Williamson e oscillazioni ultrasoniche

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view post Posted on 26/12/2017, 21:29
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Noioso

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Buonasera (e buon Natale) a tutti!

Vi sottopongo un quesito Natalizio: In questi giorni ho costruito un clone del Radiotron A515, una evoluzione del celeberrimo Williamson datata 1947, fatta per utilizzare tubi finali 807, di cui allego lo schema originale.
Ho cercato di effettuare pochissimi cambiamenti, eccetto quelli dettati dal buonsenso: ho usato un rettificatore a diodi e utilizzato un secondario a 220V, utilizzato un ingresso capacitivo da 47uF per non far vibrare in modo terrificante gli induttori, incrementato le capacità di filtraggio da 4/8 uF a 20uF, utilizzato un alimentazione per filamenti in CC prelevata da un alimentatore switching che presenta una figura di rumore di appena 20mV, incrementato le capacità di accoppiamento da 50nF a 1.5uF per ridurre le possibili rotazioni di fase e adeguato qualche resistenza ai valori commerciali moderni. Ho appena effettuato un primo test con carichi resistivi e le tensioni sono ok. Si sente vibrare qualcosa, ma d'altro canto l'ampli è appoggiato a testa in giù su delle pile di libri che toccano sui vari nuclei di induttori e trasformatori. Ho quindi iniziato a fare un po' di controlli con l'oscilloscopio: ripple veramente irrisorio, appena 20mV sul condensatore delle preamplificatrici, ma vista la forma d'onda penso si tratti più rumore catturato dalle sonde. Noto però una stranezza quando provo a controllare la parte di segnale: in tutti e due i canali sono presenti delle oscillazioni ultrasoniche, una perfettamente sinusoidale, l'altra un po' più bruttina (lunghezza d'onda di circa 7uS. Quindi 143kHz). Queste oscillazioni sono visibilissime sugli anodi delle preamplificatrici e vagamente misurabili sulle griglie delle stesse (penso perchè indotte dalla corrente anodica). Non noto nessuna altra forma di disturbo nei canali riconducibili ai 50 e 100 Hz, quindi presumo che anche le masse siano cablate bene. Per discolpare l'alimantatore switching, ho provato a scollegarlo dalla rete lasciando il trasformatore di alimentazione sotto tensione. Le oscillazioni permangono.

Esclusi alimentatore switching e problemi di masse, sembrerebbe proprio trattarsi di un oscillazione dovuta all'anello di feedback globale. In effetti avevo già letto dei fogli tecnici che, conti alla mano, dimostravano la possibilità di questi problemi con gli Williamson, ma si trattava di oscillazioni a frequenze ben più alte (oltre i 900kHz). Mi sto quindi chiedendo se non sia colpa di un feedback positivo dovuto all'errato collegamento dell'anello, d'altra parte io non ho modo di vedere l'interno del trasformatore e non so in che verso sono avvolte le bobine. Potrebbe avere senso mettere a mazza i 16 Ohm del TU e collegare la rete di feedback sugli 0 Ohm?

Attached Image: williamson

williamson

 
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view post Posted on 27/12/2017, 16:46
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Immane Rompiball

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Ciao Dam, vedo che non ti ferma nessuno... anche a Natale.
Ebbene, si, può benissimo essere la reazione che invece di essere negativa è positiva. E si, puoi cercare di invertire i poli dell'uscita del TU.
A proposito, che TU hai usato? Se non ha un buono schermo tra primario e secondario potrebbero essere degli accoppiamenti di qualche tipo.
P.es. Io ne ho fatto uno molto simile e ho dovuto regolare il feedback sull'uscita perchè innescava terribili oscillazioni fino alle onde corte dopve
le 807 amano funzionare. Praticamente, puoi mettere un trimmer di regolazione del volume tra uscita del TU e catodo di V1.
Se stai usando delle valvole 807 nuove, di fabbricazione moderna, le cose peggiorano un pò perchè amplificano di più di quello che ci si aspetta.
Spero di essere stato utile.
 
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view post Posted on 28/12/2017, 16:03
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Noioso

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Ciao Law, le 807 sono delle RCA mai usate prima (proprio belle anche a vedersi). Il problema delle oscillazioni è sparito pulendo i pin delle 6SN7WGT (delle NOS Sylvania prese a pochissimo prezzo). Non ho ancora fatto grosse prove sull'anello di feedback, ma ho notato che aprendolo mi aumenta il rumore in uscita, quindi presumo che i collegamenti siano ok. A proposito di rumore, adesso misuro circa 3 mV di 50Hz sui secondari dei TU con 4 Ohm di carico. Facendo due conti (0,003*0,003)/4=0,00000225W........ In pratica ho 2,25 microwatt di rumore, mi sembra un risultato ottimo, ma non ho coraggio di attaccare le casse xD

I TU me li sono fatti realizzare su misura da un artigiano. A vederli sono molto ben fatti, ma non so quanto siano "buoni". Sicuramente non c'è un collegamento specifico per lo schermo, ma forse è collegato agli 0 Ohm del secondario. Ti allego i dati tecnici che mi ha fornito:
CITAZIONE
Ciao, sono pronti i tuoi trasforatori, ti riporto le misure
strumentali
che ho ottenuto:

Banda passante a 1watt 35Hz~70kHz -3db
Banda passante a 6watt 30Hz~68khz -3db
Il set di collaudo e' costituito da un pushpull di pcl85 con bias a
soli
25mA, quindi per esperienza sul campo nell'applicazione reale quando
ci
saranno 2 valvole di potenza portate a buon regime la banda passante
in
basso scendera' sotto i 10Hz mentre quella alta potrebbe fermarsi
attorno
i 50/55khz, senza NFB, con NFB dovrebbe tornare su verso i 70, non
siamo
saliti oltre per via della presa a 16ohm sul secondario (maggiore
ingombro del secondario porta a maggiori capacita'), senza
probabilmente
sarebbe probabilmente sarebbe arrivata ai 100khz o oltre.... Lo dico
perche' ho un modello analogo, dimensionato per 20watt che e' un
20kAA
invece che 10, e ha le stesse caratteristiche di questo, ma esce
solo a 8 ohm... Spero che la presa a 16 Ohm ti serva realmente e non sia stata una richista un
tanto al chilo perche' c'e' da mangiarsi le mani, anche se in tutti i modi
queste strumentali sono ottime e ben al di sopra della media.

L'induttanza dispersa e' di 19mH

.

Altro problemuccio, momentaneamente sto usando un secondario del TA da 220V con raddrizzatore a ingresso capacitivo, ottengo così un tensione "di prova" per realizzare le prime misure. Tuttavia la configurazione finale sarà quella con secondario da 400V senza condensatore di reservoir (per realizzare in ingresso puramente induttivo) e ottenere così la giusta tansione su tutti gli anodi. Tutto bello a parole, ma so già che l'amplificatore mi scapperà in piazza per via del ronzio degli induttori. Già rimuovendo il condensatore col secondario a 220V sembra di avere un elicottero in casa... Hai qualche suggerimento in merito? Mettere un condensatore sulla configurazione finale innalzerebbe troppo la tensione...
 
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view post Posted on 28/12/2017, 18:23
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Immane Rompiball

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Io ho provato, e tutt'ora cel'ho integro, non è ancora scoppiato, un PP di 807 alimentato a 650V di anodica e funziona in modo eccezionale. L'ho provato anche a 700V ma le valvole andavano in paranoia al primo basso di una certa potenza. Quindi, suppongo, fintanto che si sta sotto i 600V di anodica non ci siano problemi con le vecchie 807 RCA, anch'io ho usato delle NOS dell'epoca che riparavo trasmettitori della Marconi Marine Conqueror... :)
Peri il discorso delle vibrazioni dell'induttore di filtro, io non ho trovato problemi usandone uno di mia costruzione dove ogni strato di avvolgimento era imbevuto di cera d'api. In modo da poterlo smontare e rimontare facillmente. L'alternativa più hi-tech sarebbe la resina epossidica, ma non puoi sbagliare. Anche i lamierini sono stati zuppati nella cera fusa dopo il rimontaggio. Il risultato è che si sentono al tatto le vibrazioni ma anche ad un metro di distanza non si odono.
Oggi con i condensatori da 1TF (Terafarad :ph34r: ) degli alimentatori switching non credo ci siano problemi di ripple anche negli alimentatori con filtro ad ingresso capacitivo. Se non si calcola il problema dell'energia accumuluta che in caso di corto circuito di crea un "buco nero" che ingoia tutta la terra e forse anche il sistema solare... :tomato:
 
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view post Posted on 28/12/2017, 18:33
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Noioso

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Il datasheet delle 807 impone 300V come limite della g2, limite che, lavorando a pseudotriodo, viene sicuramente superato. E' comunque vero che la ddp tra anodo e catodo è circa 0V e quindi non dovrebbero esserci correnti di g2, come invece avviene quando si lavora a pentodo e l'anodo scende sotto alla tensione di g2. In effetti il problema sta più nei condensatori che nelle valvole... Ho utilizzato condensatori in polipropilene da 20uF che tengono al massimo 400V, quindi penso non sia una bella idea eccedere di troppo quel valore...
 
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view post Posted on 28/12/2017, 18:38
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Immane Rompiball

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Hai ragione, non ho detto che la mia configurazione è pentodo... Quindi, si, davvero più di 300V sulle griglie non è consigliabile.
Comunque, i condensatori degli alimentatori switching sono delle vere e proprie centrali nucleari. L'energia che accumulano è mostruosa e vanno benissimo
per un alimentatore a 300V. Non eccedere, altrimenti si, le valvole si imbufaliscono... e diventano tutte viola, prima. Poi rosse, poi non vanno più ... :)
 
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view post Posted on 28/12/2017, 18:44
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Ok, vedo. Se riesco a utilizzare il secondario da 400V (che poi saranno 370V effettivi) con l'ingresso induttivo. Dal rettificatore agli anodi adesso (secondario a 220V + condensatore) c'è una caduta di circa 10V. Nell'altra configurazione mi aspetterei quindi una tensione di circa 350V, che dovrebbe andare bene. Nel progetto originale spingono gli anodi (e le g2) fino a 425V... Appena mi arrivano le ultime calotte vi mando una foto, mi sta venendo una chicca!

Edited by DamnLarsen - 28/12/2017, 19:53
 
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view post Posted on 28/12/2017, 19:41
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Immane Rompiball

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Evvai... avessi del tempo ritornerei ad avvolgere l'ultimo TU della mia ultima creazione di tanti anni fa... :)
 
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view post Posted on 28/12/2017, 19:55
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Ok, ho iniziato a testare un canale col generatore di segnali. Un canale è assolutamente instabile, forse per colpa dell'anello invertito. L'altro funziona. La banda passante eccede quella della mia scheda audio, quindi non riesco a misurarla 10Hz - 22000 Hz). C'è comunque una stranezza: inizia a clippare a 8Vpp su 4 Ohm... Visto che la potenza efficace si calcola come [(Vpp/2.82)**2]/R, ottengo 2W indistorti. Una miseria. A cosa può essere dovuto?

Edited by DamnLarsen - 29/12/2017, 01:21
 
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view post Posted on 29/12/2017, 01:21
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Aggiornamenti:

Dopo un po' di troubleshoot tutti e due i canali funzionano in modo identico e perfettamente stabile. Il ronzio meccanico si avverte, devo assolutamente eliminarlo. La scarsa potenza potrebbe essere anche colpa della tensione anodica più bassa di almeno 150V rispetto a quella indicata nel progetto, ma prima di portare il TA a regime devo risolvere il problema delle vibrazioni... Il rumore in cassa non è udibile :woot:

Ho effettuato un ulteriore modifica che ai tempi della progettazione (1947) non era possibile: Ho collegato un diodo 4007 tra griglia e catodo di V2, in modo che la griglia (che viene a trovarsi immediatamente alla tensione di placca di V1 non rischi di innescare un arco voltaico sul suo catodo (la tui tensione è inizialmente 0V e inizia a salire soltanto quando la valvola va in conduzione).

Tuttavia ho dei dubbi sul trasformatore di alimentazione... Ho usato un 200W... Nel progetto indicano 250mA per canale, quindi 0.5A totali. 200W/400V fa esattamente 0.5A... Sarà un po' striminzito? Scalderà troppo?
 
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view post Posted on 29/12/2017, 12:10
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Immane Rompiball

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Per ciò che riguarda il trasformatore di alimentazione, se 200W sono reali e ci alimenti solo l'anodica dovrebbe essere più che sufficiente, da un canale più di 80W di solito non si ottiene, da due a manetta si arriva a 160W quindi 40W rimangono per l'efficienza e le altre cosette. Certo è che un bel 400W max sarebbe meglio. Piuttosto il clipping in uscita va ricercato in ingresso al TU o meglio sull'anodica con un oscilloscopio adeguato con sonda per HT, altrimenti l'oscilloscopio moderno ti muore tra le braccia. Se non è l'anodica a clippare è qualcosaltro prima nella catena di amplificazione.
Non ho capito la faccenda del diodo tra griglia e catodo devo rifletterci un pò sopra, non vorrei che l'origine del clipping sia proprio quella.
Le vibrazioni della bobina dell'anodica sono puramente meccaniche e quindi, mettila dentro un contenitore da gelato in polistirolo... :lol:
 
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view post Posted on 29/12/2017, 14:43
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Noioso

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Il diodo in quella posizione mi era capitato di vederlo in altri schemi, poi ho trovato qui la spiegazione: www.valvewizard.co.uk/dccf.html
Non credo che il clipping sia colpa sua, perchè il segnale appare "segato" su tutte e due le semionde. Sembrerebbe quindi più una saturazione delle 807. Dopo faccio qualche misura con l'oscilloscopio e ti aggiorno!
 
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view post Posted on 29/12/2017, 17:05
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Immane Rompiball

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Bho!!!
Nell'articoletto si ostinano ad usare le due sezioni della ECC83 per fare un cascode. Ma così non funziona un granchè la cosa. Il secondo triodo dovrebbe essere p.es. una ECC88 o anche una ECC82 con un guadagno molto più basso di una ECC83 e quindi senza i problemi di saturazione cronica, distorsione e appunto la scarica tra griglia e catodo. Anche se in definitiva essendo un cathode follower il catodo dovrebbe essere molto vicino alla tensione di griglia e mai oltre i 90V che possono ionizzare la zona tra griglia controllo e catodo. Non sono riuscito a seguire la lunga litania in favore di quel diodo. Ma, nel tuo caso dove usi quei vecchi triodi 6SN7 dovresti essere più che al sicuro dalla ionizzazione dello spazio di griglia nel cascode di ingresso. Le 6SN7 sono tutt'altra cosa rispetto alle ECC83... :)
 
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view post Posted on 29/12/2017, 17:25
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Beh, li si parla di preamplificatori da chitarra. Penso che la distorsione sia ricercata...
Ad ogni modo provo a fare due misure. Se la colpa è di quei diodi, li toglierò senza indugi :)

Edited by DamnLarsen - 30/12/2017, 15:57
 
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view post Posted on 30/12/2017, 15:41
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Dunque, ho provato la configurazione con secondario da 400V e condensatore da 1uF come ingresso per smorzare le vibrazioni. In questa maniera misuro 325V all'uscita del rettificatore e vibra tutto in maniera esagerata. Proverò ad aumentare la capacità. Mi chiedevo comunque se non fosse utile saldare i lamierini dei nuclei... Queste induttanze sono avvolte sui classici lamierini EI, in cui le I sono tutte dalla stessa parte. Siccome le ho montate orizzontalmente, ho dovuto rimuovere la fascetta che tiene insieme il nucleo (di fatto la fila di I è staccata dal resto dell'induttore se rimuovo le brugole) e penso che il grosso delle vibrazioni vengano fuori dal fatto che il blocco delle E "sbatta" su quello delle I...
 
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