Doppio triodo futuristico, Una novità a sulle valvole...

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view post Posted on 29/3/2019, 12:58
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Immane Rompiball

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Ecco finalmente l'evoluzione delle valvole una novità nel settore. Chissà se avranno un futuro. La qualità sembra buona "Made in Japan"
Che ne pensate???

www.youtube.com/watch?v=6Azl1vzoLpA
 
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view post Posted on 29/3/2019, 14:07
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GWFstory

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da qui...., quo, qua. Siete curiosi di saperlo, vero? No? Beh, tanto non ve l'avrei detto.

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Ho seguito il filmato senza seguire l'audio (e non c'ho neppure provato, perchè sono in ufficio e se non alzo il volume al massimo non ho proprio possibilità di capire cosa dicono, visto che si tratta probabilmente d'inglese).

Sinceramente non ho la preparazione per giudicare, visto che i tubi a vuoto non li ho mai usati e le mie conoscenze sono molto limitate.

Sono almeno 30 anni, praticamente da quando i mosfet diventarono coomponenti usuali, che mi sto chiedendo se abbia ancora senso sfruttare le valvole per gli impianti audio, dato che, secondo la documentazione tecnica, MOSFET e valvole hanno caratteristiche i uscita simili, col vantaggio che i primi consumano meno e richiedono tensione di alimentazione più basse.
Considerando poi che gli amplificatori a valvole necessitano anche di un trasformatore di uscita (che è un particolare abbastanza critico e comunque non banale)....beh, spero che siano effettivamente migliori, altrimenti sarebbe un sintomo di masochismo continuarle ad usare.

E' chiaro che se dovessi parlare con un audiofilo mi prenderei una serie d'insulti e verrei considerato come un eretico, ma dopo tutto starei, per l'appunto, parlando con un personaggio che compra il cavo per le casse da 6€/m perchè la rivista X l'ha recensito come l'unico in grado di dare "una ricchezza di toni e di sfumature unica" o il cavetto da 220€ per collegare l'ingresso dell'amplificatore alla sorgente di segnale, perchè è "l'unico che assicura quella musicalità che si addice agli audiofili più esigenti" (e danarosi).

....ma dopo tutto quello che sta scrivendo era colui che negli anni '80 costruiva amplificatori con TDA2003 o simili, accontentandosi dello 0,1% di distorsione o che al massimo assemblava un amplificatore a MOSFET da 40-50W RMS pubblicato su Nuova Elettronica).
 
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view post Posted on 29/3/2019, 19:22
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Immane Rompiball

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Sempre, tanto per far due chiacchiere a vuoto perchè Robo ha già detto tutto o quasi.
Lasciamo perdere gli "Audiofiliaci incalliti" che audiofileggiano senza ragion di causa e con questo abbiamo detto quasi tutto.
Quindi perchè le valvole e ancora le valvole tanto che la RS-Components le ha sul suo catalogo i cinesi hanno fabbriche che le costruiscono, in ex europa Sovietica pure e qualcuno ancora le monta... Perchè? Realmente e non fantasiosamente perchè?
Per via dell'energia orgonica che penetra nell'orecchio e stimola il timpano... No, vabbè, seriamente.
I MOS-FET hanno delle curve molto simili... al pentodo o al tetrodo a fascio. Quindi il triodo è molto diverso da tutti i dispositivi attivi di amplificazione elettronica. Quelle caratteristiche ditorgono il segnale amplificato producendo armoniche pari delle frequenze che lo compongono ma non stimolano la produzione delle armoniche "Stonate" dispari. E questa è già una buona giustificazione. Una ottima giustificazione.
Viene poi, la dinamica dell'amplificazione. La tensione con cui le valvole funzionano è molto alta 600-800V se va bene, quindi per questo le valvole sono in grado di amplificare segnali bassissimi insieme a segnali di livello alto senza arrivare alla saturazione e/o al livello di rumore di fondo (Gli amplificatori buoni non i cessi).
I trasformatori costituiscono un discorso a se. Se sono fatti bene, diciamo pure molto bene non sono quei mostri di distorsione di cui si parla in giro ma sono parte dell'adattamento di impedenza che negli amplificatori a semiconduttore non c'è, quindi non costa ma si deve ricorrere ad un livello di reazione alto per ovviare all'adattamento di impedenza tra stadio di uscita e altoparlanti. Questo rilassa un attimo tutta la progettazione dell'amplificato tanto che si può anche fare a meno della reazione negativa per gli amplificatori di bassa potenza come erano quelli con le EL84 che andavano da meraviglia anche se il tubo era un pentodaccio.
NOn voglio parlare dei maniaci dei Futterman ovvero degli amplificatori senza trasformatore di uscita non ne vale la pena.
Il consumo, è un pò come andare in giro con un Panda Diesel oppure con un Ferrari 12 cilindri.
In sintesi e in pratica, si gli amplificatori a valvole sono migliori, molto troppo tanto più migliori assai di qualunque cessetto che oggi possiamo trovare in giro con interfaccia wi-fi o blue tooth per cellulare. Ormai, il piacere di mettersi in poltrona a sentire un disco di vinile proveniente dalla macchina del tempo degli anni 60-70 non interessa più nessuno. Ormai abbiamo perso la voglia di sentire la musica che proviene da qualche arnese malefico che è impossibile da usare perchè non lo usi tutti i giorni e ha i pulsanti multifunzzioni scritti in caratteri microscopici, per cui devi prima trovare una luce sufficiente, gli occhiali, e fare indagini su quale pippolo devi pigiare per scegliere l'ingresso "PHONO" piuttosto che SPDIF, HDMI, ZABOV, POFF, SGNARAGNAC. Dopodichè se hai passato una brutta giornata prendi la mazza da 5kg e lo sbricioli, divorzi con la moglie, e ti tocca pure ripulire.
Questa è l filosofia ZEN dell'audio a valvole.
Ah, una distorsione armoni non del 0.1% ma anche del 2% non si sente se è misurata come THD cioè totale su tutte le armoniche. Non è quella che disturba l'udito fino e non degli audiofiliaci, ma di un maestro di orchestra o di fa della musica il suo lavoro, ma la distorsione da intermodulazione e dai transienti originati da un eccesso di reazione come si usava fare negli amplificatori anni 70 a transistor, ma che ormai affligge tutte le schifezze che siamo abituati a sentire.
Quindi, ecco perchè a buona ragione le valvole hanno la mia approvazione anche se quel coso del filmato non mi da tanto affidamento. ;)
 
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view post Posted on 4/4/2019, 08:41
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GWFstory

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CITAZIONE
Ormai, il piacere di mettersi in poltrona a sentire un disco di vinile proveniente dalla macchina del tempo degli anni 60-70 non interessa più nessuno.

Per forza abbiamo perso la voglia di metterci in poltrona ad ascoltare un disco: intanto non esistono più (in realtà li stanno rifacendo, dicono, con livelli di perfezione tali che sembra di ascoltare un CD), visto che ormai si usano file MP3, che magari hanno una compressione così alta e una frequenza di campionamento così bassa che già capire di quale brano si tratta è impegnativo.
Già da qualche anno viene usato anche il formato FLAC, ovvero quello digitale, ma non compresso: forse qualcuno si è accorto che se un brano di 4 minuti ti occupa 1 solo MByte, mentre una volta, in un CD audio di 600-700MByte, di brani ce ne stavano al massimo 8 (quindi ognuno occupava circa 80MByte), forse qualche perdita di qualità legata a dei compromessi troppo spinti è saltata fuori.

Se poi ci si aggiunge che diversi "generi musicali" attuali (rap, trap, ecc.) sono più simili a rumori che a vere e proprie musiche (lo so, sto parlando da vecchio, con una frase alla "si stava meglio quando si stava peggio" e "non esistono più le mezze stagioni" ma questo è quello che penso) .... beh, si capisce bene come mai l'ascolto da poltrona sia caduto in disuso.

Alla fine, in base a questi aspetti, usare anche dei BJT va benissimo, tanto la distorsione data dalle armoniche dispari, dal clamp delle uscite, dal ronzio captato dagli ingressi, ecc. finisce per mescolarsi ai rumori del brano ascoltato, magari con il vantaggio che se la distorsione è alta ti senti dire: "Ma sai che nel tuo amplificatore questo brano si sente meglio che da me?"; praticamente quello che dovrebbe essere un difetto è in realtà un arricchimento del suono. A questo punto si potrebbe amplificare il segnale anche con un trigger di Schmitt, così viene fuori bello squadrato, e riprodurlo in casse in cui gli altoparlanti hanno la tela sfondata, con quella caratteristica vibrazione che in tempi passati ti avrebbe convinto a buttare via tutto.
 
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view post Posted on 4/4/2019, 11:56
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Immane Rompiball

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Eh....sssssì. (Con l'accento sulla Ì).
Credo che alla base di tutto non ci sia tanto "l'orecchio" quanto il "cervello" di chi ascolta. Ma questo mi pare di averlo già detto.
Insomma se non si capisce (o non si vuol capire) che ci sono differenze abissali tra origine del segnale come riproduzione e registrazione e sorgente del segnale stesso, è inutile star a parlar di amplificazione.
Io ho iniziato a rendermi conto di tante cose quando intorno ai 20 anni ho iniziato a fare il tecnico audio in un teatro dove suonavano musica classica con strumenti classici (non elettronici, distorsori, moog, leslie e diavolerie varie) soltanto dopo poche volte che ascoltavo dal vivo dei gruppetti anche non troppo bravi, le stecche non influenzano la qualità audio danno noia ma si capisce che sono stecche. Ascoltare dal vivo un quartetto d'archi, o qualcuno bravo che canta con accompagnamento vero (non finto elettronico) è un piacere che non ha nulla a che fare con un brano MP3 o proveniente da qualche ordigno stregato più o meno elettronico.
Dopo questa "scoperta" o esperienza dimostrativa ne ho fatta un'altra. La registrazione su nastro (nastro non cassetta) con un registratore professionale e poi riamplificata con il meglio che c'era sul mercato faceva "cagare" rispetto alla versione originale. Quindi pur quanto buona e diretta che sia la registrazione, il rapporto di paragone con l'originale è puramente impari, sono una cosa diversa e solo un cretino, un sordo o una persona completamente fuori dal normale, nel senso che non occorre un maestro d'orchestra per accorgersene, può rimanere indifferente alla ... "differenza".
Detto questo, dopo la rielaborazione del brano e una nuova registrazione alla fine diventa musica commercicale che non fa schifo ma è una cosa diversa da quella "musica" che hanno suonato dal vivo. Questo rende accettabile quella schifezza di suoni che viene ascoltata dal grande pubblico che compra CD o altro (non direi più le cassette K7 perchè quelle sono un disastro) ma anche dischi in vinile Deutch Grammophone.
Detto questo se lo si è capito allora si può parlare anche di amplificazione che è una cosa terribilmente diversa dai concetti di qusta premessa che ormai avrò scritto mille volte e ora sono milleuna. ;)
 
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