Restauro amplificatore cinema!

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view post Posted on 14/3/2015, 17:54
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Noioso

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Ciao ragazzi. Dunque, ho avuto un colpo di fortuna clamorso!! Mi è stato regalato un ampificatore mono degli anni 60 che venva impiegato in un rack di una sala cinematografica. Vorrei restaurarlo e possibilmente cambiargli "destinazione d'uso". L'amplificatore è chiaramente un prodotto artigianale, ma costruito a regola d'arte. Quello che vorrei fare è sostituire tutti gli elettrolitici riciclando i vecchi come contenitori estetici per i condensatori nuovi, sostituire la presa di alimentazione con qualcosa di nuovo dotato di messa a terra e vorrei aggiungere qualche valvola pramplificatrice e qualche potenziometro per trasformare il tutto in un ampli da chitarra. Tuttavia prima di iniziare vorrei innanzi tutto sincerarmi delle condizioni dei trasformatori e delle impedenze, dato che se qualche avvolgimento è in corto l'unica cosa che verrà fuori sarà un gran puzzo di bruciato... Come posso fare? PS, non ho un variac.

Il bolide è un PP di 6L6 pilotate da una 6SN7 che funziona anche da invertitore di fase differenziale. La preamplificazione viene eseguita da una EF40 ormai fuori produzione. L'alimentazione è fornita da un unico TA 540V-0V-540V che alimenta tutti i filamenti (raddrizzatrice compresa). Il circuito di alimentazione è a ingresso induttivo e tutti i bias (finali comprese) vengono ricavati con una resistenza di catodo.

Edited by DamnLarsen - 15/3/2015, 01:40

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view post Posted on 14/3/2015, 21:30
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Noioso

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Quello che si riesce a vedere del TA

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view post Posted on 14/3/2015, 21:32
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Noioso

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Quello che si riesce a vedere del TU

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view post Posted on 15/3/2015, 12:55
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Noioso

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Assurdo, la 6sn7 reca il marchio "Marconi italiana spa" ed è addirittura sprovvista dell'affinatore di vuoto :o:

Nel frattempo ho sostituito due condensatori elettrolitici interni (a parità di specifiche quelli nuovi occupano una dimensione circa 10 volte minore), testato qualche resistenza (che sorprendentemente esibiscono esattamente il valore riportato dopo più di 50 anni, a differenza di quelle moderne che sballano anche da nuove), controllato trasformatori e induttanze con il tester (gli avvolgimenti non sono interrotti ne sono in corto tra loro) e ripulito molte saldature con della pasta deossidante.

A questo punto vorrei capire come comportarmi nei confronti dei condensatori a vitone che immagino saranno certamente deteriorati, anche se esternnamente sembrano ok... Credo sia inutile, se non pericoloso, provare ad energizzarli, ma non voglio assolutamente rimuoverli dal telaio perchè sono bellissimi!! :D
Cosa mi suggerite? Provo a dare tensione? Li svuoto e ci ficco dentro dei condensatori nuovi, aumentando anche le capacità di filtraggio?

Uno di questi condensatori a vitone era stato parallelato all'interno con un altro elettrolitico visibilmente più nuovo, credo per una riparazione, immagino quindi che già ai tempi di quando l'impianto fu fermato (circa 20 anni fa) qualche condensatore a vitone funzionasse male...

In foto in due condensatori di bypass rimossi e i sostituti :)

Edited by DamnLarsen - 15/3/2015, 19:52

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view post Posted on 16/3/2015, 09:57
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Immane Rompiball

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Bello! Mi pare un pò "Radioelettra '60" ma chissà...
Considera che tutto è possibile in qualcosa del genere. Peccato sia stato verniciato con quell'incredibile "porporino" ma si sa, a quell'epoca non esistevano vernici molto tecnologiche.
I condensatori elettrolitici li smonterei, toglierei con molta attenzione la base in backelite e sostituirei l'interno con un bel condensatore moderno, ma di uguale capacità. Spesso l'esagerare con la capacità dei moderni condensatori per circuiti switching nuoce alla salute dei vecchi circuiti. Quindi, nuovi, di ottima qualità, con tensioni di lavoro più elevate (ma non di molto) ma dello stesso valore. Dopo, richiudi il tutto e lo rimonti. L'effetto è vintage e la funzionalità ripristinata. Le valvole ti consiglio di sostituirle con qualcosa di nuovo, specialmente le 6V6, per tenere le vecchie come sacre relique.
Senza variac i trasformatori o li provi subito alla tensione nominale oppure trovi un trasformatore tipo 220-110 o 220-48 per fare prima una prova in bianco contro botte e bruciamenti di vario tipo. Ovviamente, staccando i trasformatori in prova dal circuito.
 
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view post Posted on 17/3/2015, 00:51
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Noioso

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Ok, vada per lo "svuotamento"! Hai qualche consiglio da darmi su come rimuovere la base in bachelite? Non vorrei rovinare tutto!

Con le valvole originali non so effettivamente come comportarmi, mettendole in un cassetto penso di "spregiarle" di più che continuando a usarle... Saranno ancora funzionanti?

Altra domanda, per quale motivo rischio di danneggiare il circuito aumentando le capacità? Non dovrei semplicemente controllare qual'è il massimo valore tollerato dalla reddrizzatrice nel caso di un ingresso induttivo?
 
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view post Posted on 17/3/2015, 09:52
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Immane Rompiball

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Allora, per lo svuotamento occorre improvvisare. Di solito il contenitore è refolato (ribaltato, ripiegato) sulla base in backelite o in plastica vetusta, quindi con un cacciavite adatto occorre raddrizzare di nuovo la refolatura cercando di produrre il minor danno possibile. Con pazienza, con calma, fermandoti prima di esagerare, di solito ci si riesce.
Le valvole di quel tipo non si sa mai come si comportano. Io le terrei per motivi storici, ma se preferisci prova a vedere se vanno ancora. Monta un circuitino di prova con polarizzazione variabile e controlla se seguono in qualche modo le curve tipiche della valvola. Se si, puoi usarle. Se no, possono comportarsi in modo strano e tu diventi matto a far funzionare l'amplificatore dando la colpa ai gremlins.
E infine, proprio per non danneggiare la raddrizzatrice. Una volta la capacità di un elettrolitico da 250VL era intorno ai 15uF-25uF. Famosi erano in 25+25uF 240VL. Oggi, per le stesse dimensioni trovi i 55000uF 650VL con una resistenza interna di 0.00000000000000000001 ohm a 200Mhz o anche di più. Per questo, in ingresso agli alimentatori switching si inseriscono delle resistenze NTC che scaldando pian piano riducono la resistenza caricando il condensatore di filtro senza far scoppiare il ponte raddrizzatore. Non per altri motivi reconditi.
 
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view post Posted on 17/3/2015, 16:36
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Noioso

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Siete padroni di non crederci, ma il primo elettrolitico che ho aperto era ancora perfettamente umido!! Che roba c'è dentro?? E' appiccicosa da morire! Sembra quasi un liquido ionico!

EDIT, ne ho aperti altri due: secchi come il deserto! Comunque sto quasi piangendo per il primo! Ho distrutto un condensatore probabilmente funzionante degli anni '60! :(

Edited by DamnLarsen - 17/3/2015, 18:43
 
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view post Posted on 18/3/2015, 09:55
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Immane Rompiball

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Probabilmente hai distrutto l'ultimo condensatore della storia degli anni 60. Criminale!
Vabbè, tanto non si poteva sapere se era in corto, in basso isolamento, rumoroso o pieno di micro-gremlins.
È un pò il solito dilemma, le cose antiche devono sembrare antiche come erano all'epoca e funzionare oppure rimanere antiche e basta anche se non funzionano? Ovvero, restaruare il colosseo per farci dentro delle dimostrazioni dei "giochi" dell'epoca per i turisti o lasciarlo in malora senza toccare una pietra?
Estremo dilemma...
 
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view post Posted on 19/3/2015, 00:58
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Noioso

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Dunque, ho teminato di sostituire tutti gli elettrolitici. Attacco la spina e.......... funziona!!! L'ho lasciato acceso per circa 3-4 ore e non è successo nulla di strano. Ronza un po', ma molto poco. Considerando l'età delle valvole raddrizzatrici, finali e invertitrici (che potrebbero essersi sbilanciate, smatchate, incartapecorite) e che il sistema è privo di potenziometri attenuatori (il volume è sempre al max) direi che ronza che fin troppo poco!

Ho misurato la tensione anodica, che sta intorno a 420V. In effetti non capisco a che cavolo servano condensatori da 1000V di tenuta, quando sarebbero bastati i classici 500V o 450V.

Tuttavia c'è un altro fastidioso problema da eliminare, anche se non so quanto sia possibile: il TA vibra rumorosamente (talmente rumorosamente che lo avevo scambiato per ronzio!) Come posso risolvere? Tr l'altro credo che il poco ronzio che si sente possa essere in parte indotto per microfonicità proprio dalle vibrazioni avvertivili su tutto il telaio...

Edited by DamnLarsen - 19/3/2015, 01:24
 
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view post Posted on 19/3/2015, 09:15
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Immane Rompiball

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Molto probabile, che sia la microfonicità indotta dalle vibrazione del trasformatore... :)

OK, una volta su 400-500V si usavano i condensatori da 1000VL perchè quelli dati per 450-550VL a 400V esplodevano. Garantito. Ho smenato un sacco di soldi per scoprire questa peculiare caratteristica. Ma sto parlando dei componenti degli anni '70 prodotti forse anche prima. Amplificatori audio, per chitarra, lineari per la CB (fintanto che era proibita tutti la usavano e io mi ci facevo la paghetta a costruire amplificatori).
Bene, veniamo al trasformatore. Se non fosse che dopo inzuppato nelle resine non si smonterà mai più ti consiglierei di smontarlo e inzupparlo dentro una scatola di plastica, di cartone o di quant'altro e insupparlo in resine epossidiche o meglio delle 3M apposta per muffolatura di cavi elettrici. Poi, se hai incerato la scatola di cartone la potrai staccare e ti rimane il cubo di resine. Se usi la "latta" solita puoi lasciarla che ti fa pure da schermo.
Invece, siccome io sono paranoico e mi piace rismontare le cose dopo un pò uso la cera d'api. Stesso trattamento che per le resine solo che la cera d'api va sciolta ed il trasformatore va riscaldato in forno almeno a 80 gradi. Fine delle noiose vibrazioni. Come prima, se lo infili in un bel contenitorino saldato ad hoc in banda stagnata puoi rimontarlo così com'è che è bello pure a vedersi. Io ho usato qualche volta l'ottone che lucidato era molto "trendy".
 
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view post Posted on 19/3/2015, 17:01
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Noioso

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Uhm... possibile che sia l'induttore di ingresso a vibrare e non il trasformatore? Ll'alimentazione è di tipo a ingresso induttivo e toccando le varie schermature quella che vibra di più è proprio quella del choke di ingresso... Le valvole comunque, microfonicità a parte, stanno piuttosto bene ;)

Edited by DamnLarsen - 19/3/2015, 17:37
 
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Immane Rompiball

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Può essere, qualunque cosa lasciata libera di vibrare vibrerà! Come sosteneva il buon vecchio Murphy. ;)
 
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view post Posted on 19/3/2015, 21:53
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Noioso

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Allora domani proverò a sostituire la bobina... Ho giusto un choke da 10H e 150mA che dovrebbe andare a nozze con quel tipo di raddrizzatrice (una versione a differente piedinatura, ma elettronicamente equivalente alla 5U4).
 
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view post Posted on 20/3/2015, 09:27
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Immane Rompiball

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Stai attento alle bobine che sono studiate appositamente per quel tipo di circuito. O viceversa. Ci sono anche bobine particolari che non si saturano mai, e altre, secondo altri dettami che invece si fanno saturare per stabilizzare la tensione in uscita, insomma, non sono sempre tutte uguali anche se hanno induttanza identica. Ricordati sempre di Murphy, se c'è la possibilità che tu abbia una bobina particolare, sicuramente la tua sarà quella più particolare possibile e più incompatibile con quella che stai sostituendo... Murphy c'ha sempre azzeccato. ;)
 
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