|
come ragionamento non sembra fare una piega. In ogni caso però, di qualcosa si deve pur morire... Nel senso: l'industria che paga i politici per vendere i suoi prodotti - almeno teoricamente - c'è sia nel nucleare, sia nel fotovoltaico (indirettamente forse) sia nel geotermico, eolico, rinnovabile di qualsiasi genere etc.etc. Quindi porelli quelli che raccattano le briciole col fotovoltaico (attualmente) mi paiono i 2 poveri sfigatelli. C'è un discorso di convenienza sotto, questo è fuori dubbio, e sicuramente si deve cercare di ottimizzare l'investimento, ma onestamente non credo si abbiano i mezzi per valutare l'effettiva incidenza di costo di una risorsa, rispetto all'altra. Tutto non è come sembra. Almeno attualmente. Diciamo che ora è così. stop.
Sul solare termico, in definitiva, mi pare puntasse anche Rubbia e altri con quell'impianto che stanno realizzando in Espana, o sbaglio?
Btw, tornando al discorso "motivazioni", per me fare il solare termico è stato più che altro uno stimolo proveniente dalla convenienza e dalla naturalità, intesa come normalità della cosa. CI abbiamo una centrale che ci scarica sulla testa gigatoni di energia ogni secondo sia che lo vogliamo che no, beh mi sembra la cosa più naturale metterci qualcosa sotto per prenderla. Cioè lo vedo solo come più sensato.
|