Cercasi parola adatta

Suggerirei "sbolognatore" (di beghe e/o lavori difficili).


L'aggettivo è "paraculo"


Non credo che esista una parola in grado di spiegare un simile persona, anche perchè è un incapace a 360°, visto che è incapace nel trovare soluzioni, incapace di coordinare gli altri, incapace di prendersi le responsabilità, incapace..... e basta.
Purtroppo è vero: ce ne sono tantissime in giro e hanno la capacità di seminare "morte e distruzione" in tutto quello che toccano (sia in senso figurato, sia nel vero senso della parola).
La cosa brutta è che arrivano anche a dei livelli alti nelle scale gerarchiche, probabilmente perchè chi li ha assunti la prima volta e gli ha dato un incarico di una certa responsabilità, anche se si dovesse accorgere che sono delle nullità e completamente inadatti alla mansione, non può licenziarli perchè altrimenti farebbe a sua volta la figura dell'incapace. Si finisce quindi che l'inetto (forse è l'aggettivo giusto per descrivere queste persone) viene spostato di mansione, facendolo magari salire ulteriormente nella scala gerarchica.
L'unico modo per liberarsi di queste persone è sperare in una ristrutturazione aziendale radicale, che porta a sostituire i responsabili con altre figure, che a loro volta sfoltiranno il gruppo dei loro sottoposti, fra i quali gli inetti assunti dai predecessori.

Purtroppo il problema grosso è che spesso le persone vengono giudicate per il titolo di studio e per l'istituto/università che hanno frequentato e non per quello che valgono realmente. Queste persone "spendono" la credibilità dell'università da cui provengono senza che nessuno si interroghi sulla loro effettiva preparazione.

Un esempio: quando si sente dire che il tal personaggio è una laureato alla Bocconi tutti esclamano , ma non sono per niente convinto che tutti quelli laureatisi alla Bocconi siano in gamba. Ci sarà chi si è laureato in 10 anni e ha avuto il voto medio di 18 ad ogni esame. Alla fine la sua laurea è da "bocconiano", ma ci troviamo di fronte probabilmente ad una boccia persa (espressione che dalle mie parti si usa spesso per indicare una persona incapace, quasi inutile).


Idee per cosa? Per analizzare la questione o per risolverla? Se è per analizzarla ho già scritto tutto sopra.

Se è per risolverla ci sono l'aspetto teorico e quello pratico:

Teorico: fare avanzare solo le persone capaci, magari cercando di tirare fuori il meglio da ognuna di esse, inventandosi per loro anche incarichi che non avrebbero mai pensato di potere fare, ma per i quali, se messi alla prova, si rivelano in gamba.

Pratico: pressocchè impossibile, perchè in Italia la mediocrità è tenuta in considerazione come l'abilità. La meritocrazia non esiste e in molte grosse aziende riesci ad avere incarichi di responsabilità solo se sei laureato, anche se poi sei un totale incapace, mentre un tecnico in gamba non riesce ad avanzare in carriera perchè non ha la laurea.

Nella piccola realtà in cui lavoro le cose sono decisamente diverse: si cerca di valorizzare ognuno di quelli che ci lavorano. Tanto per dire uno dei tecnici di assistenza esterna, che è un perito elettronico che però di elettronica sa ben poco, è finito a progettare i particolari col CAD 3D dopo avere fatto un corso. Per lui è una soddisfazione, visto che è sicuramente gratificante progettare qualcosa, in più potrà servirgli come bagaglio personale nel caso che volesse cambiare lavoro. Per l'azienda è una persona in più che può fare un determinato lavoro.

I vantaggi ci sono da entrambe le parti e il lavoro è più rilassato. Se invece una persona sapesse che entra in un'azienda e dopo X anni sarà sempre fermo nella stessa posizione, magari con qualche soldo in più in busta paga, ma comunque immobile, non sarebbe un grande incentivo.

Edited by Robo67 - 11/4/2019, 14:08

Eccolo, trovato!! L'aggettivo giusto è "facocerotico"