il filtro di grafene trasparente con nanobuchi

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stranger
view post Posted on 9/2/2017, 20:22




7zWhHY

L'acqua distillata entra dentro quella salata.

L'acqua salata preme contro il filtro di grafene trasparente.

Dal filtro esce acqua distillata che cadendo fa girare una turbina.

La turbina fa girare l'alternatore.

L'alternatore produce elettricità.

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Il filtro di grafene è spesso un atomo quindi sebbene che è resistente, il filtro va affiancato da altri 2 filtri di plastica.

Quei 2 filtri di plastica devono avere dei fori da un decimo di millimetro diametro.

Se confrontiamo un decimo di millimetro di diametro con lo spessore di un atomo, ci rendiamo conto che il filtro di grafene è piuttosto delicato.

E' delicato nonostante sia protetto da 2 filtri di plastica spessi 4 mm e anche di più.

D'altronde la resistenza al passaggio dell'acqua è inversamente proporzionale allo spessore del filtro di grafene, per cui se vogliamo resistenza quasi nulla, dobbiamo mettere lo spessore di un atomo.

Se la grande membrana in poliammide spinge forte verso l'alto, da qualche parte la pressione deve sfogarsi e si sfoga proprio li dove c'è lo spessore spesso un atomo, cioè dove c'è resistenza quasi nulla al passaggio dell'acqua.

Ovviamente cade acqua distillata perché le molecole di cloruro di sodio sono più grosse e non possono passare attraverso i nano buchi.

Nano buchi che si trovano sulla pellicola di grafene.

Si ricorda che il grafene è impermeabile e per renderlo semi impermeabile è necessario fare dei nano buchi.
I nano buchi sono eseguiti mediante procedimento chimico.

La produzione dei minuscoli fori nel grafene avviene grazie a un processo in due fasi.
In una prima fase il grafene è bombardato con ioni di gallio che perturbano i legami tra gli atomi carbonio.
Poi, in una seconda fase, il grafene viene inciso con una soluzione ossidante che reagisce fortemente con i legami perturbati, producendo un foro in ogni punto che viene colpito dagli ioni di gallio.
Controllando il tempo che il foglio di grafene rimane nella soluzione ossidante, i tecnici possono controllare la dimensione media dei pori.

http://energia-plus.it/come-creare-fori-se...-grafene_79853/
 
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view post Posted on 10/2/2017, 10:32
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Immane Rompiball

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Ma per fare dei "nano buchi" occorre un "nano trapano" con una "nano punta" dove li andiamo a pescare? E la nano punta deve avere un diametro di un atomo o meno. Quando occorre affilarla perchè non taglia più come faccio se non la vedo? Questi sono problemi di fisica profonda... Anzi, di più.
 
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view post Posted on 10/2/2017, 23:04




CITAZIONE (Lawrence @ 10/2/2017, 10:32) 
Ma per fare dei "nano buchi" occorre un "nano trapano" con una "nano punta" dove li andiamo a pescare? E la nano punta deve avere un diametro di un atomo o meno. Quando occorre affilarla perchè non taglia più come faccio se non la vedo? Questi sono problemi di fisica profonda... Anzi, di più.

http://energia-plus.it/come-creare-fori-se...-grafene_79853/

Si ricorda che il grafene è impermeabile e per renderlo semi impermeabile è necessario fare dei nano buchi.
I nano buchi sono eseguiti mediante procedimento chimico.

La produzione dei minuscoli fori nel grafene avviene grazie a un processo in due fasi.
In una prima fase il grafene è bombardato con ioni di gallio che perturbano i legami tra gli atomi carbonio.
Poi, in una seconda fase, il grafene viene inciso con una soluzione ossidante che reagisce fortemente con i legami perturbati, producendo un foro in ogni punto che viene colpito dagli ioni di gallio.
Controllando il tempo che il foglio di grafene rimane nella soluzione ossidante, i tecnici possono controllare la dimensione media dei pori.

http://energia-plus.it/come-creare-fori-se...-grafene_79853/
 
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view post Posted on 11/2/2017, 11:17
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Immane Rompiball

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Ma come può un atomo di gallio che ènormemente, gigantescamente più grande (69.723 contro 12.0107) fare un foro del diametro un atomo nel carbonio del grafene? E poi cosa vuol dire "perturbano"? Che producono un temporale con pioggia e grandine? :o:
 
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view post Posted on 11/2/2017, 15:03




CITAZIONE (Lawrence @ 11/2/2017, 11:17) 
Ma come può un atomo di gallio che è enormemente, e gigantescamente più grande (69.723 contro 12.0107) fare un foro del diametro un atomo nel carbonio del grafene?

Gli atomi di gallio sono usati per scaldare (perturbare) alcuni punti, e NON sono usati per bucare.

Poi viene spruzzata una sostanza fortemente ossidante, e li dove ci sono i punti ancora caldi, la sostanza ossidante reagisce e si formano i buchi.

Immagina di scaldare un punto della carrozzeria di una automobile mediante fiamma ossidrica, il punto diventerà rosso rovente.
Ovviamente senza esagerare altrimenti la fiamma ossidrica buca davvero la carrozzeria.

Poi sulla carrozzeria viene buttata una sostanza ossidante, per esempio acqua di rubinetto.

Là, dove ancora c'è il rosso rovente, subito il ferro reagisce con l'acqua e si ossida velocemente, e si buca.

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Questo spiega perché la normali lampadine ad incandescenza hanno un bulbo di protezione.
Senza bulbo di protezione (e con lampadina spenta) il filamento di tungsteno a contatto dell'aria NON si autodistrugge.
Però... se il filamento viene scaldato (perturbato) da corrente elettrica, diventa incandescente e subito quel filamento si polverizza e la lampadina smette di funzionare.
In questo caso si usa dire che la lampadina di è bruciata.

Nel caso speciale del grafene, i punti non sono scaldati con corrente elettrica, sono scaldati con bombardamento di atomi di gallio, un ossidante subito dopo, farà il lavoro di bucare.
 
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view post Posted on 13/2/2017, 11:18
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Immane Rompiball

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Ah, ecco. Mi immaginavo qualcoa del genere... :lol:
Però occorre una sostanza ossidante fatta con dei microatomi altrimenti facciamo dei buchi grossi quanto tutta l'automobile... praticamente un "buco nero" che si inghiotte automobile, carrozzeria, concessionario, titolare e tutto il pianeta... :o:
 
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view post Posted on 14/2/2017, 11:24




CITAZIONE (Lawrence @ 13/2/2017, 11:18) 
Ah, ecco. Mi immaginavo qualcoa del genere... :lol:
Però occorre una sostanza ossidante fatta con dei microatomi altrimenti facciamo dei buchi grossi quanto tutta l'automobile :o:

Non è necessario che la sostanza ossidante sia composta da piccoli atomi, perché il grosso atomo ossidante attira verso di se il piccolo atomo di carbonio, strappandolo dal reticolato atomico e si forma il buco.

Per esempio se il grosso atomo ossidante è l'ossigeno, l'ossigeno si lega con il carbonio formando CO cioè monossido di carbonio, oppure formando CO2 che è anidride carbonica.

Non ha importanza che atomo di ossigeno è grosso, l'importante è che faccia il suo lavoro di attrazione, pardon... che faccia il suo lavoro di ossidazione.
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A parte il fatto che al posto dell'ossidazione si potrebbe fare l'idrurazione e l'atomo di idrogeno è piccolo, ma questo è un altro discorso.
 
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view post Posted on 28/3/2017, 15:04
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Grande Rompiball

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:o: Non so per l'elettricità, ma per la desalinizzazione sembra una figata di filtro
O almeno io ne ignoravo l'esistenza :) ;)
 
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view post Posted on 28/3/2017, 18:16
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Immane Rompiball

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Si potrebbe anche fare la nitrurazione dell'azoto, la clorazione dello zolfo, la solfatazione del cloro, come pure l'idratazione della bistecca, la salinificazione dell'aringa, e la ... vabbè lasciam perdere... :)
 
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8 replies since 9/2/2017, 20:22   92 views
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