CITAZIONE
ualcosa dovrò vendere, certo, ma proprio se con l'acqua al collo per motivi di spazio, altrimenti tengo tutto.
Bravissima, saggia decisione. -_
In effetti, i costi del restauratore sono quelli che sono perchè un buon restauro richiede molto, molto, molto tempo e anche di più pazienza.
Anche i materiali buoni non li regalano.
Non saprei consigliarti nessun libro italiano sul restauro, perchè quelli che mi sono passati per le mani sono solo ciofeche galattiche. Mentre Sal Marinos mi sembra che venda un libro in inglese (lui è figlio di immigrati italiani) molto esauriente in materia. Anche se in rete ci sono tantissimi siti in inglese, inglesi (UK) che danno delle buone idee e indicano degli ottimi libri per il restauro. Poi ci sono le riviste ed i siti on-line delle riviste per i professionisti della materia. Cerca "woodworking" con google e trovi il mondo.
Qualche consiglio che ti posso dare al volo:
1-Se hanno le tarme, non è detto che se ci siano i buchi ci siano pure gli animaletti dentro, allora devi farne una strage, usa dei sacchi di cellofan e un prodotto anti-tarme adatto. Ecco qualche cosa:
http://www.il-legno.it/restauro/antitarlo.htmlhttp://www.ilvecchiotarlo.it/trattamento%20antitarlo.htmhttp://www.webalice.it/inforestauro/intervento.htmUn buon antitarlo lo trovi nei magazzini Castorama. Ma stai attenta che sia del tipo spray o comunque aeriforme, non del tipo liquido da spalmare almeno non nelle parti principali. Come suggerisce l'ultimo articolo si può spalmare le parti grezze se queste non dovranno contenere abiti, cibo o oggetti per uso "umano".
2- Finitura lucida o opaca. Una bella finitura è bella, prima ancora che lucida o opaca. Una finitura che fa schifo può essere troppo lucida tipo nobil simil legno, o troppo opaca tipo plastica cinese recuperata dai cellulari smaltiti nelle discariche dei poveri disgraziati. Per fare una bella finitura occorre capire come quel legno è più bello da finire e che tipo di finitura usare. La finitura più bella è indiscutibilmente quella a gommalacca, anche se su alcuni tipi di legno vine meglio la finitura a cera. Sconsiglio vivamente le vernici tipo coppale oleosintetiche, sintetiche o comunque a base di olio. Se proprio di deve finire un legno con vernice "artificiale" consiglio le vernici a base di poliuretano a due componenti. La monocomponente in alternativa. Quelle ad acqua ... lasciamo perdere. Un ottimo trattamento, anche se non necessariamente da buoni risultati su tutti i mobili (finitura) è l'olio di lino cotto o non cotto. L'olio di lino naturale è il migliore anche se per asciugare impiega una settima o anche di più. L'olio di lino cotto impiega due o tre giorni.
3- La parte meccanica del mobile. Le parti meccaniche devono essere rifatte con lo stesso tipo di legno del mobile antico. Allo scopo, si possono usare dei mobili che ormai non sono più recuperabili. Le guide e le parti di supporto sono quasi sempre fatte di pino o di abete. Basta saperci fare di meccanica e non occorre altro. Per far scorrere le guide basta lubrificare con cera d'api. Non usare mai viti di ferro, preferire l'uso dei tasselli ripristinando la meccanica come in precedenza. Mai usare quelle staffe a L o a T con le vitacce schifose. Un mobile antico era sicuramente un buon mobile ed un buon mobile non si basava su simili schifezze per stare in piedi. Le colle, consiglio di usare delle colle viniliche ottime, che in caso di necessità si staccano con il calore di una pistola ad aria calda.
4- La lucidatura richiede olio di gomito e altro olio di gomito, poi per rifinire ancora olio di gomito. I materiali sono: carte abrasive a secco (Norton gialle sono buone), lana d'acciaio, spugnette abrasive apposite, pasta abrasiva, e ancora olio di gomito.
5- Ultimo consiglio, provare prima a sperimentare su di un mobile non di valore se il risultato soddisfa, provare ancora su di un altro oggetto non di valore, e così via finchè non ti è venuto a noia. Quando ormai di mobili non ne vuoi più sentir parlare, allora è il momento giusto per salvare quelli buoni che rimangono.