Spiegazione piste circuito

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Niccolò Lupacchino
icon2  view post Posted on 3/7/2018, 12:56




Buon pomeriggio a tutti amici miei , finalmente sono tornato sul forum dopo qualche pausa estiva...
Domanda molto sciocca da parte mia ma mi sento di postarla ugualmente; nel circuito che ho postato come posso capire quali sono le piste di massa e quali non lo sono ?
Sono di colore diverso ? .
Ringrazio tutte le persone che mi risponderanno

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view post Posted on 3/7/2018, 14:33
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da qui...., quo, qua. Siete curiosi di saperlo, vero? No? Beh, tanto non ve l'avrei detto.

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quali sono le piste di massa e quali non lo sono ?
Sono di colore diverso ?

E' come se mi chiedessi fra 50 persone persone vestite qual'è quella che ha un neo in mezzo alla schiena. :rolleyes:

Non esistono regole certe, anche perchè il concetto di massa è relativo.

Cos'è la massa? E' il riferimento delle tensioni del circuito, quel nodo, tanto per interncerci, su cui collegheresti la massa dello strumento di misura per fare tutti i rilievi che ritieni opportuni.

La massa è normalmente una pista di grosse dimensioni, per evitare di avere cadute di tensione da un suo estremo all'altro. E' un po' come se tu avessi un filo di terra da 0,22mm2: ti ritroveresti che in regime statico, quindi quando tutti i punti di terra sono allo stesso potenziale (stessa tensione), la terra farebbe il suo lavoro, ma, in caso di sbilanciamento anche solo di pochi volt di una terra rispetto all'altra, avresti che la resistenza del filo di terra sarebbe troppo alta da permettere di ristabilire l'equilibrio, quindi il sistema resterebbe sbilanciato con problemi di varia natura.
La massa è la stessa cosa: se usi una pista sottile, quindi ad "elevata" resistenza, avresti che in caso di correnti abbastanza elevate che circolano attraverso di essa, la massa non sarebbe allo stesso potenziale in tutti i componenti.
Ti potresti ad esempio ritrovare che, mentre un componente lavora a 5V perchè è vicino alla sorgente di alimentazione, quello più lontato lavora a 4,4V, e che la sua massa è di 0,6V superiore a quella del componente che lavora a 5V.
in questo caso il circuito diventerebbe critico, perchè ogni componente vedrebbe un segnale diverso da quello dell'altro.

In base a questo potrei dirti che la massa è la pista più grossa (ammesso che ce ne sia una che prevale come dimensioni), ma c'è anche un altro discorso legato proprio al riferimento delle tensioni.

Tanto per intenderci quel circuito che hai in mano, e che probabilmente è un alimentatore switching da rete, ha 2 masse, una per la parte sinistra del circuito ed una per la destra. In mezzo non ci sono piste, dato che le 2 sezioni del circuito devono essere isolate galvanicamente ed è proprio per questo che non possono avere la massa in comune.

Esistono poi circuiti che pur non essendo isolati galvanicamente hanno più masse (generalmente una digitale e una analogica). Il motivo è dato dal fatto che i dati digitali possono disturbare la parte analogica (che può comprendere amplificatori ad alta sensibilità oppure convertitori anologico/digitali ad elevata precisione/risoluzione), alterandone il funzionamento. Se invece le 2 masse sono separate o, al massimo, collegate in un solo punto, non si avranno delle correnti circolanti attraverso la massa e si eviterà di avere quelle cadute di tensione di cui ho parlato prima, che altererebbero il funzionamento del tutto.

Nel caso di circuiti stampati a doppia faccia o multistrato è normalmente facile trovare la massa, perchè è quella "pista gigante" che circonda la maggioranza dei componenti
Nel circuito qui sotto, che è a doppia faccia e che ha riportato i 2 lati uno a fianco dell'altro, dovresti scoprire facilmente quali sono le masse.
In quello di sinistra la massa è realizzata a griglia, mentre in quello a destra è piena ma molto più estesa delle altre piste.

adc-hr

Conclusione: non esistono regole ben precise, ma ogni circuito va studiato singolarmente e si comincia a cercare, ad esempio, il negativo di alcuni integrati digitali, l'emettitore di un transistor NPN, il negativo di un condensatore elettrolitico, il filo nero dell'alimentazione, ecc. Bada però che non basta un singolo componente per decretare che una certa pista è la massa, perchè un transistor potrebbe essere montato in configurazioni diverse dall'emettitore comune (in questo caso l'emettitore non sarà al negativo), un condensatore elettrolitico potrebbe avere il negativo verso l'uscita o l'ingresso, di un amplificatore, ecc.

lo so che non ti sono stato di particolare aiuto, ma le cose stanno così.

Edited by Robo67 - 3/7/2018, 15:59
 
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Niccolò Lupacchino
view post Posted on 3/7/2018, 14:41




Esattamente Rob è il circuito dell’alimentatore switching del lettore dvd..
È possibile tramite le piste e un tester reperire grossolanamente il circuito ?
Grazie mille ancora Rob 😊
 
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view post Posted on 3/7/2018, 22:45
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Auguri!!
E' possibile, soprattutto in un circuito monofaccia come quello, ma a patto di avere tutti i componenti con la sigla visibile e armandosi di ohmmetro (meglio se con cicalino) e molta pazienza.
 
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Niccolò Lupacchino
view post Posted on 4/7/2018, 05:47




CITAZIONE (Robo67 @ 3/7/2018, 15:33) 
lo so che non ti sono stato di particolare aiuto, ma le cose stanno così.

Non dire così , mi sei d’aiuto e non poco...
ti ringrazio ancora Rob

CITAZIONE (Robo67 @ 3/7/2018, 23:45) 
Auguri!!
E' possibile, soprattutto in un circuito monofaccia come quello, ma a patto di avere tutti i componenti con la sigla visibile e armandosi di ohmmetro (meglio se con cicalino) e molta pazienza.

Quanto può essere utile ricavare il circuito ai fini del di un riparatore ?
 
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view post Posted on 4/7/2018, 06:38
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Per riparare un circuito è molto importante avere lo schema perché aiuta a capire come funziona il tutto, ma un alimentatore switching da rete è una "brutta bestia", dato che un componente che si guasta se ne può trascinare dietro altri. Potrebbe aiutarti il data sheet dell'integrato usato come controller, dove normalmente è riportato uno schema applicativo molto simile o identico a quello dell'alimentatore.
Ricorda comunque che un alimentatore switching da rete ha delle tensioni molto pericolose perché oltre ad essere abbastanza alte sono pure riferite a terra, essendo derivate da fase e neutro. La cosa migliore sarebbe usare un trasformatore d'isolamento 230:230V che almeno svincolerebbe la tensione dalla terra e permetterebbe di effettuare le misure con minore pericolo
 
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view post Posted on 4/7/2018, 09:44
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Spesso ricavare il circuito elettrico dallo stampato reale non è solo utile, ma largamente necessario. Ma è un'operazione terribilmente "pallosa".
E si, i circuiti degli alimentatori switching da rete sono delle bestie che a volte senza carico scoppiano, con troppo carico scoppiano, con il carico giusto scoppiano.
E di questi tempi sono "molto" affidabili. Nei primi anni 90 nessuno vuoleva i PC di Taiwan perchè il PC funzionava ma l'alimentatore era veramente critico. Un temporale
e scoppiava, un pò di umidità e scoppiava, qualche vibrazione e scoppiava, d'estate era caldo e quindi scoppiavano. D'inverno era umido e perciò scoppiavano.
Ma alla fine, sono riusciti a salvare capra e cavoli e scoppiano solo casualmente o in condizioni estreme.
Oggi nessuno più fa alimentatori lineari con trasformatore, sia perchè costano un visibilione di più e pesano pure 20 volte tanto.
Uomo avvertito mezzo folgorato. Stai attento a quando fai le prove che i condensatori rimangono carichi a 330V= e fanno delle botte terribili se cortocircuitati. Poi, ci sarebbe
il fattore umano che alimenti l'apparato e poi ci vai a mettere le mani sopra dimenticandoti di staccarlo dalla rete.
 
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Niccolò Lupacchino
view post Posted on 4/7/2018, 12:46




CITAZIONE (Lawrence @ 4/7/2018, 10:44) 
Spesso ricavare il circuito elettrico dallo stampato reale non è solo utile, ma largamente necessario. Ma è un'operazione terribilmente "pallosa".
E si, i circuiti degli alimentatori switching da rete sono delle bestie che a volte senza carico scoppiano, con troppo carico scoppiano, con il carico giusto scoppiano.
E di questi tempi sono "molto" affidabili. Nei primi anni 90 nessuno vuoleva i PC di Taiwan perchè il PC funzionava ma l'alimentatore era veramente critico. Un temporale
e scoppiava, un pò di umidità e scoppiava, qualche vibrazione e scoppiava, d'estate era caldo e quindi scoppiavano. D'inverno era umido e perciò scoppiavano.
Ma alla fine, sono riusciti a salvare capra e cavoli e scoppiano solo casualmente o in condizioni estreme.
Oggi nessuno più fa alimentatori lineari con trasformatore, sia perchè costano un visibilione di più e pesano pure 20 volte tanto.
Uomo avvertito mezzo folgorato. Stai attento a quando fai le prove che i condensatori rimangono carichi a 330V= e fanno delle botte terribili se cortocircuitati. Poi, ci sarebbe
il fattore umano che alimenti l'apparato e poi ci vai a mettere le mani sopra dimenticandoti di staccarlo dalla rete.

Ti ringrazio lawrence, diciamo che il fattore umano l’ho già testato in parte..ma diciamo la verità,chi non ha sbagliato almeno una volta ?

CITAZIONE (Robo67 @ 4/7/2018, 07:38) 
Per riparare un circuito è molto importante avere lo schema perché aiuta a capire come funziona il tutto, ma un alimentatore switching da rete è una "brutta bestia", dato che un componente che si guasta se ne può trascinare dietro altri. Potrebbe aiutarti il data sheet dell'integrato usato come controller, dove normalmente è riportato uno schema applicativo molto simile o identico a quello dell'alimentatore.
Ricorda comunque che un alimentatore switching da rete ha delle tensioni molto pericolose perché oltre ad essere abbastanza alte sono pure riferite a terra, essendo derivate da fase e neutro. La cosa migliore sarebbe usare un trasformatore d'isolamento 230:230V che almeno svincolerebbe la tensione dalla terra e permetterebbe di effettuare le misure con minore pericolo

Ti ringrazio per i consigli Rob , credo proprio che lascerò stare questo maleddeto alimentatore almeno per ora... però proverò ugualmente a ricavare il circuito ☺️
 
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view post Posted on 4/7/2018, 17:01
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Immane Rompiball

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Ti ringrazio lawrence, diciamo che il fattore umano l’ho già testato in parte..ma diciamo la verità,chi non ha sbagliato almeno una volta ?

Si, ma se quella volta è quella buona non potrai sbagliare più.
Per poter sbagliare più e più volte, non ci si deve lasciar andare alla "folgorazione elettrocutogena" altrimenti si perde il diritto a farlo altre volte... :)
 
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8 replies since 3/7/2018, 12:56   86 views
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