellare o toroidale) con diverse uscite a diversi voltaggi, tipo 12V, 24V, 36V, altrimenti, utilizzando 16A a 50Vdc non abbiamo problemi, se utilizziamo sempre 16A a 5Vdc ci ritroviamo 45V di caduta che a 16A sono 720W di calore da dissipare, e qui sono cavoli amari... <_<

Dunque, utilizzando diverse uscite del trasformatore non si presenterebbero problemi... un problema lo genero io, tanto siamo già in mezzo a troppi problemi... A me servono 2 uscite!! ho visto uno schema che richiede 12Vdc per l' inverter e 30Vdc per amplificare un segnale audio esterno, in questo caso servono due uscite completamente indipendenti l' una dall' altra... posso utilizzare lo stesso nucleo del trasformatore e ripetere gli stessi avvolgimenti due volte oppure servono due trasformatori separati?

In alternativa invece, avevo sentito dire che anziché utilizzare un trasformatore con tre uscite (12-24-36V), potevo utilizzare un trasformatore direttamente a 36V e raddrizzarlo con un ponte di scr (silicon controlled rectifier), in modo da parzializzare la semionda e ottenere diverse tensioni... può essere una valida alternativa?

Scusa Law se ogni volta che accedi trovi un mio nuovo post - rottura di balls - , ma il tempo stringe, e senza alimentatore sono letteralmente "bloccato" nella costruzione del flyback driver, poi prometto che non romperò più :B): ;)
 
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view post Posted on 13/1/2014, 12:29
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Immane Rompiball

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Allora... ma c'è di che scrivere per un mese... :o:
Non ho tutto quel tempo a disposizione, magari, purtroppo, no. :(

Consiglio n. 1, fatti una buona cultura di elettrotecnica, elettromeccanica, elettronica ecc... studiando le cose partendo dal piccolo e dal semplice.
Consiglio n. 2, puoi usare un variac direttamente. Potresti usarlo per alimentare un trasformatore ma solo per un piccolo range di variazione intorno alla sua tensione di ingresso.
Non so che altro consigliarti senza mandarti dentro un ginepraio dal quale non ne esci vivo. :)
 
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† Inevitable Shock †
view post Posted on 13/1/2014, 18:54




Il consiglio 1 d'ora in poi lo metto in atto, almeno ci provo, il consiglio 2 invece credo di sostituirlo con la regolazione "elettronica" direttamente nell' output del trasformatore, credo abbia poco senso regolare l' input di un trasformatore, l' uscita non arriverà mai a 1V o 2V con la corrente nominale del trasformatore...

CITAZIONE
Non so che altro consigliarti senza mandarti dentro un ginepraio dal quale non ne esci vivo. :)

Cosa intendi per ginepraio? :huh:

Mi massacri di termini e nomi di componenti strani? :D
 
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view post Posted on 14/1/2014, 11:49
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Immane Rompiball

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Dunque, in toscana saudita, un ginepraio è un boschetto di piante spinose dove, se ci cadi, ne esci tutto "strappato"... :)
Componente poco rintracciabile se non forse su e-bay... ;)
 
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19 replies since 20/12/2013, 23:17   4504 views
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