CITAZIONE
Spero di non aver detto tonnellate di immondizia ahaha
L'importante è che il tutto venga inviato all'apposita area ecologica per essere convertito (molto importante) e in seguito riutilizzato. Se lo riutilizzi senza convertirlo continuerà a girare come i brandelli di plastica nel mare e prima o poi te li beccherai di nuovo.
CITAZIONE
Questo discorso lo sento spesso e volentieri nella realizzazione di cavi di potenza delle casse.
Dato l’ampio impiego di frequenze variabili e molte volte anche alte;ben superiore alle frequenze da noi non udibili.
E ho letto che il “miglior” cavo è quello che ha tanti conduttori ma di rame pieno.
Questi sono i classici discorsi da audiofili un po' snob (spero che tu non faccia parte di loro), che non compreranno mai cavi usati per gli impianti elettrici (singolo filo o cavo multipolare), ma rigorosamente cavo audio in rame argentato sezione 12mm
2 e isolamento in XYZ in grado di resistere fino a 11KV.
Innanzi tutto oltre i 20KHz solo alcuni animali possono udire i segnali. Quelli che parlano di "Ottime risposte alle altre frequenze" lo dicono o perchè l'hanno imparato come un mantra e lo ripetono a memoria senza sapere il perchè, oppure perchè sono pagati da qualcuno che vuole convincerti a pagare il cavo 10€/metro invece di 2€/metro.
Se fossimo dei pipistrelli, cani o delfini, oltre ad essere probabilmente più intelligenti, saremmo anche in grado di udire questi suoni e ci renderemmo conto che se un cavo attenua le alte frequenze sentiremmo molti meno "alti" di quelli che ci aspetteremmo. Visto che facciamo parte del genere umano possiamo accontentarci dei 20KHz (quando sei giovane e non hai ancora frequentato a lungo le discoteche) o dei 15KHz se hai un'età un po' "extra-large".
Se delle frequenze non sono udibili.......che te ne fai di amplificarle e riprodurle? (fermo restando che il cavo è forse la parte che risente meno della banda passante, visto che ha una bassa impedenza e l'attenuazione che introduce è probabilmente inferiore a quella introdotta dalla catena di amplificazione, dalle casse e.....udite udite........rullo di tamburi......l'ambiente dove l'impianto è installato, con pareti, tendaggi, divani, persone, ecc.).
Vorrei che gli audiofili mi spiegassero prima teoricamente, poi lo dimostrassero sperimentalmente, come mai il cavo X sia meglio dell'Y e perchè sia così importante avere una risposta piatta nelle frequenze comprese fra 0 e 100KHz.
Un cavo è un elemento che ha una resistenza serie di N ohm, dipendente dalla lunghezza, dalla sezione e anche dalla temperatura (fermo restando che non stiamo parlando di escursioni di 80°C, ma si e no di 20-30°C fra estate ed inverno; eventualmente si può termostatare la sala d'audizione, così eliminiamo anche questo
"enorme" problema, oppure ci attrezziamo un attimo e usiamo cavi a superconduttori, la cui attenuazione è praticamente nulla e il cui sistema di raffreddamento può servire anche come climatizzatore nei mesi estivi).
Oltre alla resistenza serie c'è anche l'induttanza serie e la capacità parallela. Questi ultimi 2 parametri formano un filtro LC, quindi un passa-basso che taglia le frequenze alte......Quindi qualcuno dirà: "Ecco, vedi, tagliano gli alti". Sì, ammetto che è vero, ma considerando che l'induttanza è probabilmente nell'ordine dei uH o decine di uH e che la capacità è, presumibilmente, di 50-100pF / metro, beh, porobabilmente la frequenza di taglio è di qualche MHz, perfettamente udibile dall'audiofilo snob, che non farà mai ecografie in vita sua per non essere frastornato dal sensore ad ultrasuoni che alle frequenze di taglio delle centinaia di KHz o Mhz è veramente assordante.
Riassumendo:
La resistenza serie, che è il parametro che più rompe le scatole, ti porta ad una riduzione della potenza che arriva alle casse, dato che parte della tensione generata dall'amplificatore cade lungo i fili. Se magari si evita di usare i fili dell'albero di natale (sezione 0,22mm
2) per collegare l'amplificatore da 200+200W alle casse, ma si usa un comune filo da 2,5-4 mm
2 o anche più, si evita di avere i fili di collegamento che fungono da impianto di riscaldamento oltre a quello di distribuzione audio, con riduzione della potenza alle casse.
Per quello ceh riguarda invece il discorso del circuito LC è più una speculazione mentale che un qualcosa di avvertibile.
Che poi il filo di rame flessibile (detto anche "trecciola", "cordina" o qualsiasi altro nome più o meno creativo usato da chi lo usa per fare gli impianti elettrici) sia il più adatto di quelli rigidi (le alternative sono quelle, sempre che non sia vogliano usare travi ipe in rame) non ci piove, almeno eviti di avere della roba che si spezza alla 3° piega.
Tieni comunque presente che il cavo di cui stavi parlando tu è diverso da quello litz, che prevede che ogni singolo filo che lo compone sia isolato da quelli adiacenti.