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| Allora, primi consigli, poi se ti piacciono o no sta a te adottarli. Non usare il domopack, l'alluminio (o "il luminio" come lo chiama qualcuno) non si salda a stagno, è sottile e troppo fragile. l'alternativa, se non vuoi impazzire con lamiere spesse è quella di recuperare la banda stagnata dei contenitori per l'olio, del diluente, ecc... Hanno due facce, una esterna verniciata ed una interna perfettamente stagnata. La parte verniciata, perchè il lavoro non faccia schifo la metti verso il legno. La parte interna stagnata verso i componenti che potrai saldare benissimo. La banda stagnata è di ferro e quindi scherma i campi magnetici. Il fatto che sia stagnata ne aumenta la conduttività superficiale. La saldabilità ti consente di unire pezzi su più dimensioni, fare schermi ecc... Il costo è nullo. Si taglia con delle forbici da latta. È bella a vedersi e dura nel tempo. Se hai una morsa e ti fai due mordacce di ferro a L pui fare delle piegature dall'aspetto professionale. Non so cosa pretendere di più. Per l'invertitore ti consiglio un invertitore differenziale con un constant current sink composto da una EF86 ed una E88CC come invertitore. Questo richiede una tensione negativa di 100-120V rispetto a massa, ma rispetto ai benefici in forma di qualità dell'amplificazione ne vale la pena. L'alternativa sono diodi a led e transistor, funziona ma a me non piace mescolare valvole e semiconduttori.
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