Ok... premetto che sto leggendo un libro di fisica un po vecchio (anni '80
) però vabbè.. alcune cose non sono proprio da buttare.
Comunque, conoscevo già la teoria della relatività, il fatto che la velocità della luce sia costante.
v = s / t cioè la velocità è uguale a spazio fratto tempo.
se corro con una torcia sopra un treno in movimento, la mia velocità è velocità del treno
sommata alla velocità della mia corsa. la velocità della luce però, rimane costante, dunque
per mantenere in equilibrio la frazione spazio fratto tempo, aumenta il tempo a disposizione
per il soggetto in questione. Quindi tutto attorno a noi sembrerà rallentare piu ci avviciniamo
alla velocità della luce.
Ma io mi chiedevo un'altra cosa... se questa teoria è corretta, noi non possiamo guardare
l'evoluzione delle altre stelle e fare stime di tempi. Perchè il nostro tempo, si basa sul nostro
sistema di riferimento, che si muove ad una data velocità. Cioè il nostro sistema solare si
muove attraverso la galassia che si muove nell'universo che si muove chissà dove e come.
Diciamo che il sistema solare può essere visto come "un'isola" dove può essere utilizzata in
parte anche il modello newtoniano (per mercurio c'è un errore di 4 secondi su un secolo vista
la sua alta velocità... e qui andrebbe utilizzata la relatività, che introduce v che tende ad infinito
da come risultato v che tende alla velocità della luce).
Ok, finchè ci rapportiamo all'interno del nostro sistema solare si possono fare queste considerazioni
rispetto al tempo. Ma dire, le stelle vivono in media TOT tempo, si può?
Se una stella si allontana da noi alla velocità di 100 km/s, come si comporterà il tempo? Non vedo
cosa facile fare una misurazione del genere. Gli astronomi tengono conto della relatività durante
queste considerazioni? Se una galassia fa la stessa cosa, non possiamo piu stimare la vita delle
stelle, almeno che non ne conosciamo la velocità e facciamo il rapporto tra la loro e la nostra?
Tra l'altro, chi sa veramente a che velocità stiamo andando? Se l'universo è infinito, ma anche
se non lo fosse, non riusciamo a stimare la nostra velocità perchè non abbiamo punti di riferimento.
Sarà sempre basata su qualche altro oggetto attorno a noi.. ma a questo punto chi ci dice che ci
stiamo allontanando noi da lui e lui da noi?
Mi sono perso in queste domande, ovviamente non se ne parla nel libro....
Qualcuno di voi è interessato all'argomento e ha qualche idea?