CITAZIONE
.....e lascia poco spazio ad investimenti, ai quali pare anche si soffra di una certa allergia.
Qui in Italia gli investimenti vanno a rilento, sia per la perenne mancanza di fondi, sia perché chi deve investire su qualche attrezzatura non capisce nulla di quello che deve acquistare. Ai fondi si può ovviare in vari modi:
1)Si chiedono prestiti alle banche che li danno solo ad aziende che tendenzialmente non ne hanno bisogno in quanto particolarmente solide (ed in cambio chiedono garanzie tali che per loro il rischio d'impresa é nullo) o in condizioni precarie ma sostenute da conoscenze politiche o finanziarie che spianano loro la strada.
2)Chiedendo finanziamenti a fondo perduto o a tasso agevolato ad enti come provincia, regione, unione europea ecc.che li forniscono in cambio di idee innovative, miglioramenti nella produzione ecc.
Il primo caso si commenta da solo:o a chiedere fondi si fa avanti un'azienda di un certo tipo oppure....nulla.Il secondo caso é invece ad appannaggio di aziende medio-grandi o a fronte d'investimenti veramente elevati, dato che la documentazione da presentare é molto articolata e richiede personale con preparazione specifica (che piccole realtà non hanno) e le spese legate al tempo impiegato per la compilazione rischiano di superare il finanziamento chiesto (che non é automatico che venga concesso).
CITAZIONE
Le imprese sono perciò costrette ad operare scelte nell'acquisto di macchinari.
Chi acquista i macchinari é spesso poco competente e finisce per usare, come unico parametro di scelta, il prezzo ("più é basso meglio é").
La conseguenza é che con una macchina del genere la produzione va a rilento, con enormi scarti e quindi con guadagni inferiori a quelli previsti.
CITAZIONE
La cronica allergia alla ricerca e all'innovazione in favore dei vecchi sistemi semplici del passato si aggiunge a complicare le cose.
Nell'industria, al contrario del settore civile, l'innovazione viene considerata un lusso a cui si può rinunciare oppure ad un "di più" che é ben accetto se a costo 0, altrimenti fra un gioiello, perfetto ma costoso e una patacca, schifosa ma economica, viene scelta quest'ultima.Se tu hai un prodotto innovativo devi aspettarti interesse solo se lo dai ad un presso inferiore alla concorrenza.Non viene quasi mai contemplato il discorso: "Costa un po' di più, ma dà molto di più".
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.... il feedback dei commerciali poco qualificati
Buoni quelli....Promettono cose al limite del fantascientifico ad un prezzo basso e si auto-incensano perché hanno aumentato il fatturato, ma tacendo sul fatto che il reparto tecnico ha dovuto inventarsi soluzioni assurde per assecondare richieste quasi irrealizzabili, con ovvi aumenti di costo e riduzione degli utili.
Hai dimenticato una cosa, particolarmente dannosa: noi italiani siamo capaci di inventarci l'acqua calda "Perché dovrei comprare quella cosa da te?Ma io me la faccio in casa che mi costa meno della metà". ovvero ci costruiamo oggetti già esistenti, che magari sono pure di buona qualità, risparmiando un nulla % di materiale, ma sprecando ore a reinventare qualcosa di già pronto e che magari costa un'enormità in termini di ore.
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ho paura che siamo proprio messi male.
Lo temo anch'io.