Ebbene si, dopo lustri torno a scrivere una discussione. Con gli ultimi avvenimenti si spera di rianimare un pò il forum, al quale devo molto e sono tanto affezionato.
Ma bando alle ciance.
Dopo gli esperimenti AT e Teslanti, mi innamorai, nel lontano 1955, ah no, nel lontano 2011? boh chi si ricorda più, delle onde radio.
Il tutto nacque dalla trasmissione Voyager, ove vidi un "documentario" sulle number station. Troverete una mia discussione qui sul forum, ma dato che al suo tempo chi ora mi leggerà aveva partecipato, magari si ricorderà.
Senza star troppo ad annoiare i lettori con notizie fuorvianti e magari di poco interesse, ho costruito una valanga di circuiti, letto maree e maree di vecchie riviste (Introni, sia lodato!) e tradotto le più disparate lingue. Radio in AM, FM, vhf, hf, lw,mw,sw e chi più ne ha più ne metta.
Mesi e mesi di lavoro e quei dannati aggeggi non funzionavano! Nonostante tutto fosse saldato per benino con saldature belle e buone su basetta millefori, tutto ordinato e pettinato, quei dannati robi non ne volevano proprio sapere. O non oscillavano, o oscillavano e basta, o funzionavano e non captavano una ceppa.
Abbandonai tutto, anche per il poco tempo a disposizione e per la mancanza di un luogo ove poter "trafficare" liberamente.
Un giorno, mentre costruivo una scatola in legno ( nel frattempo mi ero innamorato del legno e della "falegnameria") mi venne nostalgia del saldatore, così alla sera decisi di cercare uno schema semplice, senza troppe pretese, che mi desse soltanto la soddisfazione di dire "FUNZIONA! HO COSTRUITO QUALCOSA CHE FUNZIONA!!!"
Trovai uno schema "nuovo" che avevo sempre snobbato per la sua semplicità; qui sotto il disegno tratto dal mio pc portatile octacore:
Il circuito è estremamente semplice, è un ricevitore a reazione ( o rigenerativo) che monta un solo transistor; io ho usato un 2n2222 ma va altrettanto bene un 2n3904 e direi anche un bc547.
In serie al potenziomentro di reazione (quello da 100k) ne è stato aggiunto uno da 10k per una regolazione più fine della reazione.
Il circuito può essere montato su millefori o basetta, ma dato il numero esiguo di componenti l'ho realizzato in aria, stile Manhattan.
La bobina va avvolta su un supporto di 35 mm di diametro, totale di 20 spire , diametro del filo di circa 1mm con varie prese per selezionare una diversa banda.
L'uscita è molto debole, possono essere utilizzate le casse amplificate da computer oppure si può realizzare un amplificatorino totalmente transistorizzato, oppure affidarsi a qualche circuitino integrato. Nel mio caso mi sono affidato ad un piccolo kit acquistato online dalla china, un lm386, l'intero pcb sarà si e no 3x3 (funziona benissimo e l'ho pagato ben 98 centesimi spedizione inclusa).
Collego tutto, accendo l'amplificatore (ha un'alimentazione separata, lo uso per le prove) accendo la radio e....
Non funziona.
Capta qualcosa, ma non sono onde corte. Nemmeno onde medie. Sono maledettissime FM locali.
Ricontrollo tutto, cambio condensatore variabile ( prima ne usavo uno ad aria) con uno piccolo isolato a mica e non funziona uguale.
Come antenna usavo una piccola long wire, sui 5mt.
Come messa a terra utilizzavo il termosifone.
Niente non funzionava, solo una sera mi era capitato per caso di sentire una radio tedeschia, ma solo per un breve periodo, poi il "silenzio"...
Primo passo, quando il circuito è giusto (ricontrollate almeno 20 volte) rifate tutte le saldature, può essercene una fredda che non faccia andare l'arrocchio.
In effetti c'era una saldatura fredda, rifatta quella, la radio sibilava, si sentiva sempre in sottofondo la FM ma giocando con reazione e con la sintonia non ricevevo niente.
Ora in un circuito così semplice, o hai montato un tr guasto o ci sono ben pochi componenti che possono essere "guasti" di fabbrica; quindi o hai sbagliato qualcosa nello schema ( e controlla la 21 esima volta) oppure sottovaluti due delle cose fondamentali per questi ricevitori: antenna e MESSA A TERRA.
In una vecchia rivista lessi che di norma si usava l'impianto idraulico ( quindi un filo collegato o ad un rubinetto o al termosifone) ma che recentemente (rivista primi anni '90) i moderni impianti idraulici hanno tubi in pvc e che quindi quest'ultimo metodo poteva non essere più valido e che in alternativa, oltre ai vari metodi conosciuti ( rete metallica in giardino o picchetto ecc ecc) si poteva utilizzare la "terra" dell'impianto elettrico di casa, nell'articolo l'autore si attaccava con il coccodrillo alla linguetta di una ciabatta con prese schuko.
Provai questo accorgimento e.... FUNZIONAAAA!!!
Finalmente captavo qualcosa, di distorto, brutto, unto, ma qualcosa si sentiva.
Se in una radio che funziona si capta poco e nulla, oltre alle già citate antenne e messe a terra vi sono da controllare anche le bobine autocostruite.
O avete dei dati certi ( in modo da calcolare precisamente il valore dell'induttore oppure disponete di un induttometro) oppure sarà estremamente difficile sapere se quella bobina costruita con del filo che credo sia 0.28 e che magari è 0.34 ha il valore di induttanza richiesto. E allora, rileggendo per bene l'articolo dal quale ho recuperato lo schema, noto che l'autore per semplicità costruttive ha utilizzato induttori " industriali" di quelli a "goccia", dando i valori in uHy in corrispondenza della frequenza desiderata.
Ora riporto i valori qui di lato: 220uHy dai 570kHz ai 1.15Mhz, 5.6uHy per sintonizzarci dai 3.5MHz ai 7.5MHz ed infine 2.2uH per 5.6MHz fino a 11.6MHz.
Questi valori sono stati calcolati dall'autore per un condensatore variabile che va dagli 85 ai 365pf.
Ovviamente per condensatori con capacità diverse i valori vanno ricalcolati.
Cambiando la bobina autocostruita che, come ricordo mi venne detto da un luminare deve essere costruita alla "supermegastracchebbbene" con un induttore industriale le cose sono cambiate in maniera radicale.
Si sentivano bene moltissime stazioni, anche se la maledetta fm rimaneva un pò in sottofondo quando ruotavo la rigenerazione oltre una certa soglia.
Ora che l'apparecchio funzionava, era il momento di migliorarlo.
Venne innanzitutto inscatolato il circuito amplificatore, riducendo i cavi kilometrici che andavano alle casse e alle batterie, in pratica ho costruito una piccola cassa amplificata, utilizzando una scatoletta di legno rotonda; la radio venne inscatolata in un bel contenitore metallico, un tempo usato per "switchare" credo il flusso di dati di qualche stampante, vennero drasticamente ridotti tutti i collegamenti, da fare rigorosamente con cavo rigido unifilare isolato (ovvero banale cavo da trasformatore), venne aggiunto un selettore per i tre induttori ( prima li cambiavo a mano); ho notato dopo moltissime prove che questo tipo di induttori è molto stabile, lo slittamento di frequenza lo si ha soltanto se lo si tocca con un dito o con un cacciavite, ma fino a 2-3 mm la loro "imperturbabilità" è verificata; in questo modo posso passare da una banda all'altra in una maniera molto agevole.
All'uscita dell'antenna ho posto una trappola bcb, composta da un ulteriore condensatore variabile da circa 365pf e un induttore posto in parallelo da circa 150uHy; questa miglioria è quasi essenziale in quanto migliora drasticamente la sensibilità e la chiarezza del segnale (non so se mi sono spiegato).
Purtroppo per la sintonia non disponendo di un variabile da 365pf ne ho messi due in serie da circa 200 pf ottenendo una capacità totale di 400pf.
Un diodo led è posto sul positivo dell'alimentazione per indicare che la radio è accesa; avendolo messo in serie indica principalmente l'intensità della reazione, e forse è più utile così.
Ed ecco qualche foto dell'arrocchio infernale "finito", visto che sicuramente verrà ulteriormente modificato!
Dietro si ha la presa d'antenna, la presa di terra, una morsettiera per collegarlo all'amplificatore! Tutto il resto non serve, era per non lasciare i fori vuoti...
Lo so lo so, i rigenerativi sono brutti, sono poco efficenti, quando non captano gridano ecc ecc... Ma è curioso come con così pochi componenti alla sera si riesca a captare così tante stazioni!
Non mi sarei mai immaginato tali prestazioni da un circuito del genere, sono strasoddisfatto! Ora ho steso una "longwire" sui 12 mt totali di cavo circa, prima avevo costruito un balun ma alla fine ho notato che questo ricevitore va molto meglio senza...
Capto tantissime radio spagnole, russe, cinesi, italiane ma solo in alcuni orari, i corsi di Radio China International dallo spagnolo al cinese, Radio Romania International, russi che parlano...
E poi... Si.
Ho beccato pure cose strane.
In primis, un bip bip bip bip bip... Che ho scoperto essere una "number station" russa, soprannominata the pip... Poi un rumore strano, che ho scoperto essere un segnale codificato, la cara vecchia UVB76 o meglio "the Buzzer", una stazione meteo credo e un messaggio utilizzando l'alfabeto nato... Purtroppo era troppo distorto e a parte un "Charlie" e uno "Yankee" e qualche altra parola non ho capito una mazza... Poi vabbè segnali in codice morse, ma quelli sono abbastanza comuni...
Ed ecco un piccolo video che ne dimostra il funzionamento!
VideoVideoVideoMi sa che l'audio si sentirà poco, il maledetto cellulare ha il microfono sporco!!!